Teheran: ''Conferenza sicurezza ha preparato terreno a nuovi colloqui''
Iraq, attacchi a pellegrini sciiti: 29 morti
Due autobombe e un attacco suicida hanno segnato la mattinata a Baghdad
Baghdad, 11 mar. - (Adnkronos/Ign) - E' di almeno 29 morti e 33 feriti il bilancio delle vittime causate dall'esplosione di due autobombe e da un attacco suicida, avvenuti in diversi quartieri di Baghdad, contro i pellegrini sciiti di ritorno da Kerbala. Lo riferiscono fonti del ministero dell'Interno iracheno.
Gli attacchi arrivano all'indomani della conferenza internazionale sulla sicurezza tenutasi ieri nella capitale irachena. Un vertice definito ''serio e costruttivo'' da Teheran che vi ha partecipato in veste di paese confinante.
"La conferenza ha raggiunto il suo principale obiettivo di offrire un forte sostegno al governo iracheno guidato dal primo ministro Nuri Al Maliki e, inoltre, ha preparato il terreno per futuri colloqui a livello ministeriale", ha affermato il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi.
Araqchi, in un'intervista rilasciata ai media iraniani, ha ribadito che non ci sono state conversazioni bilaterali dirette con la delegazione americana guidata dall'ambasciatore Usa a Baghad Zalmay Khalilzad. Le due controparti, ha detto il viceministro degli Esteri di Teheran, si sono limitate a discutere le diverse questioni sul tavolo, relative alla stabilizzazione dell'Iraq.
Una seconda conferenza si terrà in aprile ad Istanbul, in Turchia, e prevederà la partecipazione dei Paesi del G8, quindi anche dell'Italia che, in quella sede, dovrebbe essere rappresentata dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
Mi sembra che ormai l'escalation sia inarrestabile... forse scoperchiare il vaso non è stata un'idea particolarmente valida... mi chiedo ora come se ne possa uscire...
in quasi 12 ore nessuno ha risposto al 3d, e secondo me é un segnale che ormai chi osserva il conflitto dall'esterno, come noi, si é abituato a sentire ogni giorno morti in Iraq. Anzi, quello che fa notizia é un giorno senza morti in Iraq.
Sostanzialmente quindi, concordo con te sul fatto che l'escalation di violenza ha preso una via inarrestabile al momento e non vedo soluzioni nell'immediato futuro in grado di invertire la tendenza. Soprattutto fino a quando saranno gli USA a gestire la situazione
Più che altro c'è poco da dire. L'Iraq è un nuovo Vietnam e in nessun altro mdo potrà finire (imho).
La differenza è che il Vietnam non è poi diventato una minaccia a livello internazionale mentre l'Iraq, da paese che non aveva nulla a che fare con il terrorismo è stato trasformato dagli Usa (o cmq da chi ha voluto quella guerra) in un focolaio dove attingere per rinforzare le file del terrorismo internazionale.
C'è poco da discutere adesso mentre ci fu molto da discutere allora.
Non ci resta di aspettare divedere l'evolversi della situazione.