E' inaccettabile accusare di omicidio volontario il sottotenente dei carabinieri che ha ucciso quel ragazzo 16enne di napoli.
Ok, avrà rapinato un bar, ma sticazzi, ha puntato una pistola senza il tappo rosso contro il carabiniere, il che è tutto.
Capisco se non lo avesse fatto, ma lui oltre alla rapina ha anche puntato una pistola potenzialmente vera(anche se avesse avuto il tappino rosso da 20 metri con lo scuro non si vede) contro un carabiniere che lo stava inseguendo.
E oltertutto [prendo dal corriere.it]
cioè, lui pensa che suo fratello è stato ucciso volontariamente? pensa che suo fratello sia stato un santo e non abbia fatto nulla?Pino, il fratello di Marco, ha dichiarato alla stampa:
«Con un solo colpo quel carabiniere ha ucciso sette di noi. Poteva sparare alle spalle, ma in testa no... E' stata un’esecuzione. Ci costituiremo parte civile contro quel carabiniere. La vita di un sedicenne non può essere il prezzo di una bravata. In Italia - prosegue - non c’è la pena di morte per i pedofili e gli stragisti, né per i camorristi e i terroristi. Perché mio fratello a 16 anni doveva essere giustiziato così?».
se scappava solo e non tirava fuori quella pistola di certo il carabiniere non avrebbe sparato
Trovo senza senso le accuse contro il sottotenente, e ancora più senza senso trovo l'uscita pubblica del fratello
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...e_napoli.shtml