Noumeno
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 1 di 4 1234 UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 56

Discussione: Noumeno

Cambio titolo
  1. #1
    Fr4nk
    Ospite

    Noumeno

    Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure! Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della terra!

    Friedrich Nietzsche, Also sprach Zarathustra

    Secondo la Chiesa Cattolica la vita terrena è solo la punta dell'iceberg di una vita ultraterrena dopo la morte. Durante la vita l'anima è prigioniera del corpo: alla morte essa esce dalla gabbia in cui era intrappolata e, a seconda di come ha operato in vita, può subire dannazione, purgazione o beatificazione. Vige la regola del contrappasso: per ciò che si è fatto in vita l'anima subisce una punizione uguale e contraria. Una vita casta, seguendo i dogmi cristiani e rispettando i sacramenti.

    Non è necessario, comunque, che si creda in Gesù Cristo, in Geova, in Buddha, in Allah o in Confucio, per credere in ogni caso che l'uomo abbia un anima immortale e che il corpo sia solo la sua gabbia mortale.

    Durante la rivoluzione francese nacque il "Deismo" (Garzanti- Definizione s. m. (filos.) dottrina che ammette l'esistenza di un Dio come causa del mondo fondandosi sulla sola ragione, nega la necessità della rivelazione e della provvidenza e non riconosce vincoli di dogmi.) in cui attualmente mi identifico: non posso ammettere l'inesistenza di Dio, e per questo neanche dell'immortalità dell'anima.

    Questa premessa mi porta a formulare qualche domanda...

    Avete una vostra tavola di valori?
    E' giusto che in vita si operi in miseria per una "ricompensa ultraterrena", o bisognerebbe, come dice Nietzsche, appagare l'anima nella sua vita terrena? **

    Credete nell'esistenza dell'anima?


    ** E qui ho da dire la mia.
    I preti devono seguire il sacramento dell'"ordine" e rimanere puri sessualmente. Dunque, la chiesa cattolica cristiana critica aspramente gli omosessuali perché commettono crimini contro la natura: non rispettano il sacramento del matrimonio che comporta l'unione di un uomo e di una donna. Ma il Dio cristiano non ha mai detto "per diffondere la mia parola, siate vergini o verrete dannati": d'altronde anche la castità è un crimine contro la natura, dato che si offendono il dono della fertilità e la necessità biologica di procreare, nonché il valore della famiglia.

    Questa è una mia opinione, spero di non aver offeso alcun credente: rispetto ogni religione ed ogni praticante, nonché ogni ateo, deista o agnostico e vi invito a fare altrettanto.
    Ultima modifica di Fr4nk; 4-09-2005 alle 02:30:28

  2. #2
    The Right Swedish L'avatar di Fabry1999
    Registrato il
    12-03
    Località
    Mc,Berlino est
    Messaggi
    1.972
    Innanzi tutto la Chiesa ha le sue regole,non è detto che debbano piacere a tutti.Si ha il celibato per i preti cattolici perchè si ritiene che il sacerdote sia "sposato" a Dio (idem in sostanza per le monache).I protestanti invece possono sposarsi.Ognuno deve avere dei propri valori e questo non cozza necessariamente sul fatto di soddisfare il proprio spirito su questa terra.Al limite si potrebbe discutere sul cosa dovrebbe essere soddisfatto o meno.
    SOCING!

  3. #3
    Araldo della Dea
    Registrato il
    02-05
    Località
    Il Mondo Perfetto
    Messaggi
    2.976
    Fr4nk, perdonami se la mia risposta ti sembrerà lacunosa, ma hai messo molta carne al fuoco.

    Mi soffermerò sul quesito che più ho gradito: vivere in miseria aspirando ad una ricompensa a posteriori o appagare i bisogni dell'anima nella vita terrena?

    Domanda scottante, alla quale logicamente si deve rispondere in base alle proprie percezioni. Mi sono sempre chiesto qual è il modo di agire più consono da questo punto di vista.

    Personalmente ho instaurato un "regime" (chiedo scusa a coloro si possano sentire toccati dal mio uso di tale termine), e tendenzialmente punto ad un feedback positivo, immediato o meno non conta. Elemento fondamentale di tale regime è il rispetto. Ho scoperto che avendo il rispetto come base e punto di partenza per le mie azioni o non azioni ottengo molto, anche nell'immediato. Certo, sono aiutato da una forte componente del mio carattere, la curiosità, che mi spinge ad approcciarmi anche umilmente a ciò che è diverso o lontano da me.
    Questo mi appaga nella vita terrena...per quanto riguarda ciò che accadrà dopo la mia morte, non so. Tante domande, tante ipotesi, tante possibilità. Ma solo il Tempo mi darà le risposte, nel frattempo preferisco chiedermi cosa posso fare per migliorarmi.

    Se me lo concedi, alla parte sulla Chiesa e sulla religione cristiana preferisco non rispondere, di certi argomenti mi piace di più leggere ciò che gli altri hanno da dire, in fondo il mio pensiero in questo campo non è così originale da meritar menzione in questa sede.


    Aggiungo solo un piccolo appunto: è Also Spracht Zarathustra, non Sprache.

    Hai solo sbagliato tempo e persona del verbo...


  4. #4
    Che eleganza! L'avatar di jindua
    Registrato il
    02-03
    Località
    Eisenach
    Messaggi
    6.156
    Non rispondo alla parte sulla chiesa perché è tardino(ma anche tu, fare queste domande alle 2 di notte!! ), ma alla prima ti dico la mia: Se tutti vivessero come Nietszche professa il mondo sarebbe allo sfacelo! Ognuno che pensa a soddisfare la propria anima terrena... Sarebbe un pestaggio di piedi continuo! Perciò indipendentemente dall'esistenza di una vita ultraterrena verrebbe meno il principio di un comportamento consono incline al mantenimento di una situazione di benessere anche oltretomba... Ovvero, io mi comporto bene, anche per il rispetto(professato in ogni religione) del mio prossimo, poi se nell'aldilà avrò da fare i conti con qualcuno partirò avvantaggiato rispetto a un "nietszcheiano"...


    E poi ricorda che Nietszche è morto pazzo!

    Inoltre che c'entra il titolo "noumeno" con Nietszche?? Io mi ricordo un noumeno di kantiana memoria e qualcosina in schopenauer(2 cose fondamentalmente opposte ma che partono dal presupposto che esista la "cosa in sé", aldilà della materialità... ops, mi son risposto da solo!! )

  5. #5
    Fr4nk
    Ospite
    Citazione HkMax
    Fr4nk, perdonami se la mia risposta ti sembrerà lacunosa, ma hai messo molta carne al fuoco.

    Mi soffermerò sul quesito che più ho gradito: vivere in miseria aspirando ad una ricompensa a posteriori o appagare i bisogni dell'anima nella vita terrena?

    Domanda scottante, alla quale logicamente si deve rispondere in base alle proprie percezioni. Mi sono sempre chiesto qual è il modo di agire più consono da questo punto di vista.

    Personalmente ho instaurato un "regime" (chiedo scusa a coloro si possano sentire toccati dal mio uso di tale termine), e tendenzialmente punto ad un feedback positivo, immediato o meno non conta. Elemento fondamentale di tale regime è il rispetto. Ho scoperto che avendo il rispetto come base e punto di partenza per le mie azioni o non azioni ottengo molto, anche nell'immediato. Certo, sono aiutato da una forte componente del mio carattere, la curiosità, che mi spinge ad approcciarmi anche umilmente a ciò che è diverso o lontano da me.
    Questo mi appaga nella vita terrena...per quanto riguarda ciò che accadrà dopo la mia morte, non so. Tante domande, tante ipotesi, tante possibilità. Ma solo il Tempo mi darà le risposte, nel frattempo preferisco chiedermi cosa posso fare per migliorarmi.

    Se me lo concedi, alla parte sulla Chiesa e sulla religione cristiana preferisco non rispondere, di certi argomenti mi piace di più leggere ciò che gli altri hanno da dire, in fondo il mio pensiero in questo campo non è così originale da meritar menzione in questa sede.


    Aggiungo solo un piccolo appunto: è Also Spracht Zarathustra, non Sprache.

    Hai solo sbagliato tempo e persona del verbo...

    Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione riguardo la chiesa cristiana, non aver paura!

    Per quanto riguarda il tedesco (che non conosco) la mia fonte dà Sprach (senza t).

  6. #6
    Araldo della Dea
    Registrato il
    02-05
    Località
    Il Mondo Perfetto
    Messaggi
    2.976
    Citazione jindua
    Ognuno che pensa a soddisfare la propria anima terrena... Sarebbe un pestaggio di piedi continuo!
    Ma se il soddisfacimento della propria anima terrena coincidesse col fare del bene?
    Anche allontanandoci da Nietzsche, non è per forza detto che "soddisfarsi" significhi per forza agire in maniera malvagia...certo, tendenzialmente quando si parla di "soddisfarsi" si pensa al benessere "fisico", con conseguente calpestamento degli altri, ma non è detto che debba essere necessariamente così.
    Certo, così mi introduco in un campo minato, ma sarebbe necessario a questo punto porre una linea di demarcazione tra ciò che si fa per soddisfare la propria anima e il proprio corpo (li cito entrambi perchè considerare uno ed ignorare l'altro è ingiusto) e quanto di tutto questo effettivamente nuoce agli altri.

    Chiudo questo post in maniera un pò secca perchè mi sto attorcigliando.


  7. #7
    Fr4nk
    Ospite
    Citazione jindua
    Non rispondo alla parte sulla chiesa perché è tardino(ma anche tu, fare queste domande alle 2 di notte!! ), ma alla prima ti dico la mia: Se tutti vivessero come Nietszche professa il mondo sarebbe allo sfacelo! Ognuno che pensa a soddisfare la propria anima terrena... Sarebbe un pestaggio di piedi continuo! Perciò indipendentemente dall'esistenza di una vita ultraterrena verrebbe meno il principio di un comportamento consono incline al mantenimento di una situazione di benessere anche oltretomba... Ovvero, io mi comporto bene, anche per il rispetto(professato in ogni religione) del mio prossimo, poi se nell'aldilà avrò da fare i conti con qualcuno partirò avvantaggiato rispetto a un "nietszcheiano"...


    E poi ricorda che Nietszche è morto pazzo!

    Inoltre che c'entra il titolo "noumeno" con Nietszche?? Io mi ricordo un noumeno di kantiana memoria e qualcosina in schopenauer(2 cose fondamentalmente opposte ma che partono dal presupposto che esista la "cosa in sé", aldilà della materialità... ops, mi son risposto da solo!! )
    Nietzsche era solo uno spunto.
    Riguardo la sua follia, ho poco da dire, il suo pensiero è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti della storia.

    Dizionario Garzanti

    Noumeno

    Definizione s. m. l'intelligibile, l'idea, l'oggetto del pensiero | nella filosofia kantiana, la "cosa in sé", non conoscibile nell'esperienza ma posta come esigenza della ragione; si contrappone a fenomeno.

  8. #8
    Che eleganza! L'avatar di jindua
    Registrato il
    02-03
    Località
    Eisenach
    Messaggi
    6.156
    Citazione HkMax
    Ma se il soddisfacimento della propria anima terrena coincidesse col fare del bene?
    Anche allontanandoci da Nietzsche, non è per forza detto che "soddisfarsi" significhi per forza agire in maniera malvagia...certo, tendenzialmente quando si parla di "soddisfarsi" si pensa al benessere "fisico", con conseguente calpestamento degli altri, ma non è detto che debba essere necessariamente così.
    Certo, così mi introduco in un campo minato, ma sarebbe necessario a questo punto porre una linea di demarcazione tra ciò che si fa per soddisfare la propria anima e il proprio corpo (li cito entrambi perchè considerare uno ed ignorare l'altro è ingiusto) e quanto di tutto questo effettivamente nuoce agli altri.

    Chiudo questo post in maniera un pò secca perchè mi sto attorcigliando.
    Primo ho idea che secondo Nietszche non ci sia molta differenza tra soddisfare il proprio corpo e la propria anima, secondo (ma questa è una mia opinione personale) l'uomo è l'unico vero nemico dell'uomo, il mio bene corrisponde quasi sempre al male di un altro. Per dirla alla Hobbes "homo homini lupus"!

    @Fr4nk so cos'è il noumeno(mi son risposto da solo!), e so che il pensiero di nietzche è una tappa fondamentale del cammino dell'uomo, ma è molto utopico. Un pò come il comunismo "marxiano" ...

  9. #9
    Araldo della Dea
    Registrato il
    02-05
    Località
    Il Mondo Perfetto
    Messaggi
    2.976
    Citazione Fr4nk
    Per quanto riguarda il tedesco (che non conosco) la mia fonte dà Sprach (senza t).
    OT rapidissimo: chiedo venia, già il mio tedesco non è fluido come dovrebbe, più la stanchezza, ed ecco la figura barbina: hai ragionissima, è senza "t", ho scritto una cavolata.


  10. #10
    Araldo della Dea
    Registrato il
    02-05
    Località
    Il Mondo Perfetto
    Messaggi
    2.976
    Citazione jindua
    Primo ho idea che secondo Nietszche non ci sia molta differenza tra soddisfare il proprio corpo e la propria anima, secondo (ma questa è una mia opinione personale) l'uomo è l'unico vero nemico dell'uomo, il mio bene corrisponde quasi sempre al male di un altro. Per dirla alla Hobbes "homo homini lupus"!
    Infatti anch'io li ho citati assieme, se noti, proprio per questo motivo.
    Anch'io sono stato e sono tutt'ora un "adepto" dell'homo homini lupus.
    Di sicuro non gli si può dar torto, basta guardarsi intorno.
    Ma l'homo homini lupus è un'osservazione, un dato di fatto. Non voglio che questo diventi un pretesto per disperare sulla nostra condizione.
    Cerco di spiegarmi un pò meglio: sono conscio di quanto gli uomini possano far del male (sovente anche ingenuamente), ma ciò non mi impedisce di credere che agendo per il meglio io possa trarre giovamento dalle mie azioni, senza per questo fare per forza del male a chi mi circonda.

    Anzi, è proprio tenendo presente la nostra misera condizione che sono incentivato a migliorare, senza chiedermi se nella prossima vita sarò un baobab o un ramarro...



    @ Fr4nk: Non ti ho ignorato, mi premeva di più rispondere a questo post, non ho paura di esprimere le mie idee sulla Chiesa, tutt'altro. Facciamo così, vedo come si evolvono gli eventi, e se necessario provvederò.


  11. #11
    Che eleganza! L'avatar di jindua
    Registrato il
    02-03
    Località
    Eisenach
    Messaggi
    6.156
    Citazione HkMax
    Infatti anch'io li ho citati assieme, se noti, proprio per questo motivo.
    Anch'io sono stato e sono tutt'ora un "adepto" dell'homo homini lupus.
    Di sicuro non gli si può dar torto, basta guardarsi intorno.
    Ma l'homo homini lupus è un'osservazione, un dato di fatto. Non voglio che questo diventi un pretesto per disperare sulla nostra condizione.
    Cerco di spiegarmi un pò meglio: sono conscio di quanto gli uomini possano far del male (sovente anche ingenuamente), ma ciò non mi impedisce di credere che agendo per il meglio io possa trarre giovamento dalle mie azioni, senza per questo fare per forza del male a chi mi circonda.

    Anzi, è proprio tenendo presente la nostra misera condizione che sono incentivato a migliorare, senza chiedermi se nella prossima vita sarò un baobab o un ramarro...

    Non è solo un dato di fatto esterno alla ns condizione, è parte integrante di noi! Pensa, il fatto(per assurdo) che io mangi una fiorentina va a discapito della povera mucca, di chi produce il gas per scaldarla(che perde tempo), di chi la taglia e di chi la cucina... Ogni ns azione porta delle conseguenze sul mondo che ci circonda, e di norma sono sempre infelici per qualcuno!

    Puoi tendere a migliorare all'infinito ma la conservazione della specie ti porterà in ogni caso a primeggiare sugli altri, in un modo o nell'altro!

    Ma questo è off topic..! Perciò io tovo che il comportamento migliore da tnere, indipendentemente dall'anima, da Dio o da chissà cos'altro è quello di mettersi nei panni del prossimo e cercare di pesargli il meno possibile, così da rendere la ns sopravvivenza pacifica e feconda! Questo però vuol dire vivere in maniera "pessimista cosmica", cioè coscienti del fatto che ponendoci dei limiti(legislativi, morali, etici, religiosi) non si potrà mai raggiungere la "propria" condizione perfetta, ma solo una tranquilla convivenza tra il proprio essere e il mondo... Di certo Nietszche non aspirava a questo!

  12. #12
    Araldo della Dea
    Registrato il
    02-05
    Località
    Il Mondo Perfetto
    Messaggi
    2.976
    Sono stanco ma non ho sonno percui...

    ...non sarò stato molto esauriente, me è un pò tardino...Fr4nk, ecco a te:


    Citazione Fr4nk
    Secondo la Chiesa Cattolica la vita terrena è solo la punta dell'iceberg di una vita ultraterrena dopo la morte. Durante la vita l'anima è prigioniera del corpo: alla morte essa esce dalla gabbia in cui era intrappolata e, a seconda di come ha operato in vita, può subire dannazione, purgazione o beatificazione. Vige la regola del contrappasso: per ciò che si è fatto in vita l'anima subisce una punizione uguale e contraria. Una vita casta, seguendo i dogmi cristiani e rispettando i sacramenti.
    Non condivido affatto il concetto del corpo come prigione. L'Anima ed il Corpo sono entrambi parti del nostro essere, il vero abominio sarebbe trascurare uno a favore dell'altro.
    Essi devono agire in armonia, infatti molti dei nostri disagi sono dovuti ad un disequilibrio tra questi due elementi.
    Considerare il corpo una prigione è un pratico metodo per garantirsi la sofferenza, stimolando così il desiderio di espiazione.
    Il nostro corpo è il mezzo tramite il quale conosciamo il mondo che ci circonda, ed è ciò che ci permette di comunicare le nostre sensazioni.
    Perchè quindi considerarlo in maniera negativa?
    Certo, un credente lo considera quasi portatore di peccato (gola, lussuria, ecc.)...ma i peccati fisici, se peccati li vogliamo considerare, da dove nascono? E dov'è il "centro di regolazione" di tali stimoli? E perchè dannare la mia anima se i peccati li compio agendo col mio corpo? Ma allora il mio corpo non è mio? E' un animale che la mia anima deve riuscire ad ammaestrare altrimenti ne pagherà le conseguenze? La Terra è una gigantesca colonia penale?

    Il mio corpo sono io, la mia anima sono io, punto. Se proprio vogliamo scendere terra terra e distinguerli, al massimo possiamo dire che l'anima è il motore ed il corpo tutto il resto...ma senza carrozzeria e ruote, un motore che può fare?
    Magari un giorno saremo tutti nell'etere sotto forma di esseri di pura energia, e di queste vicende nulla c'importerà...e rideremo di quant'era stupido essere umani.
    Ma adesso abbiamo una vita da vivere, ed oltretutto dobbiamo imparare a condividere gli spazi con altri esseri concreti quanto noi. Mi sembra che abbiamo già molto da fare qui, dato che, appunto, homo homini lupus.
    Siamo ancora troppo indietro per poterci preoccupare di cosa ci attende dopo la morte. Guardando sempre la cima della montagna che devo scalare rischio di cadere in un baratro.


    Citazione Fr4nk
    Non è necessario, comunque, che si creda in Gesù Cristo, in Geova, in Buddha, in Allah o in Confucio, per credere in ogni caso che l'uomo abbia un anima immortale e che il corpo sia solo la sua gabbia mortale.
    Il problema non è credere nell'esistenza dell'anima, il problema è definirla: io nella mia anima identifico le mie sensazioni, i sentimenti, e più in generale tutto ciò a cui non riesco a dare una spiegazione "tattile".
    Certo, si può parlare di reazioni chimiche, magari retaggio del nostro passato animale.
    Perdonate il cinismo, ma la realtà è che a me fa comodo credere nell'esistenza dell'anima: è un grosso baule in cui posso riporre un sacco di cose che diversamente non saprei contestualizzare.



    Citazione Fr4nk
    I preti devono seguire il sacramento dell'"ordine" e rimanere puri sessualmente. Dunque, la chiesa cattolica cristiana critica aspramente gli omosessuali perché commettono crimini contro la natura: non rispettano il sacramento del matrimonio che comporta l'unione di un uomo e di una donna. Ma il Dio cristiano non ha mai detto "per diffondere la mia parola, siate vergini o verrete dannati": d'altronde anche la castità è un crimine contro la natura, dato che si offendono il dono della fertilità e la necessità biologica di procreare, nonché il valore della famiglia.
    Chi crede, crede. Chi non crede, non crede. La Fede non deve necessariamente essere logica per adempiere il suo compito, questo è anche il motivo per cui in genere si rischia il flame trattando questi argomenti.
    Conosco dei buoni cristiani che lucidamente analizzano le incongruenze e le incoerenze della Chiesa, ma credono.
    E conosco dei bigotti che con la loro ottusità mi fanno indignare.

    La Religione è come ogni altro "punto d'incontro" tra esseri umani, ci sono tutti i tipi di persone, dall'ultimo degli idioti al primo dei pensatori.



    Citazione Fr4nk
    Questa è una mia opinione, spero di non aver offeso alcun credente: rispetto ogni religione ed ogni praticante, nonché ogni ateo, deista o agnostico e vi invito a fare altrettanto.
    Ho quotato anche questa parte perchè dopo il mio post avrei dovuto ripetere le medesime parole, copiandoti faccio prima.


  13. #13
    Araldo della Dea
    Registrato il
    02-05
    Località
    Il Mondo Perfetto
    Messaggi
    2.976
    Citazione jindua
    Non è solo un dato di fatto esterno alla ns condizione, è parte integrante di noi! Pensa, il fatto(per assurdo) che io mangi una fiorentina va a discapito della povera mucca, di chi produce il gas per scaldarla(che perde tempo), di chi la taglia e di chi la cucina... Ogni ns azione porta delle conseguenze sul mondo che ci circonda, e di norma sono sempre infelici per qualcuno!
    Nulla da obiettare, ma se tu mangi ed un animale muore affinchè tu mangi (ci metto anche "insalata", per rispetto dei vegetariani), perchè deve essere per forza una cosa infelice? Il mondo ha sempre avuto i suoi ritmi, Madre Natura è sempre stata in grado di autoregolarsi. Siamo noi che diamo al giusto una connotazione positiva o negativa...
    La cosa davvero triste è che gli esseri umani stanno forzando di brutto l'ordine naturale degli eventi, ma non ho conoscenza a sufficienza per poter dire se questo nostro parassitismo estremo sia un'anomalia o se sia compreso nell'ordine naturale delle cose...

    Seguendo la teoria del caos, ogni nostra azione può portare conseguenze non solo infelici, ma addirittura catastrofiche.
    Ma la non-azione non è una risposta adeguata. La non-azione è stasi, mentre ci si evolve solo tramite "crisi" (etimologicamente dal greco "cambiamento").

    Cavolo, adesso si che sto andando OT (ma forse neanche così tanto come sembra). In sostanza, il fatto che le mie azioni siano infelici per qualcuno non esclude che possano essere felici per qualcun altro. Se poi lo sono anche per me, mica è un delitto.
    La felicità dipende troppo dal punto di vista dei singoli per poter essere utilizzata per delineare degli assiomi morali, IMHO.


    Citazione jindua
    Puoi tendere a migliorare all'infinito ma la conservazione della specie ti porterà in ogni caso a primeggiare sugli altri, in un modo o nell'altro!
    Ehm, ormai avevo spezzato il quote e non ho voglia di riattaccarlo, comunque credo d'essermi già dilungato qui sopra.



    Citazione jindua
    Perciò io tovo che il comportamento migliore da tnere, indipendentemente dall'anima, da Dio o da chissà cos'altro è quello di mettersi nei panni del prossimo e cercare di pesargli il meno possibile, così da rendere la ns sopravvivenza pacifica e feconda! Questo però vuol dire vivere in maniera "pessimista cosmica", cioè coscienti del fatto che ponendoci dei limiti(legislativi, morali, etici, religiosi) non si potrà mai raggiungere la "propria" condizione perfetta, ma solo una tranquilla convivenza tra il proprio essere e il mondo... Di certo Nietszche non aspirava a questo!
    Oh mamma, questo sembra scritto da me...niente da aggiungere...


  14. #14
    Fr4nk
    Ospite
    Siamo ancora troppo indietro per poterci preoccupare di cosa ci attende dopo la morte. Guardando sempre la cima della montagna che devo scalare rischio di cadere in un baratro.
    Spiegami meglio cosa intendi per "siamo ancora troppo indietro". A mio parere, l'inconoscibile (quello che io, forse impropriamente, faccio coincidere col noumeno) non è accessibile agli uomini, né ora né mai. Sono daccordo con quei filosofi che affermano: l'uomo è un essere mortale e finito e non ha accesso all'etere, infinito ed immortale.

    Chi crede, crede. Chi non crede, non crede. La Fede non deve necessariamente essere logica per adempiere il suo compito, questo è anche il motivo per cui in genere si rischia il flame trattando questi argomenti.
    Conosco dei buoni cristiani che lucidamente analizzano le incongruenze e le incoerenze della Chiesa, ma credono.
    Ad oggi la chiesa, magari in maniera più o meno evidente, ammette gli errori del passato. I cristiani hanno ormai universalmente accettato la teoria evoluzionistica di Darwin. Nel passato la chiesa cattolica perseguitava gli eretici, ovvero coloro che parlavano o manifestavano atteggiamenti in contrasto con la parola sacra della Bibbia; oggi gli strumenti scientifici permettono di confutare la parola della Bibbia.
    Dunque la chiesa oggi parla della Bibbia non più come "libro delle verità" ma come "libro di fede": la Bibbia parla attraverso metafore ed allegorie, che il credente deve interpretare.

  15. #15
    Il nostro nome è Legione! L'avatar di Botolo
    Registrato il
    01-03
    Località
    Trieste
    Messaggi
    2.858
    Citazione Fr4nk
    Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure! Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della terra!

    Friedrich Nietzsche, Also sprach Zarathustra

    Secondo la Chiesa Cattolica la vita terrena è solo la punta dell'iceberg di una vita ultraterrena dopo la morte. Durante la vita l'anima è prigioniera del corpo: alla morte essa esce dalla gabbia in cui era intrappolata e, a seconda di come ha operato in vita, può subire dannazione, purgazione o beatificazione. Vige la regola del contrappasso: per ciò che si è fatto in vita l'anima subisce una punizione uguale e contraria. Una vita casta, seguendo i dogmi cristiani e rispettando i sacramenti.

    Non è necessario, comunque, che si creda in Gesù Cristo, in Geova, in Buddha, in Allah o in Confucio, per credere in ogni caso che l'uomo abbia un anima immortale e che il corpo sia solo la sua gabbia mortale.

    Durante la rivoluzione francese nacque il "Deismo" (Garzanti- Definizione s. m. (filos.) dottrina che ammette l'esistenza di un Dio come causa del mondo fondandosi sulla sola ragione, nega la necessità della rivelazione e della provvidenza e non riconosce vincoli di dogmi.) in cui attualmente mi identifico: non posso ammettere l'inesistenza di Dio, e per questo neanche dell'immortalità dell'anima.

    Questa premessa mi porta a formulare qualche domanda...

    Avete una vostra tavola di valori?
    E' giusto che in vita si operi in miseria per una "ricompensa ultraterrena", o bisognerebbe, come dice Nietzsche, appagare l'anima nella sua vita terrena? **

    Credete nell'esistenza dell'anima?


    ** E qui ho da dire la mia.
    I preti devono seguire il sacramento dell'"ordine" e rimanere puri sessualmente. Dunque, la chiesa cattolica cristiana critica aspramente gli omosessuali perché commettono crimini contro la natura: non rispettano il sacramento del matrimonio che comporta l'unione di un uomo e di una donna. Ma il Dio cristiano non ha mai detto "per diffondere la mia parola, siate vergini o verrete dannati": d'altronde anche la castità è un crimine contro la natura, dato che si offendono il dono della fertilità e la necessità biologica di procreare, nonché il valore della famiglia.

    Questa è una mia opinione, spero di non aver offeso alcun credente: rispetto ogni religione ed ogni praticante, nonché ogni ateo, deista o agnostico e vi invito a fare altrettanto.
    un pò pesantino come argomento,cmq:c'è del vero dove hai detto la tua è sempre stato un pò instabile il rapporto chiesa coi rapporti sessuali con delle contradizioni invece x rispondere alla tua domanda:si io ho dei valori(ke,sevuoi,sarò felice di illustrarti)pur nn attenendomi rigidamente alla chiesa e questo succede raramente visto ke molti si sentono sollevati da ogni incarico e onere nn seguendo la chiesa!secondo: operare in miseria nn ha solo lo scopo di una ricompensa ultraterrena,ma se guardi bene,è una grande dimostrazione di umiltà,oramai uccisa dall'arroganza ke hanno tutti,cmq la mia vita me la voglio vivere !terzo:mi dispiace ma io mi attengo + alla scienza ke alla metafisica,quindi,a meno di prove inconfutabili x me nn esiste la soppravivenza dell'anima;lo so ke è facile dire "mancaza di prove" visto ke nn ci saranno mai,ma bisogna capire ke nn è facile da credere senza farsi molte domande!!

Pag 1 di 4 1234 UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •