Visto che i moderatori mi hanno chiuso il precedente topic riporto qui la spiegazione scientifica della relazione di queste frequenze con la mente umana...
LE FREQUENZE EM E LA RISPOSTA UMANA
Hainsworth pose una serie di domande, ognuna delle quali trova risposta in un perentorio “sì”. Questo dovrebbe portarci a un’estrema cautela verso l’introduzione di nuove sorgenti EM o ELF e a cambiamenti ionosferici nel nostro ambiente. Egli presentò i propri dati in due lavori (i cui riferimenti sono al termine di questo articolo e pubblicati sul sito web http://www.nwbotanicals.org). Le sue domande sono le seguenti:
1. Il sistema biologico umano contiene, utilizza o genera qualche forma di segnale elettrico?
2. Esso risponde a qualcuno di questi segnali?
3. Esso risponde a segnali audibili a queste frequenze?
4. Esso risponde a segnali ottici a queste frequenze?
5. I segnali umani variano con gli stati mentali o psicologici, come lo stress o la risoluzione dei problemi?
6. Il sistema umano risponde ad ogni segnale elettromagnetico di potenza molto, molto bassa?
Le onde cerebrali sono state studiate soltanto dalla metà degli anni ‘20 del secolo scorso, e la forma di segnale che sembra più ampiamente conosciuta e identificata è quella del ritmo alfa. La frequenza di questo segnale varia da individuo a individuo, ma rimane circa tra i 7-8 Hz e i 12 Hz, con un valore medio di 10,5 Hz. Ci sono anche i segnali dei ritmi teta e beta, e sono identificabili con l’elettroencefalogramma nelle frequenze inferiori agli 8 Hz e superiori ai 12 Hz. Sin dalla scoperta e dalla misura di questi segnali, è stato dedicato un grande sforzo per cercare di scoprire in primo luogo come si generavano, e cosa determini la loro frequenza operativa.
Dall’inizio alla metà degli anni ’50, Schumann (un geofisico quasi certamente non interessato alla neurologia) suggerì che i segnali elettromagnetici potessero circolare a frequenze estremamente basse nella cavità elettricamente risonante fra la Terra e la ionosfera. Aveva ragione. Questi segnali furono chiamati “risonanza di Schumann”. Si affermò che uno dei componenti principali fosse in origine alla frequenza di circa 10 Hz. Nel 1959 venne misurato come leggermente differente. Nel frattempo, i militari cooptarono la scoperta in quanto utilizzavano segnali ELF per le comunicazioni coi sottomarini.
Infatti, la prima modalità di questi segnali circolanti ha un valore medio di 7,8 Hz, con una tipica escursione diurna tra i 7,2 e gli 8,8 Hz, e la seconda modalità ha un valore medio di 14,1 Hz e una escursione tra i 13,2 e i 15,8 Hz. Queste corrispondono magnificamente ai ritmi teta e beta delle onde cerebrali. La fascia cieca tra le due modalità è assai convenientemente in corrispondenza con la normale gamma di frequenze del ritmo alfa umano, tra gli 8 e i 12 Hz o cicli.
Per di più, si scoprì che vi è minima (zero) energia che circola nell’intercapedine Terra/ionosfera a 10,4 Hz — che virtualmente combacia con esattezza col valore medio del ritmo alfa. Hainsworth sottolinea come l’esistenza di questi segnali naturali e la stretta relazione delle loro frequenze di oscillazione erano fatti sconosciuti ai grandi neurologi e specialisti di salute mentale fino al 1975.
Hainsworth ha sostenuto che fino alla fine del 1979 non vennero effettuate misurazioni sistematiche a lungo termine di grande importanza sui segnali della risonanza Schumann. Vennero effettuate misurazioni soltanto in modo intermittente, allo scopo di ottenere dati di ricerca ad uso dei laureati in geofisica per costruire modelli matematici esoterici della ionosfera. Ne consegue che, fino a molto tempo dopo la fine del 1979, non furono disponibili dati su questi segnali. Di conseguenza, nessun “esperto” può produrre evidenze numeriche per sostenere un’obiezione alle ipotesi originali di Hainsworth, poiché gli unici dati numerici disponibili sono quelli che le sostengono.
Comunque, Hainsworth ci lascia con alcune domande irrisolte:
7. Si è ottenuta qualche prova che indichi come il sistema umano non sia assolutamente influenzato da campi elettromagnetici applicati dall’esterno?
8. Si è mai tentato qualche programma di misurazione onde dimostrare se il sistema umano sia (a) totalmente non influenzato, (b) sempre influenzato, o (c) talvolta influenzato da segnali elettromagnetici naturali [o artificiali]?
9. L’esistenza di questi segnali, avendo una stretta relazione con le frequenze dei segnali biologici umani, è conosciuta da molti anni?
10. Queste relazioni sono state studiate con gli adeguati protocolli in ogni dettaglio?
Le risonanze Schumann vengono effettivamente osservate, sperimentalmente, prodursi a diverse frequenze armoniche tra i 6 e i 50 cicli al secondo (un ciclo equivale a un hertz). In particolare si riscontrano a 7,8, 14, 20, 26, 33, 39 e 45 Hz, con una variazione giornaliera di circa ±0,5 Hz.
Queste frequenze rimarranno invariate soltanto finché resteranno inalterate le proprietà della cavità elettromagnetica della Terra. In qualche misura i cicli possono variare a causa della risposta ionosferica all’attività del ciclo solare e alle proprietà dell’atmosfera e della magnetosfera. Progetti, come HAARP, che riscaldano o eliminano la ionosfera costituiscono potenzialmente una minaccia di proporzioni catastrofiche a questo sistema interattivo.