Ecco un ufo crash molto misterioso di cui non è stata trovata ancora nessuna spiegazione convincente a causa di un mondo fondato sul cover-up...
Kecksburg, Westmoreland County, Pennsylvania: la sera del 9 dicembre 1965 un corpo incandescente sfreccia sopra le case della piccola città. Alcuni secondi dopo gli abitanti odono uno scoppio simile al tuono e un lampo rosso rischiara il territorio.
Non passa molto tempo che entrano già in Kecksburg i primi veicoli militari e per tutta la notte le strade echeggiano del rombo dei motori. Il bosco, nel quale si presume che l'oggetto sia caduto, viene ermeticamente recintato e un pesante autocarro percorre con il suo minaccioso rombo le strade di Kecksburg prima di entrare, sotto cospicua scorta militare, nel territorio sbarrato. Ne riesce molte ore dopo: coperto da un tendone, trasporta sul piano di carico "qualcosa" di grosso, lungo diversi metri. Agli abitanti di Kecksburg si raccomanda di tenere la bocca chiusa in proposito: in fondo non sarebbe
caduto che un meteorite!".
Allarme e misure di sicurezza un po' eccessivi per un semplice meteorite, non vi pare? Malauguratamente quell'anno la stampa si occupò solo di sfuggita del fatto. Il giorno dopo sul giornale locale The Tribune Review, apparve un breve articolo dal titolo: "L'esercito sbarra il territorio: un oggetto non identificato è precipitato presso Kecksburg". Nessun altro articolo fece seguito nei giorni successivi a quel primo laconico annuncio. Una settimana dopo John Murphy, redattore della emittente radiofonica locale WHJB, che ha sede vicino Greensburg, intende ridare fiato al fatto con toni
sensazionali: "Oggetto caduto nei boschi" titola il suo reportage, ma la trasmissione viene censurata, da chi, non si sa. Ulteriori investigazioni non vennero fatte e così "l'UFO di Kecksburg" sparì dalla coscienza
dell'umanità.
Fino al 19 settembre 1990. Quel giorno l'emittente plurir egionale americana NBC mandava in onda nell'ambito della serie Unsolved Mysteries (misteri irrisolti) un servizio interamente dedicato all'evento di Kecksburg. Il risultato fu tanto inaspettato quanto sorprendente: si fecero vive oltre cento persone che, in un modo o nell'altro, avevano avuto a che fare con la caduta dell'oggetto ed ora, dopo 30 anni, vedevano finalmente la possibilità, grazie a quel programma televisivo, di parlare della loro esperienza. Le testimonianze furono raccolte e coordinate da Stanley Gordon, direttore della sezione MUFON della Pennsylvania. Alcuni di loro erano perfino contrari al suo recupero e confermarono che al tempo del fatto arrivarono a Kecksburg rappresentanti dell'esercito, della marina e dell'aeronautica degli USA, nonché funzionari della NASA, l'ente spaziale americano che, di comune accordo, si dettero in gran daffare per mettere tutto a tacere e far sparire al più presto ogni traccia dell'accaduto. Molti testimoni, all'insaputa l'uno dall'altro, inviarono anche disegni fatti a memoria di ciò che avevano visto, disegni che si assomigliavano fra loro in modo sbalorditivo. In essi è raffigurato un oggetto bronzeo lungo 4-5 metri
e largo 3-4, di forma simile a una ghianda. L'oggetto era bloccato in fondo a un tracciato che si era aperto nel sottobosco da sé: il terreno dietro di esso era percorso da scanalature e la punta della "ghianda" era affondata quasi per metà nel terriccio ammonticchiato davanti a sé con la spinta dell'urto.
Uno dei testimoni, un certo James Romansky, sottolineava il fatto che il corpo bronzeo dell'oggetto era costellato di strani segni e geroglifici, quali in vita sua non aveva mai visto di uguali, ma non erano caratteri cirillici e nemmeno ideogrammi cinesi.
Robert Adams, un altro testimone appartenente all'aeronautica, prestava servizio presso la "Base Aeronautica Lockborne", con sede a Columbus, in Ohio. La mattina del 10 dicembre - cioè il giorno dopo la caduta dell'oggetto - viene incaricato di buon'ora di svolgere servizio di guardia con un drappello di soldati a un hangar della base. Adams e i suoi uomini ricevono addirittura l'ordine di aprire il fuoco su qualunque persona non autorizzata che si avvicinasse troppo o tentasse di entrare nell'hangar.
Fino a quel momento, di ciò che era avvenuto nel bosco il giorno prima, non sapevano ancora nulla. Poco dopo vedono arrivare un automezzo pesante che trasporta un carico voluminoso, lungo parecchi metri, che non riescono a identificare perché coperto con un telone. Il convoglio è scortato da un
buon numero di altri veicoli militari. Adams ha l'impressione che l'oggetto nascosto sotto il telone sia "grande almeno il doppio di un maggiolino Volkswagen".
Alle 7 del mattino Robert Adams viene sollevato dall'incarico e torna alla base, ma il giorno dopo viene a sapere che il grosso camion era ripartito mezz'ora dopo di lui, diretto alla "Base Wright-Patterson", distante 160 km da Columbus, sempre in Ohio. Che il misterioso oggetto sia stato poi effettivamente scaricato alla base Wright-Patterson, lo sappiamo da un altro testimone: il commerciante in materiali edili e autotrasportatore John Cummings. L' 11 dicembre gli si presenta in ditta un ufficiale di alto grado
che gli ordina 6500 mattoni per la costruzione - per conto della base della
Air Force - di un hangar "sicuro dalle radiazioni".
Il giorno dopo - e siamo al 12 dicembre - Cummings parte insieme a un cugino alla volta della base militare. I due vengono fatti passare senza difficoltà e, già da lontano, scorgono l'hangar circondato dal drappello di guardia. Parcheggiano l'automezzo e cominciano a scaricare: 6500 mattoni sono davvero
un bel mucchio! In principio i soldati di guardia lanciano ogni tanto un'occhiata ai due scaricatori, ma poi, annoiati, si riuniscono in gruppi, si mettono a conversare fra loro e li lasciano lavorare in pace.
Cummings e il cugino nel frattempo si fanno sempre più curiosi. Che cosa ci sarà mai nell'hangar circondato di mistero? Forse un nuovo strumento di guerra? O il prototipo di un nuovo aeroplano? Quando si presen ta loro l'occasione non sanno resistere: in un momento di distrazione delle guardie
superano i pochi metri che li separano dall'hangar e vi guardano dentro da una finestrella.
Ma quello che vedono li sconcerta: al centro del locale troneggia un oggetto color bronzo scuro, a forma di campana, del diametro di circa 5 metri e alto circa 4; dal soffitto pendono tendaggi che lo celano per tre quarti e intorno ad esso trafficano dieci-quindici uomini che indossano tute di
protezione e maschere antigas. Sembra che stiano tentando di aprirlo. Non fanno in tempo a vedere di più, perché vengono scoperti dalle guardie, che li afferrano e trascinano via. Vengono rimproverati severamente e minacciati; poi si raccomanda loro di dimenticare tutto e di non riferire mai a nessuno, per tutta la vita, quello che hanno visto. "Alla fine ci confidarono che entro vent'anni "quel `coso volante' sarebbe diventato un oggetto di normale uso quotidiano": queste le parole conclusive del rapporto di Cummings. Ma dopo quasi 30 anni una campana volante della forma di quella caduta su Kecksburg non è ancora diventata "di uso quotidiano".
Che cos'era dunque? Un nuovo progetto della US Air Force? O un progetto segreto della ricerca militare? O un satellite sovietico precipitato? Di sicuro non un meteorite, data la sua forma, anche se questa fu la versione ufficiale data allora dalle autorità agli abitanti di Kecksburg. Naturalmente non si può escludere che a precipitare sia stato un apparecchio sperimentale delle forze armate americane. Ma è per lo meno strano che - se di questo si trattava - dopo tanto tempo non sia entrato in fun zione da qualche parte qualcosa di analogo. Che fosse un satellite artificiale? Ma nessun satellite, uscito dalla sua orbita e superato l'impatto con l'atmosfera terrestre, avrebbe toccato terra in perfette condizioni, come lo era invece l'oggetto di Kecksburg, stando alle descrizioni dei testimoni oculari, dopo essere precipitato a velocità astronomica da simile altezza.
Rimane l'ipotesi extraterrestre: satellite artificiale o astronave che fosse, l'oggetto, una volta precipitato a Kecksburg, affondando in parte nel terreno, sarebbe stato localizzato, durante la caduta, dai radar e, grazie al rapido intervento di unità speciali dell'esercito, della marina, dell'aeronautica e della NASA, nascosto. Inizialmente fu portato alla vicina "Base Aeronautica Lockborne" e da lì messo poi al sicuro in un hangar della "Wright-Patterson". Che questo caso sia uno di quelli che ci porta dritti al
cuore del cosiddetto "fenomeno crash"? Può darsi. La certezza definitiva non l'avremo mai. Al contrario di molte altre storie analoghe, qui ci sono parecchi testi moni che hanno visto precipitare l'oggetto, ma mancano le spesso feroci speculazioni sulla sepoltura di eventuali extraterrestri; indubitabile resta solo il fatto che il 9 dicembre 1965, a Kecksburg, "è caduto qualcosa dal cielo", ma cosa fosse non lo sappiamo. Però sono state archiviate parecchie dichiarazioni che, oltre a non contraddirsi, possono
essere concatenate in una logica sequenza. E gli altri casi - Roswell, Aztec, Ubatuba, Brema ecc.? Finché coloro che potrebbero dire di più di quello che raccontano, finché i Servizi Segreti degli Stati Uniti, le autorità militari e il governo non si decidono a vuotare il sacco, non possiamo che fare delle congetture. Alcuni dei casi di "oggetti precipitati" sembrano offrire maggiori elementi di certezza di altri, ma anche di essi non si ha la certezza totale.
http://www.hwh22.it/xit/S05_news/arc...uglio/03b.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Kecksburg_UFO_incident
http://en.wikipedia.org/wiki/Kecksburg_UFO_incident
A scanso di equivoci: se non siete interessati alla discussione semplicemente NON POSTATE. Sennò argomentate.
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odino8555
