The dark skeleton
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Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 254

Discussione: The dark skeleton

Cambio titolo
  1. #1
    HERMUS
    Ospite
    Ultima modifica di HERMUS; 26-10-2005 alle 21:16:12

  2. #2
    Utente L'avatar di Devil 87
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    C'era una volta...
    vabbè devi sentirle tu le parole con cui cominciare...
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  3. #3
    Non so xke sono qui... L'avatar di dani88
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    Il programma è WORD... parola, non WORLD mondo...

  4. #4
    HERMUS
    Ospite
    Citazione Devil 87
    C'era una volta...
    vabbè devi sentirle tu le parole con cui cominciare...
    invece leggendo ci sono diverse fasi..la 1 fase era dell'ambientazioen,ecc... io vorrei seguire queste fasi proifessionali, non posso iniziare dal nulla un romanzo..

  5. #5
    Utente
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    21.046
    Citazione HERMUS
    Allora, ho deciso di iniziare un libro, bello, leggibile ed emozionate con una trama avvincente...anche le precedenti volte ho proposto questo ma sbagliavo sempre ed oggi finalmente ho capito il perchè....
    E che ho impostato male l'inizio, non posso da un momento all'altro scrivere il primo capitolo ho letto che prima della stesura del 1 capitolo servono parecchie fasi...ma sfortunatamente non gli conoso e vorrei il vostro aiuto!
    ok facciamo finta che io non sò niente ma soloc he voglio fare un libro...forse sò la 1 fase, avere gli strumenti lavorativi
    COMPUTER CON TASTIERA
    PROGRAMMA DI SCRITTURA WORLD
    Ecco fatto ora ho gli strumenti per lavorare, ora qual'è sarebbe la 2 fase?
    Lo messo in agorà che vorrei risposte serie non di quelle persone ch edicono stupidaggini solo perchè ne hanno voglia ma propio risposte d'aiuto possibilmente da uno che sappia il fatto suo in queste cose
    Fatti una idea di cosa vuoi narrare. Della trama nel senso stretto del termine ("fabula"). Poi pensa a come mettere insieme i vari spezzoni ("intreccio").
    Quali sono i motivi che ti spingono a farlo? In base ad essi devi pensare ad un contenuto.
    Devi poi pensare anche alla forma in cui vuoi esprimerlo. In certi casi (es: James Joyce) la forma può essere più importante del contenuto.
    Vuoi inserire un narratore onniscente alla "Promessi Sposi"? Oppure vuoi che si seguano passo passo le vicende di un singolo? O vuoi scrivere tipo "flusso di coscienza"?

  6. #6
    HERMUS
    Ospite
    Citazione Gargoyle
    Fatti una idea di cosa vuoi narrare. Della trama nel senso stretto del termine ("fabula"). Poi pensa a come mettere insieme i vari spezzoni ("intreccio").
    Quali sono i motivi che ti spingono a farlo? In base ad essi devi pensare ad un contenuto.
    Devi poi pensare anche alla forma in cui vuoi esprimerlo. In certi casi (es: James Joyce) la forma può essere più importante del contenuto.
    Vuoi inserire un narratore onniscente alla "Promessi Sposi"? Oppure vuoi che si seguano passo passo le vicende di un singolo? O vuoi scrivere tipo "flusso di coscienza"?
    procediamo per ordine( anche se ho tutta la trama e le vicende ma vorrei farlo con ordine)

    COSA VOGLIO NARRARE(FABULA): Vorrei narrare dell'oddisea di una persona, che da un ignorante del mondo circostante attraverso un viaggio, sia sul punto di vista psichico, sia dal punto di vista della conoscenza, lo cambierà trasformandolo in un uomo nuovo. Fin quando, alla fine del suo viaggio dovrà decidere le sorti della sua vita, attraverso i suoi viaggi e le sue scoperte

    Be che ve ne pare..è carina? mi è sempre affascinato il protagonista che oltre ha un viaggio fisico abbia un viaggio morale e spirituale( non nel senso della religione)
    Ultima modifica di HERMUS; 1-10-2005 alle 23:26:45

  7. #7
    Utente
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    21.046
    Citazione HERMUS
    COSA VOGLIO NARRARE(FABULA): Vorrei narrare dell'oddisea di una persona, che da un ignorante del mondo circostante attraverso un viaggio, sia sul punto di vista psichico, sia dal punto di vista della conoscenza, lo cambierà trasformandolo in un uomo nuovo. Fin quando, alla fine del suo viaggio dovrà decidere le sorti della sua vita, attraverso i suoi viaggi e le sue scoperte
    Be che ve ne pare..è carina? mi è sempre affascinato il protagonista che oltre ha un viaggio fisico abbia un viaggio morale e spirituale( non nel senso della religione)
    Diciamo che è un po' vago.
    Vuoi scrivere un romanzo di formazione, in pratica.
    Ma per la fabula servono degli eventi, dei personaggi, dei luoghi (vuoi inserire il tema del viaggio, infatti).

  8. #8
    HERMUS
    Ospite
    Citazione Gargoyle
    Diciamo che è un po' vago.
    Vuoi scrivere un romanzo di formazione, in pratica.
    Ma per la fabula servono degli eventi, dei personaggi, dei luoghi (vuoi inserire il tema del viaggio, infatti).
    certo, questo era solo il tema della narrazione, cioè che cosa narra indirettamente...vorrei farlo a passo per passo..
    o 2 fase apposto,3 fase..
    ambientazione
    siccome è propio un odissea io la vorrei fari Fantastca, non Fantasy che sono completamente diversi...allora fantasy io intendo l'ambientazione del medioevo con quei rigidi schemi, elfi, nani ecc...
    io dico propio Fantastica, dove io posso inventare tutto quello che voglio, così ho la possibilità di essere evocativo nei passaggi esotici, che è propio quello che mi interessa..

    secondo voi faccio bene o male?

  9. #9
    Citazione HERMUS
    procediamo per ordine( anche se ho tutta la trama e le vicende ma vorrei farlo con ordine)

    COSA VOGLIO NARRARE(FABULA): Vorrei narrare dell'oddisea di una persona, che da un ignorante del mondo circostante attraverso un viaggio, sia sul punto di vista psichico, sia dal punto di vista della conoscenza, lo cambierà trasformandolo in un uomo nuovo. Fin quando, alla fine del suo viaggio dovrà decidere le sorti della sua vita, attraverso i suoi viaggi e le sue scoperte

    Be che ve ne pare..è carina? mi è sempre affascinato il protagonista che oltre ha un viaggio fisico abbia un viaggio morale e spirituale( non nel senso della religione)
    COSA lo spinge ad affrontare il viaggio?
    Le motivazioni sono alla base di una buona trama. Gli eventi possono anche essere avvincenti, ma se il personaggio non è sufficientemente motivato le sue azioni risulteranno poco credibili (prendi ad esempio Batman: se non gli avessero ammazzato i genitori, probabilmente non sarebbe diventato un supereroe. Questa ovviamente NON E' l'unica motivazione che lo spinge, ma è certamente una delle più forti!).

  10. #10
    HERMUS
    Ospite
    Citazione medius
    COSA lo spinge ad affrontare il viaggio?
    Le motivazioni sono alla base di una buona trama. Gli eventi possono anche essere avvincenti, ma se il personaggio non è sufficientemente motivato le sue azioni risulteranno poco credibili (prendi ad esempio Batman: se non gli avessero ammazzato i genitori, probabilmente non sarebbe diventato un supereroe. Questa ovviamente NON E' l'unica motivazione che lo spinge, ma è certamente una delle più forti!).
    come ho spiegato a garg, quello erta solo il tema della storia, non era la fabula verà e propia perchè prima della fabula si dfeve decidere su altre cose...tipo l'abientazione che h postato un post prima del tuo( se hgai notato la fabula che ho raccontato può entrare in ogni ambientazion o storia perchè è indefinita)

  11. #11
    Utente
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    21.046
    Citazione HERMUS
    certo, questo era solo il tema della narrazione, cioè che cosa narra indirettamente...vorrei farlo a passo per passo..
    o 2 fase apposto,3 fase..
    ambientazione
    siccome è propio un odissea io la vorrei fari Fantastca, non Fantasy che sono completamente diversi...allora fantasy io intendo l'ambientazione del medioevo con quei rigidi schemi, elfi, nani ecc...
    io dico propio Fantastica, dove io posso inventare tutto quello che voglio, così ho la possibilità di essere evocativo nei passaggi esotici, che è propio quello che mi interessa..
    secondo voi faccio bene o male?
    Ti dirò, tempo addietro (anni addietro) anch'io volevo scrivere un romanzo.
    Lo impostai così: due livelli di narrazione. Un piano materiale e comprensibile, in cui si sviluppano le vicende del protagonista. Volevo raccontare la storia di un uomo incarcerato in un manicomio.
    A poco a poco volevo disvelare i motivi del perchè è dentro: ragioni politiche, ed il regime ha scelto in modo molto sovietico di sbarazzarsi degli oppositori distruggendone la psiche a suon di psicofarmaci.
    Il nostro riesce però, per una combinazione curiosa (un'azione di uno degli altri pazienti del manicomio, completamente pazzo, che però riesce a "risvegliarlo"), a riacquistare in parte un minimo di raziocinio. Da lì, a progettare una fuga. Quindi la fuga vera e propria dal manicomio ed il suo vagare in una società oppressiva, quasi più folle di ciò che ha visto nel manicomio. Il finale, il suicidio del protagonista, come atto cosciente di ribellione ad regime che lo voleva vivo e rimecillito dietro le sbarre.
    E poi un piano più ambiguo, quasi metafisico. Chi ha letto "Seconda Fondazione" di I.Asimov (il primo oratore ed il discepolo che discutono in un luogo senza tempo), o chi ha visto Evangelion (i monologhi dei membri della Seele) può intuire di cosa parlo.
    Su questo piano, intervallato al primo, deve svolgersi una nascita. La nascita ideale dell'uomo nuovo voluto dalla società nazistoide che volevo descrivere. Una nascita solo ideale, di un essere forgiato dalla propaganda, dal bigottismo, dal conformismo, dal non-pensiero.
    Mentre il protagonista a poco a poco riacquista la capacità di pensare (liberandosi dagli effetti degli psicofarmaci) e più comprende il mondo che lo circonda più si sente morire, l'uomo nuovo nasce e si nutre di ciò che il protagonista odia.

    Di tutto questo avrò scritto sì e no due o tre pagine a mano. Il risultato fu talmente mediocre che mollai tutto. Infatti volevo scrivere per sfizio. Invece per scrivere bisogna avere un motivo serio, profondo.

  12. #12
    Utente L'avatar di cerberus
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    Guarda, dopo aver completato in questi giorni il mio primo romanzo, che in verità è un diario ( mio ) di viaggio, posso darti un solo consiglio: non soffermarti sulla forma... mai rileggere quello che scrivi alla prima stesura, rischi di metterci una sera per completare una paginetta.
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  13. #13
    HERMUS
    Ospite
    Citazione Gargoyle
    Ti dirò, tempo addietro (anni addietro) anch'io volevo scrivere un romanzo.
    Lo impostai così: due livelli di narrazione. Un piano materiale e comprensibile, in cui si sviluppano le vicende del protagonista. Volevo raccontare la storia di un uomo incarcerato in un manicomio.
    A poco a poco volevo disvelare i motivi del perchè è dentro: ragioni politiche, ed il regime ha scelto in modo molto sovietico di sbarazzarsi degli oppositori distruggendone la psiche a suon di psicofarmaci.
    Il nostro riesce però, per una combinazione curiosa (un'azione di uno degli altri pazienti del manicomio, completamente pazzo, che però riesce a "risvegliarlo"), a riacquistare in parte un minimo di raziocinio. Da lì, a progettare una fuga. Quindi la fuga vera e propria dal manicomio ed il suo vagare in una società oppressiva, quasi più folle di ciò che ha visto nel manicomio. Il finale, il suicidio del protagonista, come atto cosciente di ribellione ad regime che lo voleva vivo e rimecillito dietro le sbarre.
    E poi un piano più ambiguo, quasi metafisico. Chi ha letto "Seconda Fondazione" di I.Asimov (il primo oratore ed il discepolo che discutono in un luogo senza tempo), o chi ha visto Evangelion (i monologhi dei membri della Seele) può intuire di cosa parlo.
    Su questo piano, intervallato al primo, deve svolgersi una nascita. La nascita ideale dell'uomo nuovo voluto dalla società nazistoide che volevo descrivere. Una nascita solo ideale, di un essere forgiato dalla propaganda, dal bigottismo, dal conformismo, dal non-pensiero.
    Mentre il protagonista a poco a poco riacquista la capacità di pensare (liberandosi dagli effetti degli psicofarmaci) e più comprende il mondo che lo circonda più si sente morire, l'uomo nuovo nasce e si nutre di ciò che il protagonista odia.

    Di tutto questo avrò scritto sì e no due o tre pagine a mano. Il risultato fu talmente mediocre che mollai tutto. Infatti volevo scrivere per sfizio. Invece per scrivere bisogna avere un motivo serio, profondo.
    io c'è l'ho un motivo serio e profondo, sai è da 6 anni che progetto una storia, ogni giorno la abbelisco nei mini particolari e diventa sempre più splendente, siccome questa storia, amio parere molto carina, mi pare brutto lasciarla nella mia mente e non scriverle un bel libro o adirittura un videogioco...quindi io i motivi ci sono ora gli devo sfruttare al 100%....quindi Garg(ti posso chiamare così?) secondo te va bene un ambientazioen fantastica per il modello dle mio romanzo?

  14. #14
    Utente
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    Citazione HERMUS
    io c'è l'ho un motivo serio e profondo, sai è da 6 anni che progetto una storia, ogni giorno la abbelisco nei mini particolari e diventa sempre più splendente, siccome questa storia, amio parere molto carina, mi pare brutto lasciarla nella mia mente e non scriverle un bel libro o adirittura un videogioco...quindi io i motivi ci sono ora gli devo sfruttare al 100%....quindi Garg(ti posso chiamare così?) secondo te va bene un ambientazioen fantastica per il modello dle mio romanzo?
    Secondo me una ambientazione fantastica è inopportuna.
    Se non puoi narrare una storia che non abbia un setting fantastico, probabilmente non è una buona storia (imHo).

  15. #15
    Utente L'avatar di cerberus
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    Citazione HERMUS
    secondo te va bene un ambientazioen fantastica per il modello dle mio romanzo?
    E' una complicazione inutile... se la storia non è Fantasy non vedo perchè invertarsi un'ambientazione da zero; usa la tua città come modello: prima regola, parlare solo di ciò che si conosce.
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

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