Salve a tutti,
Apro questo thread per sfogarmi un po' e confrontare eventuali esperienze riguardanti gli attacchi di panico.
Andando avanti negli anni ho potuto notare che una bella fetta di popolazione soffre di questo orribile disturbo, e ho pensato che, parlarne, potrebbe essere utile anche a chi non ne ha mai sofferto.
Intanto inizierei col descrivere un attacco di panico tramite una frase di Giovanni Allevi che mi è rimasta impressa, e che, a mio parere, fa comprendere a pieno il concetto:
"Sono solo a casa. Mi svesto e vado sotto la doccia. Le prime gocce scendono sul corpo e all’improvviso arriva il terrore; vedo solo le piastrelle del bagno distorte: oblique formano dei rombi. È la fine. Qualcosa che è indipendente dalla mia volontà mi sta portando alla morte. Non uscirò vivo da questo bagno, ne sono sicuro, questi sono i miei ultimi minuti di vita."
Devo dire che ogni volta che la leggo mi vengono i brividi, ma sorvoliamo.
Come si evince, quindi, un attacco di panico è un episodio improvviso di intensa paura che si sviluppa senza una ragione apparente, o per cause concrete di stress e fobie, e che provoca gravi reazioni fisiche.
Il mio primo attacco di panico risale a 7 anni fa, alla tenera (?) età di 15 anni; ero nel mio letto, in procinto di addormentarmi, quando ho iniziato a pensare alla vastità dell'universo e a quanto siamo piccoli e insignificanti. Poche ore prima mi cimentavo nella scrittura di una semplice calcolatrice in C, ma non conoscendo bene in linguaggio a quell'epoca, mi risultò stressante portarla a termine.
Bè, tra il nervoso, l'ora tarda e pensieri non del tutto leggeri, il mio cervello è come andato in tilt. Ho iniziato a sudare freddo e il battito cardiaco è aumentato drasticamente, sia di frequenza che di intensità, non capivo assolutamente cosa mi stesse accadendo, mi sono quindi alzato in piedi e ho iniziato a correre per casa cercando aiuto.
I mie genitori e mia sorella sapevano bene di cosa si trattasse, visto che tutti e tre soffrono di ansia da una vita, quindi ho avuto una diagnosi, per quanto poco professionale, quantomeno affrettata. Sul momento mi sono calmato, ma i giorni e i mesi seguenti sono stati un vero INFERNO.
La cosa peggiore degli attacchi di panico è che, dopo il primo, hai una fottuta paura e ansia che te ne vengano altri, e queste stesse emozioni ti portano, alla fine, ad averne. E' un circolo vizioso che ti distrugge le giornate.
Piano piano, tramite ricerche, esperienze e tanta forza mentale, ne sono quasi uscito completamente e vivo una vita tranquilla, anche se determinate situazioni mi portano irrazionalmente molto vicino ad averne.
Mi piacerebbe leggere le vostre esperienze a riguardo: Se ci siete dentro, ne siete usciti, e come; come vivete la vostra vita ecc..
Magari esce fuori qualcosa di utile..