Cosa ne pensate dei "pentiti mafiosi", che vivono tutta una vita nel lusso, poi quando catturati (o di scelta propria), "cambiano vita", e sopravvivono a spese dello Stato?
Cosa ne pensate dei "pentiti mafiosi", che vivono tutta una vita nel lusso, poi quando catturati (o di scelta propria), "cambiano vita", e sopravvivono a spese dello Stato?
che sono un male necessario
grazie a loro sono stati inferti enormi danni alla mafia, ed anche se è irrispettoso delle vittime l'idea di mantenerli, è il modo migliore per minare dalla fondamenta la malavita organizzata.
che sono un'inutile peso gravante sui nostri soldi. certo, posono essere d'aiuto in certi casi, ma in altri continuano ad interagire con i vecchi complii anche dalle carceri - tempo fa si parlò in tv di questi casi....R.A.D.A.R.
persone inutili da far soffrire il più possibile con lavori pesanti e degradanti. magari per molte ore al giorno, al fine di aiutarli a sparire dalla faccia della terra.
più coglione cmq lo stato, che li mantiene - e mi pare neanche male.
Sono uno strumento prezioso: considera che nel codice di procedura penale esiste una precisa legislazione nei confronti dei pentiti ed è raro che facciano i furbetti.
al massimo quelli sono i boss mafiosi arrestati, ma non un pentito, un pentito mafioso al massimo riesce a finire di parlare, e neanche, che gli hanno tagliato la lingua....e ucciso la famiglia (vedi Buscetta)meteor1
Bravo, belle parole, peccato che provengono da una vertiginosa ignoranza in materia.meteor1
Se oggi conosciamo la mafia è grazie ai pentiti. Buscetta è il primo che ha chiarito davanti al giudice Falcone come è strutturata Cosa Nostra (che un tempo nemmeno sapevamo di chiamasse così. Contorno e molti altri hanno dato una mano notevole per capire i traffici nazionali e internazionali di Cosa Nostra. I pentiti sono persone delinquenti che accettano di collaborare con lo Stato: meritano protezione, perchè dal momento che parlano l'intera organizzazione gli si rivolta contro. Il pentirsi è un atto di sommo coraggio, da apprezzare ed incoraggiare e solo con i pentiti è possibili inferire colpi duri a Cosa Nostra. La parola "maxiprocesso" ti dice niente? fammi un favore, vatti a leggere Intoccabili di Marco Travaglio o almeno "Cose di Cosa Nostra" di Giovanni Falcone.
allora manteniamoli alla grande! diamo a loro tutto! bel ragionare...ignoranza in materia? ciò che hai detto è conosciuto da tutti, niente di nuovo. io sono dell'idea che dopo che hanno dato una mano siano da far soffrire alla grande. loro stessi hanno fatto soffrire molte persone, perchè allora trattarli bene? anzi, sei pentito? bene, ti rendo la vita impossibile. tanto li farei parlare lo stesso. eccome.shadyboy88
Ragionamento elementare: mettiti nei panni di un mafioso di successo e pensa che, se ti pentissi, verresti usato per le tue informazioni e poi sottoposto a sofferenze. Ti converrebbe davvero pentirti?meteor1
In ogni caso il problema non si pone oggi perchè con la nuova legislazione in parte è stato attuato ciò che auspichi, nel senso che i pentiti non sono più protetti come dovrebbero, e comunque vige un limite di qualche mese per potere utilizzare le loro dichiarazioni, tanto per complicare il lavoro dei magistrati. Non è un caso se l'unico pentito degno di nota dell'ultimo periodo è Giuffrè, grazie al quale abbiamo arrestato giusto qualche piccolo mafiosetto di campagna...
Ultima modifica di shadyboy88; 27-03-2007 alle 15:21:15
io credo che i pentiti lo siano perchè possono avere protezione. presumo che uno si penta perchè rischia la pelle e l'unico modo di vendicarsi è tramite la legalità.shadyboy88
Ribadisco quello che dicevo prima... Ignoranza. Nessun pentito o quasi era ricercato dalla Mafia...meteor1
che i collaboratori siano una risorsa è innegabile, ma da qui a dire che il pentirsi è un atto di sommo coraggio ne passa. Non mi sembra possibile che un verme come Brusca che ha tenuto prigioniero per dieci mesi Giuseppe di Matteo(tra l'altro figlio di un pentito), un bambino, perennemente legato, denutrito, maltrattato ed infine strangolato e disciolto nell'acido, possa ora, visto che è un pentito anche lui, fregiarsi di atti di sommo coraggio...shadyboy88
Diciamo che spesso c'è una convenienza, che invece di finire vittima di una guerrra di mafia si cerca di salvare la pelle grazie allo stato. Io proporrei la fucilazione per i boss da commutare in lavori forzati a vita pere chi collabora.
Ultima modifica di beluz; 27-03-2007 alle 17:12:58
io direi che così non possiamo.beluz
1. perchè contro la fucilazione di una persona.
2. chi collaborerebbe più con lo Stato?
sentite, io ho amici che sono figli di boss (e purtoppo non posso fare niente). chi non vive la vita mafiosa non può capire tutto al volo, dicendo questo e quello.
Brusca non è un esempio valido, perchè si è pentito solo dopo essere stato acchiappato. Prendiamo Buscetta: lui è stato il primo. Svolgeva con profitto il suo business in America, poi decise di pentirsi e si attirò contro l'astio di Cosa Nostra, che è notoriamente vendicativa verso chi tradisce. Non è stato un atto di coraggio? E ti faccio notare che nessuno gli ha concesso più della necessaria ricompensa per il suo aiuto fondamentale nella lotta a Cosa Nostra.beluz
eh già...meteor1
sono daccordo..
ma ke vuoi farci...![]()
''Ma chi è quel mona che apre la porta e esce.... urlandòòò!!''
''Se venite avanti ancora vi do un punio!!
Il buon vecchio Germano Mosconi
Diciamo allora che Buscetta non è un esempio valido. E' come mettere sullo stesso piano gli ufficiali delle ss che attentarono alla via di hitler e quelli che, dopo la presa di Berlino, per salvare il collo si misero al soldo dei servizi segreti americani. purtroppo la categoria dei pentiti appartiene prevalentemente al tipo Brusca, ovvero gente che dopo l'arresto ( e ci si chiede fino a che punto si tratti di arresto o pseudo tale) inizia a collaborare per evitare il regime 41bis. Inoltre credimi, chi vive in Sicilia ha una percezione e una visione della mafia molto differente rispetto a chi sta altrove. Ti garantisco, per esperienza personale, che la fisionomia di cosa nostra è ben differente da quella che appare dalle fiction tv o da alcune pagine dei giornali. Grandi persone come Falcone,Borsellino, Ciaccio Montalto, Boris giuliani, Ninni Cassarà etc. etc. hanno pagato con la vita perchè hanno iniziato a sondare un campo proibito, quello delle strette relazioni tra uomini delle istituzioni, politici, funzionari dei servizi e delle forze dell'ordine da un aparte e mafiosi dell'altra. Si vuole far credere, con buffonate tipo l'arresto di Provenzano ( un latitante da quarant'anni viveva, pensate un po', nientemeno che a pochi chilometri dal suo paesello) che si stia realizzando una sorta di resa dei conti tra lo Stato e la Mafia: in realtà si tratta di riaggiustamenti dell'organigramma della mafia, di smaltire vecchi capi malati e "obsoleti"per far posto alle nuove leve. L'uso dei pentiti spesso è molto "gestito e studiato" onde evitare di far saltare fuori i nomi eccellenti che siedono a tavola con i mafiosi e poi sui Banchi del Parlamento o negli alti uffici ministeriali. Si getta il fumo negli occhi con qualche arresto eccellente, parecchie confische, grande baccano. Nel frattempo quei politici allevati dalla mafia mostrano i loro faccioni ai tg o sui manifesti elettorali senza alcun timore: tutti sanno nessuno fa niente. A che serve il pentitismo, alllora?shadyboy88
Ultima modifica di beluz; 28-03-2007 alle 09:25:27