Concordo con Iladhrim. L'ho letto, ho scritto anche io un piccola recensione sul mio sito, praticamente appena l'ho aperto. T'incollo qui la recensione, così ti risparmio qualche click sul mio sito ed eventuali accuse di spam. :P Giusto una precisazione: L'eretico non è assolutamente un libro fantasy, benché abbia vinto il Premio Italia 2005.
Alan D. Altieri
Magdeburg – L’Eretico
La poesia di Magdeburg è subito evidente fin dall’inizio di L’eretico. L’intero romanzo è circondato da elementi che insistono, costantemente presenti nell’atmosfera cupa dell’opera; il grigio delle nubi e del fumo dei roghi che bruciano eretici e innocenti, il fumo stesso, che aleggia sui paesaggi polverosi della Germania. Tutto è sporco, tutto è rude, tutto è corrotto.
Interessante è vivere questo romanzo con il Viandante in nero, dal passato oscuro e dalle mille doti. L’Eretico narra della Guerra dei Trent’anni, attraverso un suo stile, attraverso punti di vista diversi. Per quanto affascinante sia, il romanzo offre pregi e difetti che a volte combaciano:
I pregi sicuramente sono molti e difficili da trascurare. Dal punto di vista narrativo, Altieri offre periodi brevi, coincisi, riassuntivi: sembra gettare schizzi di parole sulla carta, che lancia in modo noncurante per mostrare la realtà di un tempo antico – davvero ben ricostruito. Molti aggettivi sparsi riassumono il tutto, poche parole delineano ogni forma. I personaggi di L’eretico sono caratterizzati ottimamente e vivono di vita propria. I paesaggi vengono mostrati così come probabilmente erano a quel tempo, e anche gli avvenimenti vengono narrati secondo la realtà, senza timore di pronunciare brutte parole o di mostrare scene violente. È davvero notevole il modo in cui sono descritti i duelli, che i periodi brevi velocizzano e i termini tecnici definiscono.
I difetti sono “il lato oscuro” di alcuni dei precedenti pregi. I periodi brevi e concisi possono talora annoiare, come anche alcune digressioni storiche – molte di queste tuttavia davvero interessanti. Alcuni eventi indispensabili per lo sviluppo della storia risultano lenti, e questo potrebbe portare alla distrazione del lettore che, più avanti, non riconoscerà (e apprezzerà) i colpi di scena.
Nel complesso, L’Eretico è un romanzo che appassiona, che afferra il lettore e che indubbiamene lascia il segno.