D'Alema a Consorte: «Facci sognare!» Consorte: «Ce la mettiamo tutta, ne vale la pena a un anno dalle elezioni. Se ci riusciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - «Facci sognare! Vai!». È quel che avrebbe detto l'attuale ministro degli Esteri Massimo D'Alema all'ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte, in una telefonata intercettata sull'utenza di Consorte alle 23,18 del 7 luglio 2005. Il colloquio è tra Consorte e Latorre, ma a un certo punto il telefono viene passato a D'Alema che, rivolgendosi a Consorte a proposito della scalata Bnl, secondo quanto è trapelato direbbe:
D'Alema: «Va bene. Vai avanti vai!».
Consorte: «Massimo noi ce la mettiamo tutta».
D'Alema: «Facci sognare. Vai!».
Consorte: «Anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo».
D'Alema: «E si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?»
Consorte: «Esatto. È da fare uno sforzo mostruoso, ma vale la pena a un anno dalle elezioni».
D'Alema: «Va bene, vai!».
SECONDA INTERCETTAZIONE - In una seconda intercettazione effettuata il 14 luglio 2005, Massimo D'Alema, che si trovava a un convegno con Stefanini, avrebbe avvertito Consorte della necessità di parlargli personalmente e che Consorte stesso doveva, genericamente, stare attento alle comunicazioni. I due avrebbero così deciso di vedersi a cena e per questo D'Alema avrebbe invitato Consorte a prendere contatti per una cena da organizzare, la domenica successiva, a casa di Latorre.
11 giugno 2007