Marin Faliero
Questo. Tutti i miei compagni di classe/scuola che hanno fatto i 2 o 3 anni in 1 al liceo (pluribocciati, gente che aveva il debito pure in italiano) si sono laureati in 5 anni precisi (alla Cattolica di Milano, qualcuno alla Statale e pochi in Bocconi: uno a Bologna). Storicamente la gente si iscriveva a giurisprudenza perché era facile (così ha fatto mio padre e così mio fratello). Non mi interessa neanche discutere del merito, chi pensa che sia difficile non ha mai conosciuto altre realtà. Ovviamente l'impegno universitario è importante, ma potendo evitare di frequentare è compatibile anche con un lavoro.
Capisco che qualcuno possa risentirsi perché gli viene detto che fa una cosa facile mentre lui ci vede delle difficoltà o del demerito in questo, ma non dovrebbe, è normale, si tratta pur sempre di esperienze individuali e la facilità di un corso non ne pregiudica la qualità.
Se preferisci puoi anche confrontare il dato delle affluenze e dei laureati di giurisprudenza, se vi fossero ostacoli reali i laureati sarebbero molti meno e il titolo premierebbe molto di più (invece adesso è quasi solo cursus ereditario, con poche eccezioni), così come accade per altre facoltà.