Recensione
The Rule of Rose è un action/adventure di stampo horror decisamente inquietante, sotto più di un profilo. L'ambientazione del titolo è l'Inghilterra del 1930 e sua protagonista è la 19enne Jennifer, che un una brutta sera, mentre, assopita, attende di essere riportata a causa dal solito autobus, viene svegliata da un misterioso bambino che le consegna un libro di fiabe (intitolato "La piccola principessa") scarabocchiato a mano. Per inseguirlo, Jennifer scende dal bus e si trova ben presto sperduta nella brumosa campagna britannica. Attirata in un fatiscente maniero vittoriano, verrà catturata da un branco di ragazzine perfide e molto disturbate, che costituiscono, almeno apparentemente, le uniche inquiline della villa. Jennifer non tarderà di comprendere che qualcosa è andato terribilmente storto nella mente e nelle vite di quelle che, ben presto, divengono le sue aguzzine, in particolar modo nella psiche quanto mai labile delle tre leader del gruppo: la lasciva e ambigua Diana (la "duchessa"), la perfida e astuta Meg (la "contessa") e la stupida e sadica Amanda (la "baronessa"), tutte tese a rispettare quelli che loro stesse definiscono "i comandamenti rossi". In una corsa contro il tempo, sarà chiamata a trovare una via di fuga, che, in qualche modo, è collegata al passato delle ragazze in cui si è imbattuta.