Amstrad CPC 40th Anniversary, il sistema britannico compie 40 anni

Amstrad CPC 40th Anniversary, un compleanno davvero notevole che si festeggia nella giornata di oggi, ovvero a quattro decenni esatti della linea di Home Computer fortemente voluta dal leggendario Alan Michael Sugar, uno dei pionieri informatici del Regno Unito. Il sistema britannico compie infatti la veneranda età di quaranta anni e la sua presentazione alla stampa risale all’ormai lontano 12 Aprile 1984. In quella data, presso la prestigiosa Royal College of St. Peter at Westminster di Londra, infatti, davanti ad una curiosa platea di oltre quattrocento selezionatissimi invitati, scelti tra giornalisti di settore, addetti ai lavori ed esperti informatici è stata presentata la famiglia Amstrad CPC, ed in particolare il primo nato, Amstrad CPC 464, che deve il suo nome, come sappiamo, all’acronimo di Colour Personal Computer ed all’unione tra la velocità di clock a 4 Mhz e la RAM complessiva di 64 K

Il 1984 è un momento molto delicato per il settore Home Computer, poiché ormai i primi sistemi ad otto bit delle varie case, come Atari 400/800, Texas Instruments TI99, BBC Micro, Commodore VIC 20 e Sinclair XZ 80/81 sono ormai considerati vecchiotti ed il mercato è in mano a Commodore 64 e Sinclair ZX Spectrum, mentre già si inizia a parlare dei successori a sedici bit, come Amiga ed Atari ST, imminenti e sognati. La filosofia dell’elettronica a basso costo disponibile per tutti portata avanti da Alan Michael Sugar, fondatore di Amstrad (la cui sigla unisce le tre iniziali del nome alla parola Trading), preferisce chiaramente puntare ancora sugli otto bit, e proporre un sistema che fa della praticità e comodità il suo punto di forza. Tastiera con datassette integrato, monitor a colori dedicato ed un prezzo di lancio competitivo di solo 350 sterline, riducibili se si vuole puntare su un monitor monocromatico. Ma lo splendore dei colori del CPC vale decisamente l’investimento.

Nonostante il debutto tardo sul mercato Amstrad CPC 464 riesce ad imporsi in Europa come uno dei sistemi più amati e venduti, contribuendo all’alfabetizzazione informatica britannica, oltre che, ovviamente, a proporre un catalogo di giochi eccezionale ed ancora oggi molto amato dagli appassionati. Anzi, col passare degli anni il catalogo ludico, realizzato da un first party come AMSOFT e dai tantissimi sviluppatori, ha reso il CPC un sistema di culto in ambito Retrogaming, con sempre maggior curiosità per la sua riscoperta. Tra i tanti giochi moderni realizzati per il sistema ne ricordiamo un paio, che trovate in questa pagina e in quest’altraUn Amstrad CPC 40th Anniversary indimenticabile, quindi, e Retro Village non può che unirsi agli auguri per i primi quaranta anni dell’indimenticabile CPC. 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.