Hardisk SATA, UATA, ATA??
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Discussione: Hardisk SATA, UATA, ATA??

Cambio titolo
  1. #1
    Boss finale di Zelda L'avatar di Jarka Ruus
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    Domanda Hardisk SATA, UATA, ATA??

    Scusate ma qual'è la differenza tra hd Serial ATA o U-ATA o ATA?
    Amministratore di Smaniacando Forum


  2. #2
    delirio della lussuria L'avatar di $wall st.
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    SATA = Serial ATA.
    UATA = Ultra ATA.
    ATA = Non me lo ricordo.


  3. #3
    Boss finale di Zelda L'avatar di Jarka Ruus
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    Citazione djenculo
    SATA = Serial ATA.
    UATA = Ultra ATA.
    ATA = Non me lo ricordo.

    qualcuno ke, invece di dirmi cosa signifikino le sigle, mi dica anke la differenza vera e propria?
    Amministratore di Smaniacando Forum


  4. #4
    delirio della lussuria L'avatar di $wall st.
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    Citazione Jarka Ruus

    qualcuno ke, invece di dirmi cosa signifikino le sigle, mi dica anke la differenza vera e propria?


    Pian piano ci stiamo avvicinando al presente più dirompente (senza nulla togliere ai due predecessori). Ormai è chiaro che lo standard SCSI è molto di più di un semplice bus, tenendo conto del suo incredibile set di comandi per l'intera gestione dei dispositivi connessi. La versione economica e più adatta all'uso di un pc domestico del bus per dischi rigidi, è l'Advanced Technology Attachment o ATA. Nonostante l'incredibile baratro che separa le due tecnologie, l'ATA rappresenta l'ideale bus per le normali applicazioni di tutti i giorni: basti pensare che nei grossi server aziendali, mentre lo SCSI è il dominatori della sezione “dati”, il bus ATA continua ad essere utilizzato per il caricamento del sistema operativo.
    Anche questo bus ha subìto notevoli mutazioni nel corso degli anni, soprattutto per venire incontro alle esigenze dei giocatori e degli sviluppatori di grafica 3D.

    La differenza con l'emergente Serial ATA è che il vecchio ATA è nato dall'impegno del comitato SFF (Small Form Factor) ed è stato da subito basato sull'impiego di un canale di comunicazione parallelo: tutto ciò per consentire l'uso degli hard disk soddisfacenti questo standard, anche in situazioni di precaria arcaicità del disco stesso. E' ovvio che tutto ciò significa adattare le tecnologie passate, ma non sfruttare in pieno le massime capacità dello standard stesso.

    L'ATA è nato come IDE, caratterizzato dalla presenza di due canali (invariati anche nelle versioni successive), uno primario e l'altro secondario, ma con l'iniziale possibilità di connettere un solo dispositivo per ciascuno di essi.
    Presto, però, ci si rese conto della limitatezza di questo tipo di bus, denominato PIO (Programmed Input/Output) e funzionante in tre modalità, 0, 1 e 2, l'ultima delle quali consentiva una esigua vlocità di 8.3 MB/s.
    L'introduzione dell'ATA-2, oltre a consentire il collegamento di due dispositivi per canale (Master e Slave), garantiva lo sfruttamento del PIO in altre due modalità, 3 e 4, rispettivamente a 11.1 MB/s e 16.6 MB/s. Inoltre, con esso venneintrodotto il concetto di LBA (Logical Block Addressing) per permettere l'utilizzo di dischi di ampie dimensioni.

    Ma il traguardo più importante ottenuto con l'introduzione dell'Ata-2, fu l'innovativo DMA: tramite questo controller, la gestione dei dischi rigidi veniva passata dalla CPU al controller stesso, in modo da aprire un canale preferenziale ai dati verso la memoria ed evitando così di farli passare per la CPU stessa. Il DMA si sviluppo parallelamente all'ATA, visto che si trattava di una tcnologia che doveva stare al passo con la crescita dell'ampiezza del bus di trasferimento. Corrispondentemente all'ATA-2 3 e 4, il DMA viene usato nelle versioni 1, con 13.3 MB/s, e 2, con 16.6 MB/s.
    Inizialmente, visto che il trasferimento garantito dal DMA 2 era uguale a quello dell'ATA-2 con modalità 4 (entrambi a 16.6 MB/s), il DMA conosbbe un periodo di crisi proprio perché non metteva in evidenza le reali potenzialità del suo utilizzo.
    Tuttavia, con l'introduzione del DMA 3, il trasferimento venne portato a 33.3 MB/s e nell'assenso generale, questo standard venne introdotto in tutte le tecnologia ATA, che divennero così Ultra ATA. Contemporaneamente, il colore dei connettori dei cavi passò dal vecchio colore nero all'attuale colore blu, visto che i vecchi cavi non riuscivano a supportare velocità così elevate di trasmissione dei dati.
    Con l'avvento dell'ATA 4 / Ultra Ata 33, viene introdotto il DTC (Double Transition Clocking), il quale sfrutta sia la fase ascendente che quella discendente del clock, arrivando ad una velocità massima di 33.3 MB/s (Ultra DMA 2). E siccome alte velocità determinano anche un tasso di errore più elevato, viene introdotto anche il CRC (Cyclic Redundancy Check), un sistema di controllo dei dati, che estrae da questi un certo grado di ridondanza, utilizzato per correggere eventuali non corrispondenze in fase di ricezione.


    Googled by me.


  5. #5
    Boss finale di Zelda L'avatar di Jarka Ruus
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    307
    Citazione djenculo


    Pian piano ci stiamo avvicinando al presente più dirompente (senza nulla togliere ai due predecessori). Ormai è chiaro che lo standard SCSI è molto di più di un semplice bus, tenendo conto del suo incredibile set di comandi per l'intera gestione dei dispositivi connessi. La versione economica e più adatta all'uso di un pc domestico del bus per dischi rigidi, è l'Advanced Technology Attachment o ATA. Nonostante l'incredibile baratro che separa le due tecnologie, l'ATA rappresenta l'ideale bus per le normali applicazioni di tutti i giorni: basti pensare che nei grossi server aziendali, mentre lo SCSI è il dominatori della sezione “dati”, il bus ATA continua ad essere utilizzato per il caricamento del sistema operativo.
    Anche questo bus ha subìto notevoli mutazioni nel corso degli anni, soprattutto per venire incontro alle esigenze dei giocatori e degli sviluppatori di grafica 3D.

    La differenza con l'emergente Serial ATA è che il vecchio ATA è nato dall'impegno del comitato SFF (Small Form Factor) ed è stato da subito basato sull'impiego di un canale di comunicazione parallelo: tutto ciò per consentire l'uso degli hard disk soddisfacenti questo standard, anche in situazioni di precaria arcaicità del disco stesso. E' ovvio che tutto ciò significa adattare le tecnologie passate, ma non sfruttare in pieno le massime capacità dello standard stesso.

    L'ATA è nato come IDE, caratterizzato dalla presenza di due canali (invariati anche nelle versioni successive), uno primario e l'altro secondario, ma con l'iniziale possibilità di connettere un solo dispositivo per ciascuno di essi.
    Presto, però, ci si rese conto della limitatezza di questo tipo di bus, denominato PIO (Programmed Input/Output) e funzionante in tre modalità, 0, 1 e 2, l'ultima delle quali consentiva una esigua vlocità di 8.3 MB/s.
    L'introduzione dell'ATA-2, oltre a consentire il collegamento di due dispositivi per canale (Master e Slave), garantiva lo sfruttamento del PIO in altre due modalità, 3 e 4, rispettivamente a 11.1 MB/s e 16.6 MB/s. Inoltre, con esso venneintrodotto il concetto di LBA (Logical Block Addressing) per permettere l'utilizzo di dischi di ampie dimensioni.

    Ma il traguardo più importante ottenuto con l'introduzione dell'Ata-2, fu l'innovativo DMA: tramite questo controller, la gestione dei dischi rigidi veniva passata dalla CPU al controller stesso, in modo da aprire un canale preferenziale ai dati verso la memoria ed evitando così di farli passare per la CPU stessa. Il DMA si sviluppo parallelamente all'ATA, visto che si trattava di una tcnologia che doveva stare al passo con la crescita dell'ampiezza del bus di trasferimento. Corrispondentemente all'ATA-2 3 e 4, il DMA viene usato nelle versioni 1, con 13.3 MB/s, e 2, con 16.6 MB/s.
    Inizialmente, visto che il trasferimento garantito dal DMA 2 era uguale a quello dell'ATA-2 con modalità 4 (entrambi a 16.6 MB/s), il DMA conosbbe un periodo di crisi proprio perché non metteva in evidenza le reali potenzialità del suo utilizzo.
    Tuttavia, con l'introduzione del DMA 3, il trasferimento venne portato a 33.3 MB/s e nell'assenso generale, questo standard venne introdotto in tutte le tecnologia ATA, che divennero così Ultra ATA. Contemporaneamente, il colore dei connettori dei cavi passò dal vecchio colore nero all'attuale colore blu, visto che i vecchi cavi non riuscivano a supportare velocità così elevate di trasmissione dei dati.
    Con l'avvento dell'ATA 4 / Ultra Ata 33, viene introdotto il DTC (Double Transition Clocking), il quale sfrutta sia la fase ascendente che quella discendente del clock, arrivando ad una velocità massima di 33.3 MB/s (Ultra DMA 2). E siccome alte velocità determinano anche un tasso di errore più elevato, viene introdotto anche il CRC (Cyclic Redundancy Check), un sistema di controllo dei dati, che estrae da questi un certo grado di ridondanza, utilizzato per correggere eventuali non corrispondenze in fase di ricezione.

    Googled by me.
    cavolo!
    Amministratore di Smaniacando Forum


  6. #6
    delirio della lussuria L'avatar di $wall st.
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    Va bene?


  7. #7
    Boss finale di Zelda L'avatar di Jarka Ruus
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    Citazione djenculo
    Va bene?
    penso possa bastare, cmq guarda pm
    Amministratore di Smaniacando Forum


  8. #8
    w00t?
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    Per le prestazioni non cambia nulla fra Serial ATA e Ultra ATA, sebbene il primo offra più banda passante. Però il Serial ATA è meglio perchè ha dei cavetti più sottili. ATA dovrebbe essere lo standard primario.
    Crackdown!

    Europa Universalis 2 AGCEEP/1.37/Österreich
    Victoria: AEUTS vanilla/1.03b/Bavaria

  9. #9
    delirio della lussuria L'avatar di $wall st.
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    Citazione DieBoss
    Per le prestazioni non cambia nulla fra Serial ATA e Ultra ATA, sebbene il primo offra più banda passante. Però il Serial ATA è meglio perchè ha dei cavetti più sottili. ATA dovrebbe essere lo standard primario.
    A favor del ricircolo d'aria.


  10. #10
    Vagabondo alieno L'avatar di Ciaopo_90
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    Citazione djenculo
    ATA = Non me lo ricordo.
    Ata dovrebbe chiamarsi PATA con il nome completo e significa Parallel ATA

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