Guerra asimmetrica: un problema dalla non facile soluzione
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 1 di 3 123 UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 45

Discussione: Guerra asimmetrica: un problema dalla non facile soluzione

Cambio titolo
  1. #1
    Verso il domani L'avatar di Luck134
    Registrato il
    10-02
    Località
    Genova
    Messaggi
    14.768

    Guerra asimmetrica: un problema dalla non facile soluzione

    Un problema recente, che si è imposto in tempi recenti, è quello della guerra asimmetrica, cioè tra una forza armata regolare e la guerriglia.

    Seppur presente da diversi secoli, per come la concepiamo nei tempi moderni inizia a farsi sentire dal Vietnam, in cui gli USA, seppur contro una guerriglia per lo più di contadini, ebbero un elevatissimo numero di perdite, nell'ordine delle decine di migliaia.

    Un decennio dopo l'URSS si scontrò contro la difficile realtà della guerra asimmetrica, in Afghanistan. Nonostante la pesante superiorità dell'Armata Rossa, una delle più imponenti della storia, la sconfitta fu pesante, con un elevatissimo numero di perdite.

    Di recente due scenari, tutt'ora attivi, mostrano i probabili di tale conflitto: Cecenia, in cui per anni la Russia ebbe perdite elevatissime, e Iraq, dove tutt'ora gli USA riescono a malapena a tenere il controllo del territorio.

    Sulla carta l'esercito di URSS prima e Russia poi e degli USA è quasi invincibile e nulla potrebbero, teoricamente, formazioni di guerriglia, spesso formate da improvvisati guerriglieri presi dalla popolazione. In teoria e sulla carta, appunto, perché la dura realtà in questi ultimi tempi si è mostrata con i sui pesanti numeri, delle perdite di due enormi eserciti.

    Come ritenete opportuno fronteggiare una guerra asimmetrica? Un conflitto in cui i carri armati ed elicotteri si sono dimostrati più bersagli che effettivi aiuti per vincere, dove l'aeronautica è costretta spesso a colpire alla cieca su aree abitate, senza sapere di preciso dove e chi colpire, e dove la fanteria, per quanto ben addestrata, si trova in situazioni in cui è messa a dura prova.

    L'esercito USA, di recente, ha capito il problema e si sta spostando verso una suddivisione in brigate, cosa che l'Europa ha fatto già da qualche tempo. Al contempo la Russia ha deciso per una riduzione del proprio organico, a fronte di un miglior addestramento, cambiando e abbandonando la dottrina sovietica.

  2. #2
    Bannato
    Registrato il
    07-06
    Località
    Where The Slime Live
    Messaggi
    10.001
    Citazione Luck134
    Un problema recente, che si è imposto in tempi recenti, è quello della guerra asimmetrica, cioè tra una forza armata regolare e la guerriglia.

    Seppur presente da diversi secoli, per come la concepiamo nei tempi moderni inizia a farsi sentire dal Vietnam, in cui gli USA, seppur contro una guerriglia per lo più di contadini, ebbero un elevatissimo numero di perdite, nell'ordine delle decine di migliaia.

    Un decennio dopo l'URSS si scontrò contro la difficile realtà della guerra asimmetrica, in Afghanistan. Nonostante la pesante superiorità dell'Armata Rossa, una delle più imponenti della storia, la sconfitta fu pesante, con un elevatissimo numero di perdite.

    Di recente due scenari, tutt'ora attivi, mostrano i probabili di tale conflitto: Cecenia, in cui per anni la Russia ebbe perdite elevatissime, e Iraq, dove tutt'ora gli USA riescono a malapena a tenere il controllo del territorio.

    Sulla carta l'esercito di URSS prima e Russia poi e degli USA è quasi invincibile e nulla potrebbero, teoricamente, formazioni di guerriglia, spesso formate da improvvisati guerriglieri presi dalla popolazione. In teoria e sulla carta, appunto, perché la dura realtà in questi ultimi tempi si è mostrata con i sui pesanti numeri, delle perdite di due enormi eserciti.

    Come ritenete opportuno fronteggiare una guerra asimmetrica? Un conflitto in cui i carri armati ed elicotteri si sono dimostrati più bersagli che effettivi aiuti per vincere, dove l'aeronautica è costretta spesso a colpire alla cieca su aree abitate, senza sapere di preciso dove e chi colpire, e dove la fanteria, per quanto ben addestrata, si trova in situazioni in cui è messa a dura prova.

    L'esercito USA, di recente, ha capito il problema e si sta spostando verso una suddivisione in brigate, cosa che l'Europa ha fatto già da qualche tempo. Al contempo la Russia ha deciso per una riduzione del proprio organico, a fronte di un miglior addestramento, cambiando e abbandonando la dottrina sovietica.
    Tutto questo e interessante, ma sinceramente non saprei come affrontare sta guerra asimmetrica, non capendoci molto di queste cose

  3. #3
    Gaseous Snake
    Ospite
    Secondo me, un conflitto simile si può combattere solamente con un uso intelligente dei servizi segreti. Come ci ha insegnato (o almeno, ci ha provato) John Vann durantei primissimi anni del decennio del Vietnam.

  4. #4
    Verso il domani L'avatar di Luck134
    Registrato il
    10-02
    Località
    Genova
    Messaggi
    14.768
    Citazione Gaseous Snake
    Secondo me, un conflitto simile si può combattere solamente con un uso intelligente dei servizi segreti. Come ci ha insegnato (o almeno, ci ha provato) John Vann durantei primissimi anni del decennio del Vietnam.
    L'intelligence ha difficile utilizzo contro la guerriglia, perché quest'ultima gode di supporto popolare, anzi oserei dire che è la popolazione stessa ad averla a suo tempo e modo creata. Inoltre agenti segreti stranieri si vedrebbero facilmente in quel contesto.

  5. #5
    Per Dio, non sono morto! L'avatar di de molay
    Registrato il
    01-05
    Località
    Isola di Talisker
    Messaggi
    3.577
    Credo che si debba puntare su fanteria specializzata. Il problema è che in Iraq gli americani, checchè ne dicano film e altre cretinate varie, hanno dimostrato per l'ennesima volta che sono un ammasso di pippe a far la guerra.


    "Sono un ingegnere, la mia arte si chiama razionalità."


    ...è così che vive il marinar, nel profondo cuor del sonante mar...

  6. #6
    Gaseous Snake
    Ospite
    Citazione Luck134
    L'intelligence ha difficile utilizzo contro la guerriglia, perché quest'ultima gode di supporto popolare, anzi oserei dire che è la popolazione stessa ad averla a suo tempo e modo creata. Inoltre agenti segreti stranieri si vedrebbero facilmente in quel contesto.
    Certo che se gli agenti segreti sono 007 biondi e con gli occhi azzurri sono riconoscibili. Scherzavo, ma intendevo che in tali ambienti è meglio usare spie "free-lance", ovviamente tra la gente del posto: si utilizzano per una o due informazioni e poi si buttano via, facendo attenzione a non ributtarli proprio dove erano 'stati raccolti'.

  7. #7
    Verso il domani L'avatar di Luck134
    Registrato il
    10-02
    Località
    Genova
    Messaggi
    14.768
    Citazione Gaseous Snake
    Certo che se gli agenti segreti sono 007 biondi e con gli occhi azzurri sono riconoscibili. Scherzavo, ma intendevo che in tali ambienti è meglio usare spie "free-lance", ovviamente tra la gente del posto: si utilizzano per una o due informazioni e poi si buttano via, facendo attenzione a non ributtarli proprio dove erano 'stati raccolti'.
    Tale tattica è stata usata, essendo ovvia, però non ha dato grandi risultati. Certo, ha permesso di catturare più volte esponenti della guerriglia, ma in poco tempo ne sono spuntati di nuovi e l'esito del conflitto non è cambiato.

  8. #8
    Utente L'avatar di MrMush
    Registrato il
    10-04
    Messaggi
    1.709
    L'unico modo per vincere la guerra è non fare la guerra.

    Cmq la soluzione al tuo quesito è semplice o drastica, se un elemento fondamentale per la guerriglia è il supporto popolare bisogna toglierlo ai guerriglieri e prenderselo.

    Un esempio pratico, Israele dice di volere la pace e lancia missili, hamas che è un gruppo di terroristi ricostruisce case e scuole.
    Con chi pensate che starà il popolo ?

    Direte voi, è più facile ammazzare che spendere soldi, qua non ci piove, ma considerando quello che si spende in armamenti direi che alla lunga forse converrebbe a tutti..

    ps: drastica perchè la seconda opzione è prendersela militarmente con la popolazione, bombardando centri di aggregazione popolare come luoghi di culto / ospedali / scuole in modo da stancare la popolazione.
    Ultima modifica di MrMush; 28-09-2006 alle 21:49:45
    Codice WII: 6119 7725 1415 2229
    Codice PES: 4639 8917 4482
    Codice Mario Kart: 2621 2741 5250







  9. #9
    Verso il domani L'avatar di Luck134
    Registrato il
    10-02
    Località
    Genova
    Messaggi
    14.768
    Vorrei aggiungere un elemento importante per la discussione: spesso più si combattere in modo massiccio contro la guerriglia e più questa, in modo quasi paradossale, si rafforza.

    Compiendo raid aerei e rastrellamenti in aeree urbane, luogo prediletto della guerriglia in tempi moderni, è quasi inevitabile, almeno nel modo in cui è stato condotto il conflitto sino ad oggi, provocare vittime "collaterali" tra i civili. Queste vittime portano, spesso, coloro che ne sono coinvolti direttamente, perché ne avevano un legame, ad entrare nella guerriglia.

    Altro punto da non sottovalutare è il territorio: le aree montuose, per eccellenza, sono un punto dove l'esercito e l'aeronautica vedono quasi completamente annullati i propri coefficienti tecnologici, a favore di scontri ravvicinati improvvisi in cui la guerriglia può, se non avere la meglio, quanto meno causare enormi perdite.
    Ultima modifica di Luck134; 28-09-2006 alle 21:53:23

  10. #10
    Per Dio, non sono morto! L'avatar di de molay
    Registrato il
    01-05
    Località
    Isola di Talisker
    Messaggi
    3.577
    Citazione MrMush
    L'unico modo per vincere la guerra è non fare la guerra.
    Non la vinci nè la perdi.


    "Sono un ingegnere, la mia arte si chiama razionalità."


    ...è così che vive il marinar, nel profondo cuor del sonante mar...

  11. #11
    Jolly Roger
    Ospite
    Citazione de molay
    Credo che si debba puntare su fanteria specializzata. Il problema è che in Iraq gli americani, checchè ne dicano film e altre cretinate varie, hanno dimostrato per l'ennesima volta che sono un ammasso di pippe a far la guerra.
    A far la guerra e a conquistare sono bravissimi,semmai sono pippe a mantenere la posizione...
    Comunque,in caso di guerra asimmetrica la logica soluzione mi sembra meno fantaccini in favore di truppe ben addestrate e specializzate.

  12. #12
    Romantico Illuminista... L'avatar di Sakkumitsu
    Registrato il
    07-05
    Messaggi
    1.867
    Si potrebbe cercare di tagliare le risorse non solo della guerriglia, ma di tutta la popolazione. La guerriglia per sopravvivere dovrebbe cosi' non solo smetterla di fare opere di bene per i civili, ma anzi requisire viveri e altro.

    E se per il primo periodo i civili sarebbero ben contenti di offrire per la patria o quel che e'... Quando le manca il pane e qualcuno glielo prende a forza, la gente si ribella, o comunque smette di sostenere chi commette razzie.
    Codice Amico Pokémon Platino: 2922-6188-3864

    "Ossian ha vinto Omero nel mio cuore..."
    J. W. Goethe, "I dolori del giovane Werther"
    "A warrior takes sword in his hand, clasping a gem to his heart.
    Engraving vanishing memories into the sword,
    He places finely honed skills in the stone.
    Spoken from the sword, handed down by the stone..."
    Final Fantasy Tactics

  13. #13
    Per Dio, non sono morto! L'avatar di de molay
    Registrato il
    01-05
    Località
    Isola di Talisker
    Messaggi
    3.577
    Citazione Jolly Roger
    A far la guerra e a conquistare sono bravissimi
    Continuo ad avere forti dubbi.


    "Sono un ingegnere, la mia arte si chiama razionalità."


    ...è così che vive il marinar, nel profondo cuor del sonante mar...

  14. #14
    Grappatore L'avatar di devilman450
    Registrato il
    08-06
    Messaggi
    5.744
    Citazione Luck134
    Un problema recente, che si è imposto in tempi recenti, è quello della guerra asimmetrica, cioè tra una forza armata regolare e la guerriglia.

    Seppur presente da diversi secoli, per come la concepiamo nei tempi moderni inizia a farsi sentire dal Vietnam, in cui gli USA, seppur contro una guerriglia per lo più di contadini, ebbero un elevatissimo numero di perdite, nell'ordine delle decine di migliaia.

    Un decennio dopo l'URSS si scontrò contro la difficile realtà della guerra asimmetrica, in Afghanistan. Nonostante la pesante superiorità dell'Armata Rossa, una delle più imponenti della storia, la sconfitta fu pesante, con un elevatissimo numero di perdite.

    Di recente due scenari, tutt'ora attivi, mostrano i probabili di tale conflitto: Cecenia, in cui per anni la Russia ebbe perdite elevatissime, e Iraq, dove tutt'ora gli USA riescono a malapena a tenere il controllo del territorio.

    Sulla carta l'esercito di URSS prima e Russia poi e degli USA è quasi invincibile e nulla potrebbero, teoricamente, formazioni di guerriglia, spesso formate da improvvisati guerriglieri presi dalla popolazione. In teoria e sulla carta, appunto, perché la dura realtà in questi ultimi tempi si è mostrata con i sui pesanti numeri, delle perdite di due enormi eserciti.

    Come ritenete opportuno fronteggiare una guerra asimmetrica? Un conflitto in cui i carri armati ed elicotteri si sono dimostrati più bersagli che effettivi aiuti per vincere, dove l'aeronautica è costretta spesso a colpire alla cieca su aree abitate, senza sapere di preciso dove e chi colpire, e dove la fanteria, per quanto ben addestrata, si trova in situazioni in cui è messa a dura prova.

    L'esercito USA, di recente, ha capito il problema e si sta spostando verso una suddivisione in brigate, cosa che l'Europa ha fatto già da qualche tempo. Al contempo la Russia ha deciso per una riduzione del proprio organico, a fronte di un miglior addestramento, cambiando e abbandonando la dottrina sovietica.
    bel threed...gli Usa e la Russia hanno vissuto esperienza simili sotto questo punto di vista...gli Usa però l'avevano assaggiata con il vietnam e hanno ricommesso lo stesso errore in iraq...purtroppo questi casi non possono essere risolti con la guerra convenzionale schierando carri armati aerei navi etc...ci si trova infatti a combattere non soldati ma un intero popolo...

  15. #15
    Troppo strano per vivere L'avatar di Kukulcan
    Registrato il
    10-04
    Località
    Bat Country
    Messaggi
    11.105
    Il bello delle armi è che parificano chi le usa : e sono molto efficienti in questo. Quello che fà la differenza è l'addestramento e la conoscenza del territorio. Quest'ultima caratteristica in generale è quella che da quella spinta alle milizie e le rende capaci di affrontare anche eserciti regolari. Inoltre : l'esercito americano è qualitativamente peggiorato e non è mai stato abituato a questo tipo di guerra... gli usa sono abituati a battaglie campali con carri , strategie d'avanzata , fuoco di soppressione d'artiglieria e cose simili.

Pag 1 di 3 123 UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •