La manifestazione di solidarietà ai«compagni arrestati» si farà. Padova si prepara a vedere sfilare striscioni che inneggiano ai brigatisti detenuti e a slogan contro lo stato e le forze dell’ordine. Così come avvenuto a l’Aquila lo scorso 3 giugno. Lo conferma lo stesso ministro dell’Interno Giuliano Amato che chiarisce con dotta spiegazione che «la libertà di manifestare è sancita dalla Costituzione».
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Dopo l’Aquila Padova. Domani i cittadini perbene di quella città che già ne ha viste fin troppe all’epoca degli anni di piombo dovranno sopportare un’ennesima prepotenza: vedere sfilare striscioni inneggianti alla lotta armata, ai “compagni in carcere”, alla lotta dura senza paura. Decine di cartelli e di slogan infami come a maggio nel capoluogo abruzzese, con la polizia che sta a guardare e il Viminale che autorizza la manifestazione