Tra il 2005 e il 2007, la saga di Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi conquistò milioni di videogiocatori in tutto il mondo, diventando un punto di riferimento nel panorama dei picchiaduro 3D. Con un roster ricco di personaggi iconici e combattimenti frenetici, la serie riuscì a catturare l’immaginario dei fan, offrendo un’esperienza di gioco coinvolgente sia in modalità single player che multiplayer.
Da allora, la richiesta di un nuovo capitolo della serie è rimasta inascoltata per ben 17 anni. Finalmente, nel 2023, i fan hanno potuto gioire con l’arrivo di Dragon Ball Sparking! ZERO, un titolo che, pur non portando ufficialmente il nome di Budokai Tenkaichi 4, ne eredita lo spirito e ne evolve le meccaniche.
Sparking! ZERO propone un gameplay frenetico e dinamico, tipico della serie, ma introduce anche novità interessanti sia a livello di combattimento che di modalità di gioco. Il titolo si rivolge sia ai veterani della serie, desiderosi di rivivere le emozioni dei vecchi capitoli, sia ai nuovi giocatori, offrendo un’esperienza di gioco accessibile e divertente.
“Io non sono certo venuto qui per salvarti”
Sviluppato da Spike Chunsoft, gli storici programmatori responsabile della serie Budokai Tenkaichi sin dai primi episodi, Sparking! ZERO si presenta come un titolo che mira a unire la nostalgia dei veterani con le esigenze dei nuovi giocatori. Il gameplay, fedele al DNA della serie, offre un’esperienza di combattimento frenetica e appagante, ma introduce anche alcune novità interessanti. Una delle principali novità introdotte da Sparking! ZERO è la meccanica del parry. Questo sistema, ormai un classico nei giochi d’azione moderni, aggiunge un livello di profondità strategica al combattimento. Con un tempismo perfetto, il giocatore può parare gli attacchi avversari e contrattaccare con veemenza. Il parry richiede però attenzione e precisione, in quanto un tentativo fallito può esporre il personaggio a un contrattacco ancora più devastante. Oltre al parry, Sparking! ZERO affina ulteriormente il sistema di combattimento già collaudato della serie.
Il sistema delle aura e delle tecniche speciali rimane sostanzialmente invariato, ma anche in questo caso troviamo delle innovazioni significative. Ad esempio, durante la carica dell’aura, viene visualizzato un menu che mostra tutte le abilità disponibili, facilitando la scelta dell’attacco più opportuno. Inoltre, la possibilità di potenziare le tecniche sacrificando una parte della propria salute aggiunge un ulteriore livello di personalizzazione e strategia. I mini-giochi che si attivano durante le collisioni tra tecniche sono stati rivisitati. Al posto del classico minigioco basato sulla rotazione della levetta analogica, Sparking! ZERO introduce un sistema più semplice e immediato, incentrato sulla pressione rapida di specifici tasti. Questa scelta rende i combattimenti ancora più dinamici e accessibili. L’interfaccia utente di Sparking! ZERO è stata ripresa quasi integralmente dai precedenti capitoli della serie, garantendo così una curva di apprendimento molto rapida per i veterani. Tuttavia, sono state introdotte alcune piccole modifiche per migliorarne leggibilità e accessibilità.
Dragon Ball Sparking! ZERO: “è sbagliato sottovalutare un Super Saiyan”
Dragon Ball Sparking! ZERO mi ha conquistato fin dal primo momento, grazie a un menu di gioco dinamico e affascinante. Immagina Goku che vola e si teletrasporta nei luoghi più iconici del mondo di Dragon Ball, ognuno dei quali rappresenta una delle modalità selezionabili. Alla Capsule Corporation, per esempio, troviamo Beerus e Whis intenti a mangiare, e qui è possibile accedere alla modalità storia e alle sfide personalizzate. Volando verso l’arena del Torneo Tenkaichi, si può selezionare la modalità Battaglia, allenarsi o partecipare al Torneo Mondiale. Con Kaiohshin il Superiore, Goku si teletrasporta al Palazzo di Zeno per ottenere le ricompense delle sfide completate. Alla Kame House, Muten e Numero 18 ti indirizzano al Negozio, al menu di personalizzazione e alla tua Carta Giocatore. Non manca la casa di Mister Satan, dove il simpatico personaggio, sorpreso dal tuo arrivo, ti accoglie nella Galleria con vari dati raccolti. Infine, Goku si teletrasporta al palazzo di Dio, dove Dende ti fa compagnia mentre evochi i tre draghi: Shenron, Polunga o Super Shenron. Raccogliendo le sfere del drago, puoi ottenere nuovi personaggi, Zeni, costumi e sbloccare interi Episodi Battaglia. Questo menu è davvero immediato e rappresenta una lettera d’amore a Dragon Ball, sebbene occasionalmente possa presentare piccoli episodi di lag.
Parlando della modalità storia, denominata Episodio Battaglia, Dragon Ball Sparking! ZERO si discosta dai precedenti capitoli, non basandosi più sulle varie saghe della serie di Akira Toriyama, ma suddividendosi in storie di personaggi. È possibile selezionare la storia di Goku, Vegeta, Gohan, Piccolo, Freezer e Black. Tuttavia, gli sviluppatori non hanno dedicato eccessivi sforzi a questa modalità. Ad esempio, nella storia di Goku, si parte dalla Saga dei Saiyan, affrontando Radish due volte, per poi resuscitare e combattere contro Nappa, Vegeta e Vegeta Oozaru. Più avanti, gli scontri si riducono, con la narrazione affidata a filmati o immagini. Su Namecc, Goku salta il combattimento contro Rekoom, affrontando Jeeth e Ginew, per poi scontrarsi con Freezer in forma normale e da Super Saiyan. La storia di Vegeta inizia direttamente dal pianeta Namecc, affrontando Cui, ma non Dodoria, il cui scontro è solo narrato. Contro Zarbon si combatte una sola volta, riducendogli la salute, per poi affrontare Rekoom e infine Freezer nella sua forma finale. A differenza della serie Budokai Tenkaichi, dove ogni scontro era giocabile, Dragon Ball Sparking! ZERO propone solo alcuni scontri per ogni personaggio, una scelta che potrebbe non piacere ai veterani. Tuttavia, il ritorno dei “What If”, evoluzioni alternative della storia, è apprezzabile. Durante i filmati, è possibile cambiare telecamera, impostando la visuale in prima persona e rivivendo sequenze iconiche dagli occhi dei protagonisti, un dettaglio che entusiasmerà i fan.
“Non potrò mai perdonarti per quello che hai fatto!”
Il single player di Dragon Ball Sparking! ZERO è arricchito dalle Battaglie Personalizzate, una modalità che introduce scontri inediti e mai visti prima, come ad esempio un’improbabile alleanza tra Goku e Cell per sconfiggere i cattivi della saga di Bu, per poi vedere l’androide perfetto battersi con Beerus. Oppure, Great Saiyaman che affronta i guerrieri più forti dell’Undicesimo Livello, o Nappa che va su Namecc per sfidare Freezer e i suoi uomini. Si tratta di una modalità estremamente stimolante, che consente ai giocatori di creare veri e propri episodi con regole personalizzate, personaggi selezionabili, titoli per i combattimenti e persino la scelta della musica. Inoltre, questi episodi possono essere condivisi online con altri giocatori, a patto che siano completati prima di essere lanciati in rete. Ad esempio, se desideri proporre un folle scontro tra Gogeta contro Beerus, Whis, Hit, Golden Freezer e Jiren, devi assicurarti che il combattimento sia fattibile, altrimenti resterà solo un’idea irrealizzabile.
La modalità Battaglia è il fulcro di Budokai Tenkaichi e, di conseguenza, anche di Sparking! ZERO. Al day-one, dopo aver padroneggiato il gameplay dei vari personaggi, i giocatori si tufferanno nel multiplayer online per sfidare utenti di tutto il mondo in partite del giocatore e classificate. Purtroppo, non ho potuto testare questa modalità, poiché il matchmaking non ha funzionato nonostante i server fossero aperti. È un vero peccato, perché avrei voluto verificare la qualità del net code, ma non è stato possibile. Offline, invece, è possibile giocare contro la CPU o sfidare gli amici con la modalità split-screen. Tuttavia, un grande sacrilegio di Dragon Ball Sparking! ZERO è l’impossibilità di selezionare le mappe nel multiplayer locale, limitando gli scontri alla sola Stanza dello Spirito e del Tempo. Questa caratteristica differisce molto dal passato, dove i giocatori potevano scegliere tra tutte le mappe disponibili nei vari giochi. Considerando che le ambientazioni hanno un grosso impatto sul gameplay, con zone distruttibili e nascondigli, questa limitazione è davvero difficile da accettare. Speriamo che in futuro le cose vengano ulteriormente rifinite.
Dragon Ball Sparking! ZERO: “un pugno come questo mi fa il solletico”
Una delle caratteristiche distintive dei giochi Dragon Ball Budokai Tenkaichi è sempre stata la presenza di ampi roster, ricchi di personaggi selezionabili e sbloccabili. Dragon Ball Sparking! ZERO non solo mantiene questa tradizione, ma la porta a un nuovo livello, diventando il picchiaduro con il maggior numero di combattenti della storia: ben 182! Questo roster include personaggi della prima saga di Dragon Ball, numerosi personaggi di Z, molti di GT, altrettanti di Super e gli immancabili personaggi degli OAV. La varietà è tale che avrete l’imbarazzo della scelta, potendo selezionare i vostri preferiti in base a caratteristiche come potenza, velocità e tecnica. Naturalmente, i personaggi più forti avranno limitazioni nella velocità, mentre quelli più veloci infliggeranno meno danni. Tuttavia, ci sono personaggi come Goku SSJ Blue, Beerus, Whis e Jiren che sembrano non avere punti deboli, risultando overpowered rispetto agli altri. Questo riflette fedelmente l’anime, dove affrontare Jiren con il veloce ma meno potente Burter sarebbe impensabile.
Il roster di 182 personaggi include ben 19 versioni di Goku! Il leggendario Saiyan è il combattente più rappresentativo, con 4 versioni base e 3 versioni Super Saiyan di primo livello. Ogni versione possiede tecniche diverse, diversificando notevolmente il gameplay. Anche Vegeta non è da meno, con 14 versioni tra cui scegliere. Le trasformazioni dei personaggi sono gestite in modo diverso rispetto al passato: Goku Z-I non ha trasformazioni, mentre Goku Z-II può trasformarsi solo in SSJ di primo livello. Goku di Super può trasformarsi in SSJ1, SSJ God e SSJ Blue, ma non in SSJ2 o SSJ3. Per ottenere la trasformazione desiderata, è necessario selezionare il personaggio giusto. La meccanica delle trasformazioni è stata semplificata con un menu che permette di selezionare la trasformazione desiderata durante i combattimenti, a patto di avere l’aura necessaria. Lo stesso vale per le fusioni, che richiedono i personaggi corretti. Per quanto riguarda i personaggi da sbloccare, ci sono diversi modi per ottenerli: giocando la modalità Storia, acquistandoli nel negozio utilizzando Zeni, o chiedendoli ai vari Draghi tramite i desideri. Tuttavia, i personaggi degli OAV non hanno saghe dedicate; ad esempio, Bojack è ottenibile completando la saga di Cell con Gohan. Questo significa che questi personaggi non avranno archi narrativi propri e saranno ottenibili in modo casuale o tramite il negozio. Ciò implica meno gameplay nelle Story Mode, ma offre comunque una vasta gamma di personaggi da esplorare.
“Non riusciremo a batterlo neanche in due!”
Provando Dragon Ball Sparking! ZERO su PlayStation 5, posso confermare che questa versione console offre prestazioni davvero entusiasmanti. I 60 fps sono percepibili in ogni momento, garantendo un’azione fluida e dinamica che le console precedenti non potevano raggiungere a causa del limite del frame rate. Il gioco mantiene una stabilità notevole senza cali di frame, ma non è completamente esente da bug e glitch, alcuni dei quali possono risultare piuttosto fastidiosi. Ad esempio, non è raro imbattersi in bug grafici comuni a molti giochi, ma è stato particolarmente frustrante ritrovarsi bloccati in una roccia, impossibilitati a muoversi fino a quando l’avversario non la rompeva. Ancora più problematici sono stati i bug emersi durante la Story Mode, dove le condizioni per superare le battaglie non si sbloccavano, rendendo impossibile proseguire. Un’altra casistica significativa è lo scontro tra Vegeta e Zarbon: per vincere, bisognava resistere fino alla trasformazione di Zarbon, ma una volta trasformato, il match è proseguito con Zarbon invulnerabile, costringendomi a ricominciare. Lo stesso problema si è verificato nello scontro tra Goku e Majin Bu, dove Goku si trasforma in SSJ3 per battere Bu, ma le trasformazioni non si sono attivate, rendendo Bu immortale e impedendomi di dargli il colpo finale.
Dal punto di vista grafico, Dragon Ball Sparking! ZERO è un vero e proprio tributo alla gloria di Dragon Ball. Il perfetto cel-shading rende ogni scena un anime in movimento, con una fedeltà impressionante nei dettagli dei personaggi e delle loro tecniche. Le trasformazioni sono emozionanti e spettacolari, proprio come negli episodi dell’anime. Di contro, alcune tecniche risultano essere praticamente identiche, differenziandosi solo per i colori. La colonna sonora accompagna perfettamente l’azione, rievocando le musiche iconiche dei vari anime di Dragon Ball e offrendo anche nuovi brani stimolanti che arricchiscono l’esperienza di gioco. In conclusione, Dragon Ball Sparking! ZERO su PlayStation 5 offre un’esperienza di gioco fluida e visivamente spettacolare, nonostante alcuni bug che possono influire negativamente sull’esperienza di gioco. La fedeltà grafica e la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente, rendendo questo titolo un must per i fan di Dragon Ball. Mi auguro soltanto che i futuri aggiornamenti possano risolvere i problemi riscontrati, migliorando ulteriormente un gioco già di per sé eccellente.
Piattaforme: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S
Sviluppatore: Spike Chunsoft
Publisher: Bandai Namco
Data di uscita: 11 ottobre 2024
Dragon Ball Sparking! ZERO rappresenta il gioco definitivo per i fan di Dragon Ball, un titolo che hanno atteso per anni e che finalmente è arrivato. Questo gioco ha tutto per essere considerato il degno successore di Dragon Ball Budokai Tenkaichi, ma con le giuste sfumature contemporanee capaci di renderlo appetibile anche per le nuove generazioni, specialmente per gli appassionati di picchiaduro competitivi. Il ritorno di Goku e compagni non poteva che essere un successo, già preannunciato dai primi approcci al titolo. Pad alla mano, le sensazioni vissute in passato sono riaffiorate, vibes che la serie di Xenoverse non era riuscita a replicare. Certo, sarebbe stato evocativo ed emozionante chiamarlo Dragon Ball Budokai Tenkaichi 4, ma il cambio di nome è stato necessario non tanto per tagliare i ponti col passato, quanto per dare una nuova identità e un nuovo inizio a un videogioco che ha fatto la storia e che sicuramente continuerà a far parlare di sé anche in futuro.