Storie di Prodi censure
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Discussione: Storie di Prodi censure

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  1. #1
    BodyKnight
    Ospite

    Storie di Prodi censure

    http://www.difesa.it/files/rassegnastamp a/060831/BTXDI.pdf

    Chi accusa i magistrati di fare politica finisce sotto processo. Così i magistrati si sono parati ben benino il culo. Nemmeno un parlamentare, che fa il politico e commenta i fatti per quello che è - un politico, appunto - può mettersi a discutere di anni e anni di sentenze e indagini (sostanzialmente fallimentari quelle di Caselli, proprio perchè pensava più alla politica che ai criminali) delle procure e accusare i magistrati di condurle perchè mossi da ideologia politica.
    Mi aspetto che per un comune cittadino che osserva criticamente gli ultimi 20 anni di sentenze e arriva a concludere che esiste un serio problema di politicizzazione della magistratura, come minimo, venga imposto il carcere.
    Di Randazzo, che dice che la sentenza è giusta, ma anche che esiste un problema di politicizzazione della magistratura, allora non mi resta che pensare che abbia piena coscienza del fatto che questa sentenza non ha altri scopi che quelli di censurare la politica legittima dei rappresentati popolari nel commentare le azioni politiche illegittime della magistratura; e che per di più gli piaccia che sia così.



    Altro problema. Conflitto di interessi. Posto che negli altri paesi civili, sono offerti strumenti a cui i candidati politici possono volontariamente ricorrere per risolvere i propri conflitti di interesse, nel momento in cui vogliono candidarsi. Mi devono spiegare perchè in Italia si vuole rendere ineleggibile qualcuno come Berlusconi. Cioè, non si vuole offrire a Berlusconi la possibilità di presentarsi ai suoi elettori per quello che è, o di presentarsi avendo delegato o passato a qualcun'altro la causa del suo conflitto di interessi, ma lo si vuole rendere semplicemente impresentabile così come è.
    La risposta ovvia è che essendo Berlusconi stravotato da 12 anni, vogliono impedire agli elettori di votarlo.
    A questo punto si risponderà che Berlusconi è un dittatore che circuisce le coscienze di mezza Italia; cosa che è però un'imbecillità totale, e anzi, semmai dimostra come la propaganda dell'altra parte politica funzioni altrettanto bene quanto quella presunta del potere mediatico (conflittuale) di Berlusconi, salvo il fatto che a quella, che usa anche i soldi pubblici per fare propaganda, nessuno ha pensato di porvi rimedio.

    Guarda caso queste cose escono fuori quando de Benedetti (
    a proposito, e guarda un po') ha appena scoperto d'avere qualche miliardata di euri ed è intenzionato a buttarsi alla stragrande sulla TV. Probabilmente al governo, qualcuno crede d'essere ancora nel 1997, e di poter riproporre le porcate degli affari Telecom.

  2. #2
    Utente
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    09-03
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    21.046
    Generalmente mi rifiuto di postare nei tuoi topic, stavolta farò una eccezione.
    Citazione BodyKnight
    http://www.difesa.it/files/rassegnastamp a/060831/BTXDI.pdf
    Chi accusa i magistrati di fare politica finisce sotto processo. Così i magistrati si sono parati ben benino il culo. Nemmeno un parlamentare, che fa il politico e commenta i fatti per quello che è - un politico, appunto - può mettersi a discutere di anni e anni di sentenze e indagini (sostanzialmente fallimentari quelle di Caselli, proprio perchè pensava più alla politica che ai criminali) delle procure e accusare i magistrati di condurle perchè mossi da ideologia politica.
    Mi aspetto che per un comune cittadino che osserva criticamente gli ultimi 20 anni di sentenze e arriva a concludere che esiste un serio problema di politicizzazione della magistratura, come minimo, venga imposto il carcere.
    Di Randazzo, che dice che la sentenza è giusta, ma anche che esiste un problema di politicizzazione della magistratura, allora non mi resta che pensare che abbia piena coscienza del fatto che questa sentenza non ha altri scopi che quelli di censurare la politica legittima dei rappresentati popolari nel commentare le azioni politiche illegittime della magistratura; e che per di più gli piaccia che sia così.
    Dire che "la magistratura è politicizzata" è una accusa generica, vaga, non rivolta a nessuno in particolare.
    Non la condivido, mi sembra la solita solfa che dicono i colpevoli quando sanno di essere colpevoli, ma resta una opinione esprimibile.
    Cosa diversa è andare a dire "il signor magistrato XXX non giudica in modo corretto a causa delle sue idee politiche".
    Dire una cosa del genere è come accusare un impiegato di non lavorare o un prete di fare in realtà il puttaniere o un professore di non sapere l'argomento che cerca di spiegare.
    Di essere, insomma, inadatti a fare il lavoro per il quale si è pagati
    Sono accuse che se vere debbono essere dimostrate, poiché altrimenti sono delle vere e proprie calunnie che possono penalizzare l'accusato a livello lavorativo e sociale.
    Evidentemente tu non te ne rendi conto, confondi la libertà di dire la propria opinione con la libertà di insultare impunemente.
    La prima è tutelata in Italia, la seconda no. Fattene una ragione.
    Citazione BodyKnight
    Altro problema. Conflitto di interessi. Posto che negli altri paesi civili, sono offerti strumenti a cui i candidati politici possono volontariamente ricorrere per risolvere i propri conflitti di interesse, nel momento in cui vogliono candidarsi. Mi devono spiegare perchè in Italia si vuole rendere ineleggibile qualcuno come Berlusconi. Cioè, non si vuole offrire a Berlusconi la possibilità di presentarsi ai suoi elettori per quello che è, o di presentarsi avendo delegato o passato a qualcun'altro la causa del suo conflitto di interessi, ma lo si vuole rendere semplicemente impresentabile così come è.
    La risposta ovvia è che essendo Berlusconi stravotato da 12 anni, vogliono impedire agli elettori di votarlo.
    Tu chiaramente dici questo prima di avere visto una qualunque proposta di legge sul conflitto di interessi, vero?
    Questo significa avere la coda di paglia.
    Si sa che la situazione italiana, con Berlusconi che controlla mezza Tv è assolutamente pazzesca, e quindi ogni tentativo di sanare questa aberrazione per voi berluscones militanti e blogganti è automaticamente inaccettabile, e lo criticate prima che i dettagli vengano chiariti.
    Il modo migliore per auto-smascherare la propria ipocrisia ideologica, non v'è che dire...
    Citazione BodyKnight
    A questo punto si risponderà che Berlusconi è un dittatore che circuisce le coscienze di mezza Italia; cosa che è però un'imbecillità totale, e anzi, semmai dimostra come la propaganda dell'altra parte politica funzioni altrettanto bene quanto quella presunta del potere mediatico (conflittuale) di Berlusconi, salvo il fatto che a quella, che usa anche i soldi pubblici per fare propaganda, nessuno ha pensato di porvi rimedio.
    In primo luogo non ci spieghi perché affermare che "Berlusconi circuisce le coscienze di mezza Italia" sia di "un'imbecillità totale". Lo asserisci, ma non ci argomenti come mai. Amen.

    In secondo luogo, dimentichi che i soldi ai partiti li beccano tutti, sia DS che Forza Italia. Inutile farla tanto lunga come se fosse solo in centro-sinistra a fare da succhiasoldi.

    Infine, anche i soldi ai giornali sono dati a pioggia. E non è che Libero, il Foglio, il Tempo o il Giornale, nonostante le modeste tirature, non si spartiscano anch'essi una bella fetta della torta.
    Citazione BodyKnight

    Guarda caso queste cose escono fuori quando de Benedetti (
    a proposito, e guarda un po') ha appena scoperto d'avere qualche miliardata di euri ed è intenzionato a buttarsi alla stragrande sulla TV. Probabilmente al governo, qualcuno crede d'essere ancora nel 1997, e di poter riproporre le porcate degli affari Telecom.
    Quel che accadrà andrà visto di volta in volta, valutando caso per caso.
    Ultima modifica di Gargoyle; 31-08-2006 alle 19:17:42

  3. #3
    Utente L'avatar di costanet
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    10-03
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    Una cosa pero' va chiarita subito. Il cavaliere non è piu' al governo non perchè una legge su conflitto di interessi gli impedisce di fare politica ma perchè gli Italiani lo hanno mandato a casa. Su questo dobbiamo essere tutti d'accordo,speriamo.

    Lui stesso aveva detto all'epoca della vittoria del 2001 che in 100 giorni avrebbe messo mano sulla legge del "conflitto di interessi" ma abbiamo visto tutti cosa è stato partorito nel quinquennio. Logico che oggi la questione si riproponga ma la cosa non deve essere interpretata in senso punitivo, bensi' come un adeguarsi alle norme che sono in vigore in tutti i paesi civili. Una legge quindi non contra personam e punitiva ma che riporti in primo piano le regole. Oggi le leggi penalizzano di piu' un propritario di un ristorante che è anche assessore comunale che non il presidente del consiglio(ex) che ha 3 televisioni, ne controlla altre 2, fa la guerra ad una ed è socio in quelle a pagamento ed in molte a diffusione locale.

    Non si puo' non vedere l'anomalia, ma è chiaro che concordo che sia fatta una buona legge che non dia la sensazione di essere puntiva ma di ripristinare uno stato normale delle cose. Se si vuole è un po' lo stesso tormentone di coloro che si sentono attaccati per i controlli fiscali. Non è punire delle categorie ma riportare il senso delle regole.
    Sto giocando: Uncharted waters Gioco su:PS3

  4. #4
    BodyKnight
    Ospite
    Da un articolo del 30 marzo, sul Foglio e su Libero ieri.

    Milano. Piero Fassino, a Porta a Porta, ha detto che il centrosinistra farà una legge sul conflitto di interessi per “separare nettamente l’interesse privato, del tutto legittimo, con il ruolo pubblico”. E ha concluso: “Io sono affezionato a una legge di tipo americano”. Bene. Qual è la legge di tipo americano? Sorpresa, non c’è. Negli Stati Uniti non c’è nessuna legge sul conflitto di interessi che impedisca al proprietario di aziende, azioni, imperi industriali o mediatici, di candidarsi a cariche pubbliche e di governo. Non solo: l’ipotesi non è neanche lontanamente presa in considerazione. Qualora un miliardario o un imprenditore, anche del mondo dell’informazione, venisse eletto non è obbligato né a vendere le sue proprietà né a metterle in un blind trust. Non è nemmeno obbligato a presentare la dichiarazione di redditi completa, come si fa in Italia.

    Il codice o codicillo
    Negli Stati Uniti, la materia è regolata da un codice di “leggi etiche” di 90 pagine, disponibile presso l’United States Office of Government Ethics. Le norme non si occupano dei conflitti potenziali, piuttosto puntano sulla trasparenza e si limitano a sanzionare penalmente i comportamenti privati che confliggono con gli interessi pubblici. “Va segnalato – si legge nel report del 31 ottobre 2003 del Congresso degli Stati Uniti che fa il punto delle leggi americane sul conflitto di interessi – che non esiste alcuna legge federale che richiede espressamente a un particolare funzionario federale, o a una categoria di funzionari, di mettere i propri assets in un fondo cieco per esercitare un lavoro pubblico all’interno del governo federale”. Ancora: “I funzionari federali e gli impiegati non sono obbligati a dismettere i loro beni per evitare il conflitto di interessi. Piuttosto… i metodi principali di regolamentazione dei conflitti di interessi, a norma delle leggi federali, sono l’esclusione e la trasparenza (disclosure)”. Le leggi americane, dunque, non impediscono a priori a nessuno, neanche a un simil Berlusconi locale, l’elezione o la nomina a cariche politiche o di governo. Non forzano la vendita, non obbligano a mettere in un fondo cieco il proprio patrimonio. La legge americana prescrive esclusivamente “l’esclusione”, cioè la ricusazione, l’astensione dal partecipare a decisioni pubbliche che potrebbero favorire interessi privati, e poi la trasparenza, cioè rendere pubblici i propri interessi finanziari.
    Ma, attenzione, l’obbligo di non partecipare alle decisioni pubbliche potenzialmente confliggenti con gli interessi privati vale soltanto per i funzionari di governo e per gli impiegati federali, non si applica né al presidente degli Stati Uniti né al vicepresidente né ai parlamentari di Camera e Senato né ai giudici federali
    (articolo 202, comma c del codice degli Stati Uniti). Ancora prima che questa esplicita esenzione fosse iscritta nel codice, era consuetudine consolidata escludere presidente e vicepresidente dalle norme sul conflitto d’interesse, per lo stesso motivo per cui non sono mai state applicate ai parlamentari: “Una ricusazione obbligatoria potrebbe, in teoria, interferire con i doveri di presidente e vicepresidente richiesti dalla Costituzione”, perché in democrazia è più importante l’interesse pubblico che gli eletti sono chiamati a perseguire, piuttosto che il potenziale conflitto con gli interessi privati.
    Negli Stati Uniti, dunque, il potenziale conflitto di interessi del capo del governo e dello stato, del suo vicepresidente, dei senatori e dei deputati è così poco regolato da far apparire draconiana la legge Frattini approvata in Italia in questa legislatura. Gli eletti, a Washington, hanno soltanto l’obbligo di rendere noti i propri beni e i propri debiti. Punto. Tra l’altro, questo obbligo è meno rigoroso di quello equivalente previsto in Italia. I parlamentari e i ministri italiani devono depositare per legge la dichiarazione dei redditi, i loro colleghi americani no. Si limitano a farne un riassunto, indicando fonte e tipo dei propri guadagni, senza entrare nello specifico e senza rivelare l’esatto ammontare. La legge prevede nove categorie di entrate, così ampie e vaghe che le ultime due sono: “Più di un milione di dollari, ma meno di 5 milioni” e “oltre cinque milioni di dollari”. Di Bush, per esempio, si sa che ha interessi nel settore del “legname” che valgono tra i 10 e i 20 mila dollari. Quando nel 2003 si è scoperto che Dick Cheney aveva ancora interessi non dichiarati nella Halliburton, la società di cui è stato presidente e che è stata la principale beneficiaria degli appalti in Iraq, non è successo nulla dal punto di vista penale o sanzionatorio, proprio perché il presidente e il vicepresidente non sono perseguibili per violazione di conflitto di interessi.
    Altra cosa è l’opportunità politica, ma quella è sanzionata dagli elettori non dalla legge. Così il magnate dei media Steve Forbes si è candidato alla Casa Bianca, esattamente come Ross Perot, mentre un pensierino l’ha avuto anche il patron della Cnn Ted Turner. Si candiderà l’ex governatore della Virginia, Mark Warner, fondatore della società di telecomunicazioni Nextel. Per non prestare il fianco a voci o ad accuse di conflitto di interessi, molti parlamentari affidano il proprio patrimonio a “blind trust” regolati dalla legge, i quali però consentono la vendita delle proprie azioni. I miliardari al Senato sono 45 (uno su tutti: Rockfeller), non tutti dotati di un fondo cieco. Bill Frist, nonostante il blind trust, ha venduto le azioni della società di suo padre prima di un ribasso in Borsa. L’inchiesta nei suoi confronti è per insider trading, non per conflitto di interessi. Mike Bloomberg è un magnate delle televisioni e dei servizi finanziari nella città che ospita il mercato azionario più importante del mondo, ma da sindaco non è stato costretto a vendere, né a ritagliarsi il ruolo di mero proprietario né, addirittura, a rendere note le sue dichiarazioni dei redditi. Se lo avesse fatto – ha detto lui stesso – avrebbe danneggiato il business delle sue società. Il suo predecessore democratico, Ed Koch, ha spiegato: “Bloomberg l’aveva preannunciato in campagna elettorale. Gli elettori sapevano e hanno accettato”. E’ questo il modello americano.

  5. #5
    Ku Nuk Mak Sauro Tuk Tuk L'avatar di chinook
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    Potevano benissimo farla nei precedenti 5 anni di governo di sinistra, tanto che un ddl in proposito passò alla camera ma misteriosamente non venne votato al senato ,nonostante avessero i numeri per farlo...

    Fecero così perchè credevano che la storia del conflitto di interesse poteva fargli vincere le elezioni, ma così non fu... Ad Aprile, contro ogni previsione, hanno vinto per 25.000 voti, Berlusconi è ancora troppo potente, bisogna estrometterlo...

  6. #6
    Grappatore L'avatar di devilman450
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    Citazione chinook
    Potevano benissimo farla nei precedenti 5 anni di governo di sinistra, tanto che un ddl in proposito passò alla camera ma misteriosamente non venne votato al senato ,nonostante avessero i numeri per farlo...

    Fecero così perchè credevano che la storia del conflitto di interesse poteva fargli vincere le elezioni, ma così non fu... Ad Aprile, contro ogni previsione, hanno vinto per 25.000 voti, Berlusconi è ancora troppo potente, bisogna estrometterlo...
    si ma il centro sinistra non può trovare il collante sempre per berlusconi...possono anche estrometterlo ma sono convinto che se il centrodestra trova un esponente valido per rimpiazzarlo(frattini ad esempio) perderanno il loro unico punto di collegamento...

  7. #7
    Karate ha jinsei desu L'avatar di CRY_X2
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    Citazione chinook
    Potevano benissimo farla nei precedenti 5 anni di governo di sinistra, tanto che un ddl in proposito passò alla camera ma misteriosamente non venne votato al senato ,nonostante avessero i numeri per farlo...

    Fecero così perchè credevano che la storia del conflitto di interesse poteva fargli vincere le elezioni, ma così non fu... Ad Aprile, contro ogni previsione, hanno vinto per 25.000 voti, Berlusconi è ancora troppo potente, bisogna estrometterlo...
    guarda che nn è OBBLIGATORIO che vada su sempre la sinistra.. quasi metà italia ha votato destra, e mi spiace ma ci siamo pure noi


  8. #8
    Ku Nuk Mak Sauro Tuk Tuk L'avatar di chinook
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    Citazione CRY_X2
    guarda che nn è OBBLIGATORIO che vada su sempre la sinistra.. quasi metà italia ha votato destra, e mi spiace ma ci siamo pure noi
    Infatti... Ma Silvio gli frega i voti, senza di lui, pensano che sia più facile vincere... E poi visto che litigano su tutto cosa c'è di meglio che non fare la pace immolando Berlusconi??

  9. #9
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    BodyKnight, anche fosse vero quello che sta scritto su Libero di ieri, a noialtri che ce ne frega di come gli USA disciplinino il conflitto di interessi?
    Non esistono mica solo gli USA come esempio cui guardare, eh...

  10. #10
    BodyKnight
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    Citazione Gargoyle
    BodyKnight, anche fosse vero quello che sta scritto su Libero di ieri, a noialtri che ce ne frega di come gli USA disciplinino il conflitto di interessi?
    Non esistono mica solo gli USA come esempio cui guardare, eh...

    il problema è che la sinistra continua a citare esempi di grandissime legislazioni di altri paesi. Peccato che vogliono fare una legge che non ha esempi negli altri paesi.
    E siamo di nuovo a capo.

  11. #11
    Utente
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    Citazione BodyKnight
    il problema è che la sinistra continua a citare esempi di grandissime legislazioni di altri paesi. Peccato che vogliono fare una legge che non ha esempi negli altri paesi.
    E siamo di nuovo a capo.
    Com'è la legislazione europea a riguardo?

  12. #12
    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh! L'avatar di shadyboy88
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    Citazione BodyKnight
    Altro problema. Conflitto di interessi. Posto che negli altri paesi civili, sono offerti strumenti a cui i candidati politici possono volontariamente ricorrere per risolvere i propri conflitti di interesse, nel momento in cui vogliono candidarsi. Mi devono spiegare perchè in Italia si vuole rendere ineleggibile qualcuno come Berlusconi. Cioè, non si vuole offrire a Berlusconi la possibilità di presentarsi ai suoi elettori per quello che è, o di presentarsi avendo delegato o passato a qualcun'altro la causa del suo conflitto di interessi, ma lo si vuole rendere semplicemente impresentabile così come è.
    La risposta ovvia è che essendo Berlusconi stravotato da 12 anni, vogliono impedire agli elettori di votarlo.
    A questo punto si risponderà che Berlusconi è un dittatore che circuisce le coscienze di mezza Italia; cosa che è però un'imbecillità totale, e anzi, semmai dimostra come la propaganda dell'altra parte politica funzioni altrettanto bene quanto quella presunta del potere mediatico (conflittuale) di Berlusconi, salvo il fatto che a quella, che usa anche i soldi pubblici per fare propaganda, nessuno ha pensato di porvi rimedio.

    Guarda caso queste cose escono fuori quando de Benedetti (
    a proposito, e guarda un po') ha appena scoperto d'avere qualche miliardata di euri ed è intenzionato a buttarsi alla stragrande sulla TV. Probabilmente al governo, qualcuno crede d'essere ancora nel 1997, e di poter riproporre le porcate degli affari Telecom.
    Scusa, sarò stupido, ma non capisco cosa vuoi dimostrare.... che berlusconi non è in conflitto di interessi?

    Per quel che riguarda De Benedetti, è palese la sua vicinanza politica con la sinistra, ma non ci vedo niente di male in un suo ingresso nel mercato televisivo: perchè solo berlusconi può possedere la TV?E non c'è niente di male nel farlo approfittando della situazione che si verrebbe a creare qualora la sinistra faccia un riordinamento delle frequenze, misura indispensabile e democratica, della quale De benedetti non sarebbe l'unico a beneficiarne: ci sono SKY, RCS, TRE che possono inserirsi nel mercato, e questi non sono certo schierati politicamente!
    Ultima modifica di shadyboy88; 3-09-2006 alle 00:47:29




  13. #13
    Automatic Jack
    Ospite
    Citazione shadyboy88
    Scusa, sarò stupido, ma non capisco cosa vuoi dimostrare.... che berlusconi non è in conflitto di interessi?

    Per quel che riguarda De Benedetti, è palese la sua vicinanza politica con la sinistra, ma non ci vedo niente di male in un suo ingresso nel mercato televisivo: perchè solo berlusconi può possedere la TV?E non c'è niente di male nel farlo approfittando della situazione che si verrebbe a creare qualora la sinistra faccia un riordinamento delle frequenze, misura indispensabile e democratica, della quale De benedetti non sarebbe l'unico a beneficiarne: ci sono SKY, RCS, TRE che possono inserirsi nel mercato, e questi non sono certo schierati politicamente!
    RCS e Murdoch non sono schierati politicamente? Mi riesce difficile crederlo. Forse 3, ma 3 è piena di debiti fino all'infinito e oltre

    Ah, ciao body. Ti rivedo finalmente con il tuo vero sembiante, maledetto adoratore di tony capuozzo che non sei altro

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