Chi avrebbe mai detto che Zelda potesse sorprendermi ancora? Un altro capitolo della saga, un altro giro sulla stessa giostra? E invece, Nintendo ha tirato fuori dal cilindro un coniglio davvero sorprendente. Zelda, da semplice damigella in pericolo a eroina complessa e determinata, è stata una vera rivelazione. Le sue abilità uniche, unite al geniale sistema delle Repliche, hanno aggiunto una profondità strategica al gameplay che mi ha lasciato a bocca aperta. Non è più solo Link a salvare il mondo, ora tocca a lei! La terra di Hyrule, seppur familiare, si è rivelata un’ambientazione viva e pulsante, piena di segreti da scoprire e sfide da affrontare. Ho apprezzato tantissimo la fluidità con cui si passa dall’esplorazione alle intense sequenze d’azione, e gli enigmi sono finalmente tornati ad essere degni di questo nome, richiedendo un pizzico di ingegno in più. Echoes of Wisdom non è un semplice sguardo nostalgico alle origini del franchise, ma neanche una drastica rivoluzione. È un perfetto equilibrio tra consuetudine e rinnovamento, un passo avanti molto spontaneo che riesce a sorprendere anche i fan più accaniti, fra le cui schiere mi piace annoverarmi. Ma veniamo al dunque: questo nuovo capitolo di Zelda riuscirà a mantenere tutte le promesse, e le premesse, fatte? Sarà in grado di tenere alta l’attenzione del giocatore fino alla fine, o si perderà in meandri troppo familiari? La risposta, ve la anticipo, potrebbe sorprendervi in modi che non sapreste nemmeno immaginarvi.
The Legend of Zelda Echoes of Wisdom: l’ora più buia di Hyrule
Dimenticate per un attimo la complessa timeline di Zelda anche perché, a meno di conferme ufficiali, l’esatta collocazione di questo nuovo capitolo può essere soltanto ipotizzata, e concentriamoci piuttosto sull’esplosione di gameplay e creatività contenute in Echoes of Wisdom che ci riportano alle radici della serie, ma con una ventata d’aria fresca capace di strapparci il fiato dai polmoni in un sol colpo. La novità più significativa, evidente sin dal primo trailer, è il ruolo svolto dalla nostra amata Zelda: nel corso dell’avventura è infatti la principessa a prendere le redini delle vicende. Armata di un bastone magico dalle potenzialità quasi illimitate, Zelda esplora un mondo ricco di misteri e pericoli, invitandoci a pensare fuori dagli schemi. Dopo le vastità di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, Echoes of Wisdom ci riporta ai dungeon intricati e alle sfide ben definite che caratterizzavano quasi tutti gli episodi bidimensionali. Ogni schermata è un piccolo puzzle da risolvere, un invito a sperimentare e a trovare soluzioni creative. Dimenticate la spada, qui la vera protagonista è la vostra materia grigia.
Il gioco attinge dalla ricca tradizione degli Zelda che l’hanno preceduto, riprendendo elementi iconici come i labirinti intricati su più livelli e i boss memorabili, ma li rielabora in chiave moderna. Il risultato è un’esperienza di gioco che, pur essendo profondamente radicata nel passato della saga, riesce a offrire una ventata di aria fresca e a soddisfare le aspettative anche dei giocatori più esigenti. Di più, Echoes of Wisdom ci invita a riflettere sul concetto stesso di libertà in un videogioco. Non si tratta soltanto di esplorare un mondo vasto e stratificato, ma anche di interagire creativamente con l’ambiente, trovare soluzioni originali agli enigmi e costruire con le nostre forze il percorso che ci condurrà fino in fondo al mistero degli squarci sul mondo del Nulla che stanno flagellando Hyrule. È un concetto di autosufficienza più intimo, più personale, che ci invita a mettere alla prova intelligenza e immaginazione così come abbiamo fatto in Breath of the Wild e, in misura esponenzialmente maggiore, in Tears of the Kingdom.
La magia della creazione
Chi l’avrebbe mai detto che impugnare la leggendaria spada di Link sarebbe stato così complesso? In Echoes of Wisdom, questa icona della serie diventa una risorsa da gestire con cura. L’energia della spada, limitata e precaria, ci costringe a dosare i colpi, spingendoci a esplorare alternative più estrose. A differenza della spada, il bastone di Tri, lo spiritello che ci accompagna per risolvere la crisi degli squarci dimensionali comparsi in tutta Hyrule, ci offre una libertà quasi infinita. Con esso, possiamo evocare creature, oggetti e manipolare l’ambiente. Ma attenzione: il potere di Tri ha i suoi limiti, e dobbiamo usarlo con saggezza per non rischiare di aprire pericolose brecce nel tessuto di Hyrule.
Echoes of Wisdom è un vero e proprio parco giochi per gli amanti dell’improvvisazione. Il gioco ci invita a sperimentare, a combinare le nostre abilità e a trovare soluzioni originali ai problemi. L’inventiva viene sempre premiata a prescindere, anche se in apparenza le conclusioni a cui arriviamo potrebbero sembrare superflue, perché la fisica del motore di gioco consente di trovare chiavi di lettura inedita per quasi ogni circostanza. C’è un mostro che ci bersaglia dall’alto di una torretta di legno? Tiriamogli contro un oggetto incandescente o un mostro che sputa fuoco per distruggerla, oppure arrampichiamoci sugli alberi di una vicina foresta e colpiamolo con un’evocazione che scaglia armi o proiettili dalla distanza. È proprio questa libertà creativa che mi ha ricordato i momenti più divertenti di Tears of the Kingdom, anche se avrei voluto costruire un numero maggiore di assurdità con tutto ciò che trovavo in giro. Echoes of Wisdom ci mostra insomma che in Zelda non è tutto combattimento: la risoluzione degli enigmi, l’esplorazione e la scoperta di approcci inusitati da collaudare sono altrettanto importanti. Il gioco ci sfida a pensare fuori dagli schemi e ad affrontare ogni sfida con la giusta dose di acume, premiando la nostra fantasia.
Il meglio dei due mondi?
Echoes of Wisdom non si limita a proporre dungeon intricati e enigmi stimolanti, ma offre un mondo esterno vasto e ricco di dettagli da scoprire. La possibilità di arrampicarsi sulle pareti e di utilizzare le eco per raggiungere luoghi elevati aggiunge una nuova dimensione all’esplorazione, invitandoci a scrutare ogni angolo di Hyrule alla ricerca di segreti nascosti. La spada, pur essendo un’arma potente, non è l’unica opzione a nostra disposizione. Il bastone di Tri ci permette di evocare una vasta gamma di creature e oggetti, trasformando ogni scontro in un’esperienza unica e personalizzata. La possibilità di combinare le diverse abilità e oggetti apre le porte a tattiche creative e inaspettate, rendendo ogni combattimento una nuova sfida. Purtroppo, l’interfaccia di gestione delle Repliche è un punto debole del gioco: le decine di oggetti a disposizione e la mancanza di un sistema di organizzazione più intuitivo rendono spesso complicata la scelta dello strumento giusto al momento giusto, un problema che sarebbe stato facilmente risolvibile integrando una suddivisione più chiara o personalizzata delle stesse.
Lo stile grafico di Echoes of Wisdom è una vera e propria gioia per gli occhi. I colori vivaci, i dettagli curati e le animazioni fluide creano un’atmosfera magica e coinvolgente. Tuttavia, come accadeva già in Link’s Awakening, i cali di frame rate in alcune sezioni del gioco sono sopportabili ma possono risultare fastidiosi. La colonna sonora di Hajime Wakai è un altro punto di forza del gioco. Le musiche, epiche e magniloquenti, accompagnano perfettamente l’avventura e rimangono impresse nella mente anche a lungo termine. Ci troviamo insomma dinanzi a un’esperienza che, nel complesso, ha oltrepassato le mie aspettative, il proverbiale totale che supera la somma delle sue singole parti. Un mix perfetto tra tradizione e innovazione, un gioco che ci invita a esplorare, a sperimentare e a pensare fuori dagli schemi. Nonostante qualche piccolo difetto, Echoes of Wisdom è un’avventura originale e appassionante che ogni estimatore che si rispetti, tanto di Zelda quanto dei bei giochi in generale, dovrebbe provare.
Piattaforme: Nintendo Switch
Sviluppatore: Nintendo EPD, Grezzo
Publisher: Nintendo
Data di uscita: 26 settembre 2024
Echoes of Wisdom confeziona una miscela perfetta tra nostalgia e innovazione nella quale ritroviamo l’atmosfera dei primi Zelda, ma con un gameplay contemporaneo e accattivante. È come riscoprire un vecchio amico, ma con un look rinnovato e qualche sorpresa in più. L’ultimo capitolo della saga leggendaria firmato Grezzo e Nintendo EPD è un must-have per tutti gli appassionati di Zelda e degli action RPG, un gioco che vi farà sorridere, riflettere e sognare. Un’ode alla magia di Nintendo che non dovete assolutamente perdervi.
Il giudizio di GV
9
Pro
- La consacrazione di Zelda nel ruolo di protagonista
- Un mix perfetto di elementi classici e innovativi
- Hyrule è un luogo pieno di sfide e misteri
- Il sistema delle Repliche premia l'ingegno e la creatività
Contro
- L'interfaccia tende a diventare scomoda e macchinosa
- Le prestazioni sono tutt'altro che granitiche