E non scherzo.
Pochi mi conoscono qua dentro, ma quando voglio fare qualcosa cerco sempre di farla.
Ho detto che volevo scendere in piazza. E lo vorrei fare.
Il caso che mi ha davvero fatto esplodere è stato il caso di Manhunt 2, attualmente al centro di molte vicissitudini.
Ma non parlo solo della censura di Manhunt (da discutere però secondo me SBAGLIATA sotto molti aspetti) ma del mondo generico, ipocrita, della censura.
Cioè, stiamo scherzando?
Perchè fare tante balle per un gioco del genere (che è pur sempre un VIDEOGIOCO e lo voglio ricordare) e invece dire nulla per film come Hostel (unico esempio che mi balza in mente) e i vari di Tarantino (per carità, gran regista, ma anche i bambini di 8 anni hanno visto Kill Bill), i vari splatters che ci sono in giro (noleggiabili al Blockbuster senza controllo...).
Ora basta. O si fa bene o non si fa.
Parlo anche di controlli. Se i genitori (che alla fine sono loro che fanno delle proteste contro l'aria) avessero maggiore cura di guardare ciò che comprano i figli, non verrebbero fuori di ste pare.
Dannazione, siamo o non siamo in una società democratica?
Siamo o non siamo liberi di scegliere?
Io vorrei prendere Manhunt 2 non tanto per vedere violenza e simili ma semplicemente perchè, come ogni videogiocatore, amo ogni gioco che valga la pena di essere giocato, che sia per via della trama o della giocabilità.
Se uno volesse della violenza basterebbe accendere la TV all'ora dei TG, aprire "Google" e cercare "Iraq", guardare telefilm che fanno della violenza il loro cavallo di battaglia (quacuno ha mai sentito parlare di Walker Texas Ranger? E loro sono i buoni...) che vanno in onda in fascia protetta.
Leggevo l'altro giorno, su un giornale, che una ricerca ha constatato che un bambino, prima che abbia finito le elementari, ha visto in TV più di ottocentomila omicidi, un milione di pestaggi e altrettante scene di violenza o sesso. UN BAMBINO, ripeto.
E ci venite a rompere le scatole per Manhunt?
Ma per piacere.
E io mi sono rotto.
Perchè se la mia passione deve essere continuamente bersaglio dello sfogo della società allora io mi ribello.
E non scherzo.
Io voglio scendere in piazza, per fare vedere alla gente qual'è il vero problema, quali sono i veri rischi.
Far firmare una petizione vera e propria in piazza sarebbe alquanto meglio.