"Vai così, è una figata
Perché una storia così non c'è mai stata
Che ci ammazziamo, ci divertiamo, facciamo i scemi
E qualche volta pensiamo
Non c'è problema è tutto ok
Numero uno, faccio quello che farei
E quando torni facciamo festa
Senza nessuno che ci lasci la testa
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Per quelli che alla notte ritornano alle tre
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Per quelli come te, per quelli come me
Oh, mamma stasera esco prendo la moto, sì,
Ma senza casco
Andiamo in centro, viene anche Vasco
Torno tardissimo, fuori fa fresco
Sì che sto attento, io son mica matto,
E' tutto a posto, vai, tu vai a letto,
Tu e le tue amiche m'avete rotto
Siete voi, siete voi che avete capito tutto
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Per quelli che alla notte ritornano alle tre
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Per quelli come te, per quelli come me
E invece Vasco questa sera non c'è
Chissà perché fratello ce l'hai con me
Oh, dimmi con chi sei, da un po' non ci sei mai
Vasco, tu sei noi non ci sputtanare, dai
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Perché io non mi fido di chi non suda mai
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Che mica ci facciamo tradire dai guai
Vai così, vai così
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Per quelli che alla notte ritornano alle tre
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Per quelli come te, per quelli come me
No, Vasco no, Vasco, io non ci casco
Sudi o no, sudi o no"
Molti dicono che è u ntributo a vasco ma per me non è così.
Lorenzo Cherubini, AKA Jovanotti, aveva appena 23 anni quando ebbe l’onore di salire sul palco del teatro Ariston per gareggiare nella sezione Big. E nonostante quell’aria da tamarro fracassone scapestrato, in realtà doveva essere uno di quelli che chiamano la mamma almeno due volte al giorno, si coprono bene prima di uscire e non bevono mai nulla che non sia sanguinella Guizza. Perché altrimenti non si spiega quest’inno al buonismo in salsa rock che è Vasco. Jovanotti sale sul palco con jeans strappati a cavallo basso, i calzini di spugna, il cappellino storto, saltellando da una parte all’altra del palco come un grillo drogato, cantando cosa? Ma è ovvio: quanto è fico uscire la sera divertendosi sì, ma usando la testa!
Lorenzo lancia il suo appello a questo Vasco, incarnazione mitologica del bulletto senza regole: non sputtanare tutti I giovani giudiziosi come me con le tue bravate,
Un brano così didattico non poteva non meritarsi un ottimo piazzamento e infatti arrivò, a sorpresa, quinto
“Vasco” venne inserita nel mitico album La mia moto, record di vendite in quell’anno. Da lì a poco Jovanotti avrebbe cominciato il graduale distacco da Cecchetto e la trasformazione a Che Guevara dei poveri. Purtroppo.
http://www.youtube.com/watch?v=vIzfPhZ0sHs