Ma lo so, era una considerazione che facevo tra me e me perché mi è parso fiducioso/convinto di recuperarli quei soldi e molto ingenuamente mi chiedo: come?

Poi se li ha usati a fondo perduto a me non cambia niente, dato che sono appunto di provenienza privata.
La critica di Daverio ho già detto che non la condivido e che sono d'accordo con te, per quanto riguarda Sgarbi invece io parto dal presupposto che sia un provocatore di professione, ma allo stesso tempo credo (pur non avendo le qualifiche per stabilirlo) sia anche realmente appassionato e competente.
Quindi quando critica l'opera, in luogo della pochezza (vera o presunta che sia) dei fruitori della stessa, il suo vero bersaglio potrebbe essere in realtà tutto il contorno all'opera, dagli sponsor ai media che decidono di pubblicizzare solo (o almeno con maggior forza) un determinato tipo di arte, che si presta
anche ad una lettura inconsapevole e superficiale.
Risultato possibile: i grandi numeri si sentono appagati dal loro grado attuale di approfondimento e morta lì, occasione sprecata (
secondo Sgarbi).
Ci vedo un filo di delusione insomma, non per l'opera in sé, ma per il risalto che le è stato concesso, poi può anche darsi che abbia solo sfasato per non essere al centro dell'attenzione, per carità.