Vi racconto questo fatto accaduto pochi giorni fà. Mio fratello stava tornando a casa in auto,fermatosi ad un semaforo assiste a questa scena: una donna dalle origini arabe,con il volto interamente coperto dal velo (o burka che dir si voglia) passa davanti ad una volante dei carabinieri percheggiata con essi in piedi davanti. Ora,in Italia la legge è chiara,le persone devono essere riconoscibili da chiunque,insomma il volto dovrebbe essere scoperto e i carabinieri per regola avrebbero dovuto fermarla ma non l'hanno fatto,si sono limitati a guardare...d'altra parte però c'è chi dice che non è neanche giusto che una persona rinunci alla propria fede religiosa (sempre che essa ci creda veramente e non sia costretta),d'altronde andare in un altro paese essendo un cristiano profondamente convinto e non poter indossare una croce credo alzerebbe non poche polemiche. Insomma si può dire che il dilemma in questione sia sempre lo stesso: costringere gli stranieri a vestirsi contro loro volontà e credenze con il pretesto del doversi adattare al paese nel quale sono ospitati o permettere che essi possano esprimersi in libertà? Mettere al centro di tutto la massa di persone o il singolo individuo? Una concezione di Stato a mò di Caserma o di Comunità?
E nell'ambito stretto dell'avvenimento...perchè secondo voi le forze dell'ordine non sono intervenute di fronte all'infrangimento della regola? Per paura? Per un ordine prestabilito ed incoerente con la legge vigente o cos'altro? E da ciò cosa ne consegue? Vostre considerazioni e riflessioni in merito