Premetto che questo è un fake prestatomi, desidero ricevere giudizi obiettivi.
Io amo una ragazza da quasi quattro anni. Quando ci conoscemmo avevamo entrambi 13 anni, più o meno. Ci mettemmo insieme. Non so perchè m'innamorai di lei: non è stupenda (o almeno, per me lo è, ma oramai sono di parte) e non ha un carattere amabile. Però fatto sta che mi innamorai perdutamente, per la prima volta davvero. Lei ricambiava. Siamo stati insieme per qualcosa come sei mesi, poi lei mi lasciò perchè i miei non mi permettevano di uscire. Era una situazione atipica, perchè ci continuavamo a vedere tutti i giorni: frequentavamo e frequentiamo lo stesso corso di un'attività pomeridiana extrascolastica.
Stetti male per 7 mesi, fu un periodo terribile: notti insonni, rendimenti scolastici azzerati, voglia di vivere inesistente.
Dopo le vacanze estive, speravo di averla dimenticata, ma non era vero: la prima volta che la rividi mi crollò il mondo addosso. Le scrissi un biglietto che le misi in un regalo, ed evidentemente fece colpo, perchè si rimise con me dopo qualche mese. Da quel momento, quel 23 Novembre, sono passati due anni e qualcosa.
Ecco i problemi. Da quando si rimise con me, mi resi conto che piano piano il suo attaccamento andava scemando, si sentiva controllata, aveva sbalzi d'umore con me e via dicendo: nessuna crisi degna di nota, ma io avevo capito il problema. Si era rimessa con me perchè stava passando un brutto periodo, non era di nuovo innamorata: non come lo era quattro anni fa. Non come la amo io, tuttora e sempre.
Oggi ci siamo incontrati. Era restìa a baciarmi sulle labbra, e non si faceva abbracciare facilmente. Ho capito tutto, e le ho chiesto se aveva bisogno di un periodo di riflessione o se mi avrebbe lasciato di lì a poco. E lì è cominciato il dramma.
Tra le lacrime, mi ha detto quello che temevo. Mi vuole lasciare da parecchio, ma non l'ha fatto perchè non ha il coraggio, teme di ferirmi ed ha paura che io mi disperi a causa sua (ovviamente). Inoltre, si sente in debito con me per l'amore che le offro ma che non riesce più a ricambiare. Ho pianto anche io, mi sono disperato: abbiamo pianto entrambi, abbracciati, e poi abbiamo fatto l'amore più volte. Non sapevamo che altro dire o fare.
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Adesso è un bel problema. In breve, lei è confusa: dice che vuole aspettare di diventare adulta per compiere scelte che incideranno sulla sua intera vita. Il problema mio invece, è che tutto ciò che sto per fare, il liceo e l'università, lo faccio per lei: solo per lei. È un progetto impegnativo, e non so se portarlo avanti, con incertezze simili. Se dovessi arrivare quasi alla fine ed essere lasciato, penso che mi suiciderei. D'altra parte, però, non so cosa diavolo potrei fare.
Vedete, lei per me è tutto. Non ho mai provato un sentimento simile per nessuno: madre, padre, parenti vari, amici di ogni tipo. Tutto ciò che faccio è per lei, diciamo che è il motivo principale per cui mi alzo la mattina e non rimango nel letto a poltrire. E anche per le altre cose che faccio. Senza di lei niente avrebbe senso, cadrei in depressione e non potrei fare nulla se non piangermi addosso. È la mia vita stessa. Non è un modo di dire, credetemi.
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Questo topic è uno sfogo, e anche una richiesta d'aiuto: ora che conoscete la mia storia, gradirei sapere cosa fareste voi, in entrambi i casi.
Cosa fareste, se lei rimanesse con voi, ma sapreste che non vi amerebbe mai più come una volta?
Cosa fareste, se vi dovesse lasciare?
O meglio, cosa mi consigliate di fare. Grazie dell'attenzione.