Una protesta nel cuore di Parigi contro la precarietà sociale finisce in tragedia.
Erano tutti ben schierati, loro, i buoni. Gli antifascisti, antirazzisti, quelli dello slogan: Non toccare mio fratello. Quelli coccolati dai media e dai partiti ragionevoli che, nonostante i mesi di violenza recenti, ancora credono che un’integrazione sana e democratica tra i vecchi francesi ed i nuovi cittadini - in maggiornaza neri e di religione islamica - sia possibile.
A casa i cattivi: quelli che non possono piì manifestare perché la questura ha sventolato, con un machiavellico linguaggio burocratico, il solito pericolo di ordine pubblico. E con la scusa degli anarchici e dei compagni (i nostri eroi, appunto) agli altri, ai beceri, agli ignoranti criminali e razzisti non resta che starsene buoni buoni a seguire le proteste in tv. Ci hanno provato qualche giorno fa a ribellarsi, ma sono finiti in manette e apostrofati dai soliti giornalisti in carriera, con tanto di smorfia di disgusto e leggero movimento della testa - di diniego s’intende -, come i guastafeste: il vile gruppuscolo di estrema destra sempre pronto a offendere, pestare, caricare…
Dunque, torniamo ai nostri baldi e buoni, che sputacchiano dai loro megafoni i soliti slogan triti e ritriti sulla giustizia sociale, l’integrazione, l’antirazzismo, la solidarietà, l’antifascismo (ci sta sempre bene) e qualcuno di loro fa capo al sindacato anarchico CNT, un po’ più stiloso, che annovera tra i suoi iscritti numerosi skinheads (RASH naturalmente!) tutti ben guarniti di toppe antifa per non passare per i cattivi. Ma poi la differenza agli occhi di un arabo incazzato é davvero così palese? Evidentemente no. Ed ecco che un gruppo di arabi (che poi risulterà essere un centinaio) si avvicina agli skinheads buoni, massacrandoli con spranghe di ferro (uno dei poverini é in fin di vita all’ospedale), perché, sai qual’é la novità? Sono bianchi, borghesi e tanto basta.
Naturalmente nel bordello ci sono finiti in mezzo tutti: giornalisti sbigottiti, ragazzini presi a calci in faccia e derubati di tutto, ragazze palpeggiate e quasi stuprate, poliziotti che si vedono implorare da gruppi di anarchici piagnucolanti di far smettere l’orda barbarica, la racaille, ma senza fargli male, però!
Non ridete! Se ci pensate bene é tutto molto triste e patetico. Un teatrino in cui sfilano le miserie umane, ultime vestigia di purulenta decadenza occidentale.
beh.sai com'e'
l'ignoranza dilaga e al 99% o quelli arabi l'hanno fatto apposta o sono davvero dei coglionazzi.
o visto tante volte nelle discoteche marocchini inneggiare al fascismo..viva il duce ecc.. ecc.. senza sapere cosa stessero facendo.
tra l'altro.fai poco lo spiritoso visto che da come scrivi credo che tu non sia mai stato o almeno non conosca nessun antirazzista o antifascista.
la fonte di questa notizia?