Vi voglio raccontare di come sia bruttissima la situazione italiana per quel che concerne la lettura. Un paio di settimane fa ero a scuola dove ci auto gestivamo... Ognuno faceva quel che voleva,chi giocava a carte,chi parlava di sport. Odio fare tutte e due le cose(lo so,non sono molto socievole),e quindi mi sono portato un libro che avevo iniziato a casa e che non avevo avuto tempo di leggere. Il libro era "Il diario della rivoluzione cubana" di Ernesto Che Guevara. Passano un paio di minuti e leggo tenendomi lontano dalla massa. Passo inosservato,quando una ragazza che si baciava col suo ragazzo scoppia a ridere istericamente. Io prendo parola e chiedo:"Che succede?". Lei continua a guardarmi ridendo. "Marco,ma che stai facendo?Leggi un libro?Ah ah ah ah ah" qualcuno si volta e mi guarda incuriosito. No,non sono un animale raro con qualche parte del corpo strana,avevo solo un libro in mano. Si avvicina qualche compagno e dice:"Marco,ma che leggi?E' tempo perso... L'unico libro che ho iniziato a leggere,mi sono bloccato dopo 20 pagine. Vediamo che stai leggendo?Diario della rivoluzione cubana?Sono 200 pagine???Ma come fai a leggerlo di quanto è lungo?"... In questi casi la maggior risposta è il silenzio,ignorare certi elementi. La giornata prosegue,e si avvicinano semplici "curiosi".
Da questo spunto colgo l'occasione per far vedere quanto è drammatica la situazione italiana. Questo forum è praticamente immobile rispetto agli altri,visto lo scarso interesse che c'è verso i libri. Ma è così tanto brutto sognare leggendo Brooks e Tolkien?Ma è davvero tempo perso?
Nella vita ho sempre pensato che se uno litiga con 40 persone,forse è quell'individuo ad avere torto. La vita quotidiana mi smentisce....
Insofferenza