Spiega l'argentino, nove stagioni in viola: "Giocare ancora a Firenze? Ci proverei, poi meglio dirigente che allenatore". Riganò resterà, rebus panchina.
FIRENZE, 21 giugno 2004 - "Un campionato con la Fiorentina ora che è in serie A? Io ci proverei". Osannato ieri in tribuna, quando ha assistito al Franchi alla partita di spareggio dei viola contro il Perugia che è valsa il ritorno nella massima serie, Gabriel Batistuta ha dialogato oggi, intervenendo alla trasmissione radiofonica di GR Parlamento La politica nel pallone, su un suo eventuale ritorno nella squadra dove ha giocato per nove anni. Ma vorrebbe essere il suo un ritorno tipo part-time per mettere la sua esperienza al servizio del club tanto amato, o vorrebbe partire da titolare?
"Per come sono fatto io - ha confessato Batistuta - vorrei partire come titolare per giocare più partite possibili, poi sarei il primo a riconoscere se non posso più dare il contributo che gli altri si aspettano da me". L'ex viola ha anche spiegato i motivi per cui si sente ancora in grado di affrontare i grandi impegni: "In Qatar - ha detto - è andata benissimo. Non si è trattato di un grosso impegno e ho potuto far riposare le mie caviglie malandate. Ma ora sento ancora il bisogno di qualche partita importante".
Ma come dovrà essere il prossimo campionato della Fiorentina? "Dovrà essere un anno di assestamento - osserva Batistuta -. A chi verrà non si dovranno chiedere subito grandi traguardi. Però non si potrà neanche puntare solo alla salvezza e a un campionato tranquillo, i tifosi non lo accetterebbero". Un certo rapporto con Firenze comunque Batistuta lo sta già concretizzando: "Certo - dice l'ex viola - ho acquistato casa e la sto ristrutturando. Senza dubbio, se non come giocatore, a Firenze ci verrò a vivere. Qui ho trascorso almeno la metà della mia vita da grande, ho tanti amici. Almeno questa decisione è già presa". Ma come si vede Batistuta fra qualche anno, come dirigente dietro una scrivania o in panchina da allenatore? "Senz'altro dietro una scrivania - dice convinto -. Come allenatore rischi di diventare antipatico perché devi fare delle scelte, e poi ci sono i ritiri...".
Con o senza Batistuta, ora il patron Diego Della Valle e i suoi collaboratori devono allestire una squadra che possa navigare sicura anche nel mare della serie A. Tanti i discorsi aperti. A cominciare da quello del tecnico Emiliano Mondonico, la cui conferma non è certa. Per la panchina viola si parla anche di Alberto Zaccheroni, che ha rassegnato le dimissioni all'Inter, ma ci sono anche altre ipotesi tipo Colomba o addirittura lo stesso Serse Cosmi o magari Gianluca Vialli. La decisione verrà presa presto, anche se quello che ha fatto il tecnico di Rivolta d'Adda è senza dubbio di grandissimo valore. Sarà proprio Della Valle insieme a Fabrizio Lucchesi a dire l'ultima parola. Sul fronte giocatori, appare certa, malgrado le pressioni del Genoa, la conferma di Christian Riganò, che ha dimostrato di essere un grande attaccante (23 gol in questa stagione di B) e quindi nei prossimi giorni ci sarà l'incontro per il rinnovo del contratto che scade nel 2005.
che dire: così la Viola è davvero FORTE!
