VIENNA - Il premier ungherese Ferenc Gyurcsany, al centro da oltre dieci giorni della protesta di dimostranti che chiedono a gran voce le sue dimissioni, si è indirettamente scusato pubblicamente per avere mentito all'elettorato sulla reale situazione economica del paese. Al tempo stesso il premier socialista ha ribadito di volere andare avanti con il suo programma di riforme economiche.
Domenica si svolgono elezioni amministrative in Ungheria: secondo i sondaggi, il partito socialista di Gyurcsany rischia di essere sconfitto dall'opposizione conservatrice Fidesz di Viktor Orban. Il premier ha però sottolineato finora che il voto amministrativo non avrà conseguenze politiche.
In dichiarazioni pronunciate dopo la riunione del consiglio dei ministri a Budapest, Gyurcsany, cercando di spiegare perché aveva mentito, ha detto che in un certo senso
"non credevo che sarei riuscito a dire con parole chiare i compiti che il paese deve affrontare".
Il discorso di maggio (quello delle 'bugie' tenuto un mese dopo la vittoria elettorale a una riunione del nuovo gruppo parlamentare socialista) - ha detto il premier secondo quanto riportato da un sito ungherese - serviva "a sgridare i compagni di partito" e a esortarli a continuare sulla "strada giusta" (quella delle riforme): "E' possibile - ha aggiunto - che abbia comunicato male questa necessità all'opinione pubblica".