FONTE TGCOM.IT
Iscrizioni:solo il Messina si salva
Bocciate Torino, Perugia e Napoli
Il Messina disputerà il prossimo campionato di serie A. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto tutti i ricorsi presentati contro il club siciliano confermando così la sentenza del Tar che l'aveva riammesso alla massima serie. Niente da fare invece per Torino, Perugia e Salernitana, così come per il Napoli che resta in C1. Speranze infrante anche per il Bologna il cui ricorso contro il Messina è stato rigettato: sarà B.
Il dado è tratto. Messina gioisce, la Torino granata piange, e con essa anche gli amanti del calcio e di una società che ne ha fatto la storia. Il club può sperare di conservare la serie B beneficiando del cosiddetto 'lodo Petrucci', altrimenti lo attende il calcio dilettantistico. Il Perugia può invece puntare alla C1, sempre in virtù del 'lodo Petrucci'. Il Bologna, avendo perso il ricorso contro il Messina, giocherà la prossima stagione in serie B, mentre il Napoli resta in C1. Il Consiglio di Stato ha respinto anche l'appello presentato dalla Salernitana contro la sentenza del Tar del Lazio che ne aveva sancito l'esclusione dal prossimo campionato di serie B. Allo stato, anche il club campano può affidarsi al 'lodo Petrucci' per giocare in C1 la stagione 2005-'06, altrimenti scende tra i Dilettanti. Accolti invece i ricorsi di Gela e Torres, che rimangono in serie C1.
C'è amarezza e sconforto nel Torino, ma non ancora rassegnazione definitiva, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso del Torino contro la mancata iscrizione alla serie A. "Abbiamo una estrema ratio - spiega il presidente del Torino, Tilli Romero - Mercoledì andremo alla Agenzia delle entrate e presenteremo una fidejussione. Non so a che cosa servirà, ma testimonierà la nostra buona fede. Non neghiamo le nostre responsabilità, ma sappiamo di avere fatto tutto il possibile per risolvere la questione: ogniqualvolta, però, eravamo a un passo dalla soluzione, ci è stato messo qualcosa di traverso, è stato un continuo ostacolo quando si era a un passo dalla soluzione. Sono troppo amareggiato per dire altro".
Non si sta nemmeno il Bologna, che promette: "La Federazione dovrà fare chiarezza sul caso Reggina, percheé noi abbiamo diritto di giocare in serie A" ha detto il patron Giuseppe Gazzoni Frascara. "Ci aspettavamo questa sentenza del Consiglio di Stato, - e' il commento di Gazzoni - la giustizia amministrativa ci ha dato torto, dopo che quella sportiva ci aveva dato ragione. Non conosco le motivazioni, ma prendo atto che il Consiglio di Stato ha deciso così". Il contenzioso con la Reggina e' invece quello che appassiona Gazzoni. "Vogliamo sapere se il piano di rateazione della Reggina e' stato firmato dall'Agenzia delle entrate oppure no. A noi non risulta. La federazione lo deve dire chiaramente e per questo abbiamo chiesto al Coni di vigilare. Presentare un piano di ammortamento non e' la stessa cosa che vederselo accettare. Secondo noi attualmente la Reggina e' nella stessa situazione del Torino, mentre il Bologna ha il diritto di giocare in serie A". Il Bologna ha presentato un ricorso al Coni, per chiedere di vigilare, secondo le sue prerogative, sulla posizione economico-finanziaria delle societa' affiliate alla Figc. Nei prossimi giorni partira' anche un ricorso alla Corte dei Conti, visto che il Bologna si ritiene danneggiato da una mancata ammissione alla serie A.
In quest'ondata di sconforto generale, spicca invece la gioia del Messina, che ritrova la serie A. "Il primo pensiero - ha detto Franza - va ai giocatori, che hanno tenuto duro in un ritiro davvero difficile. Sono stati momenti di grande tensione, ma ora e' finita. La perdita della A ci sarebbe costata 100 milioni? Non voglio parlare di soldi, non mi interessa. E' più importante aver conservato il titolo sportivo. Questa vittoria, triste perché nata nei tribunali, vale come il settimo posto che abbiamo ottenuto lo scorso anno sul campo".
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