Non erano sposati, niente cerimoniaper la compagna di uno dei cadutiAdelina Parrillo, convivente del regista Stefano Rolla, uno dei civili morti nella strage, allontanata dalla sala della commemorazione STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Il regista Stefano Rolla, una delle vittime di Nassiriya (Ap) ROMA - Era la compagna di una delle vittime civili della strage di Nassiriya, il regista Stefano Rolla. Ma non era regolarmente spostata. E per questo non le è stato consentito di partecipare alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell'attentato di due anni fa assieme ai famigliari degli altri caduti. Adelina Parrillo, compagna di Rolla, si è presentata all'ingresso della sala dove sarebbe avvenuta la commemorazione, ma è stata respinta dalle forze di polizia. «Guardate come trattano la moglie di quello che chiamano un eroe», ha detto polemicamente la signora, che si è sempre considerata al pari di una moglie, circondata da un nutrito gruppo di uomini delle forze dell'ordine che non lasciano avvicinare i giornalisti. Alla consegna delle Croci d'Onore, che si è svolta nella Sala delle Bandiere del Vittoriano, c'era infatti la figlia di Stefano Rolla, Natalia, che ha ritirato l'onorificenza concessa al padre. Per la signora Parrillo, invece, solo la delusione e un senso di presa in giro. «Questa mattina - ha infatti poi raccontato la donna - l'Esercito mi ha invitata alla messa in onore dei caduti alla caserma Macao. Poi con gli altri familiari dei caduti ci hanno portati al Vittoriano a bordo di un pullman. Una volta arrivati non sono stata fatta entrare e mi hanno trascinata fuori, ho avuto anche una crisi di panico. Una cosa disgustosa, mi hanno presa in giro. Mi hanno portato al Vittoriano e non mi hanno fatto entrare».13 novembre 2005