Disegno di legge recante norme a tutela deiminori nella visione di film e videogiochi
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Discussione: Disegno di legge recante norme a tutela deiminori nella visione di film e videogiochi

Cambio titolo
  1. #1
    flavis
    Ospite

    Ok! Disegno di legge recante norme a tutela deiminori nella visione di film e videogiochi

    Finalmente una proposta seria da parte del governo.
    Articolo di Bittanti tratto da www.videoludica.com

    ------------------------------------------

    Il venti luglio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge destinato a fare storia. Formulato dal vicepremier Francesco Rutelli, il documento intitolato "Disegno di legge recante norme a tutela dei minori nella visione di film e videogiochi" introduce una serie di regolamentazioni rigorose in materia di cinema e videogame. Se approvata (mentre scrivo é al vaglio del Senato), questa proposta di legge modificherà in modo sostanziale le regole sulla commercializzazione di giochi digitali in Italia.

    Viene finalmente superato l'arcaico e inefficace sistema censorio preventivo, che non garantisce un'effettiva tutela dei minori, e si fa strada il tanto atteso meccanismo di responsabilizzazione degli imprenditori del settore, dai produttori ai distributori, fino agli importatori. In questo modo, si salvaguardano i principi costituzionali sulla libertà di espressione artistica e, nel contempo, si proteggono i minori.

    Rispetto alle proposte del Commissario alla Giustizia della Comunità Europea Franco Frattini, che da mesi si batte per affiancare (o addirittura sostituire) al PEGI un sistema alternativo, il disegno di legge di Rutelli rispetta le Convenzioni internazionali e la normativa comunitaria vigente che, fino a ora, si é dimostrata più che adeguata. Nella proposta - consultabile via internet - i videogiochi sono discussi in modo dettagliato nell'articolo sette.

    Il testo, fruibile integralmente in rete merita un'analisi approfondita. In primo luogo, la proposta di legge riconosce la validità del sistema di classificazione PEGI, che, come si legge, ha "l'obiettivo di tutelare i diritti e l'integrità psico-fisica e morale dei minori, promuovendo un accesso consapevole e tutelato dei minori ai videogiochi". Il terzo capoverso rende esplicita la necessità, da parte del produttore, dell'importatore ed del distributore di "indicare, secondo le prescrizioni previste dal presente articolo, in maniera chiara ed inequivocabile, la classificazione del videogioco in ogni strumento di pubblicità e di diffusione e su ogni riproduzione destinata al commercio.

    Il responsabile della diffusione e distribuzione commerciale del gioco, in qualunque forma o supporto di riproduzione, è tenuto a dare avviso al pubblico della classificazione, su ogni presentazione o forma pubblicitaria e sull'involucro del supporto". Il disegno di legge richiede che i produttori, l'importatore ed il distributore comunichino entro trenta giorni dall'introduzione del gioco sul mercato classificazione del videogioco al Comitato Media e Minori, presso il Ministero delle comunicazioni, il quale, a sua volta, "procede ad effettuare accertamenti sulla corrispondenza della classificazione al sistema di cui al comma 1 e, ove riscontri difformità rispetto a tale sistema, previa eventuale audizione dei soggetti di cui al comma 3, propone all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di richiedere all'organismo europeo a ciò preposto la riclassificazione del prodotto". L'Autorità, leggiamo, ha dieci giorni di tempo per provvedere.

    A differenza della proposta di Frattini, che invocava un controllo diretto da parte del governo sui contenuti dei videogiochi, quella di Rutelli esclude apertamente "ogni contribuzione da parte dello Stato per l'attività di classificazione" (paragrafo 8). Una delle implicazioni é che "I videogiochi privi di classificazione ovvero oggetto di riclassificazione non possono essere pubblicamente diffusi, distribuiti, o pubblicizzati attraverso alcun mezzo" (par. 7).

    Il disegno di legge inoltre richiede che i distributori e i rivenditori commerciali garantiscano "le necessarie misure affinché i minori non acquistino o noleggino il supporto" - un aspetto fondamentale, destinato forse a provocare qualche malumore nel settore retail. Sono infatti previste cospicue sanzioni penali per i produttori e gli importatori che diffonderanno informazioni illecite sulla classificazione dei giochi (da 15.000 a 100.000 euro), ma anche per i distributori ed i rivenditori commerciali che non osserveranno le disposizioni di vendita in base all'età.

    Per questi ultimi sono previste sanzione amministrative pecuniarie comprese tra i 1000 euro e i 5000 euro. A vigiliare sul funzionamento del sistema, provvederà l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Le regole del gioco sono chiare: chi sbaglia, paga.

    L'industria dei videogiochi italiana, rappresentata dall'AESVI, ha commentato con positiva cautela alla proposta di legge. Si tratta, indubbiamente, di un passo importante, che legittima il medium senza subordinarlo sfacciatamente all'interferenza governativa. Allo stesso tempo, premia l'efficiacia del sistema di classificazione europeo PEGI e responsabilizza gli operatori del settore. Finalmente, dopo mesi di demagogia e polemiche, un'iniziativa apprezzabile. Ci auguriamo solo che si passi dalle parole ai fatti.

    Matteo Bittanti

    -----------------------------

    Testo del disegno di legge http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=do...RI.doc?cmd=art

    Struttura comitato media e minori
    http://www.comunicazioni.it/minister.../pagina58.html

    Notizia sul sito del Ministero delle comunicazioni
    http://www.comunicazioni.it/news/pagina277.html



    Solo non ho capito una cosa...è già passata o ancora devono votare?

  2. #2
    Escapista Doc L'avatar di -Lupo89-
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    Credo l'abbia già postata Eyedol qualche giorno fà, ma leggo per sicurezza.

  3. #3
    flavis
    Ospite
    ah ok, se era già stata postata chiudete

  4. #4
    Gamer since Atari 2600 L'avatar di Underground DJ
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    Ora sta ai negozianti di non fare piu i furbi pur di vendere e di essere piu informati su ciò che danno ai propri clienti.

  5. #5
    Utente L'avatar di m@cCo
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    Già postata la notizia ma non l'articolo di Bittanti. Magari si può unire.
    Il link è questo: http://forum.gamesradar.it/showthread.php?t=543444
    - Io voglio sapere. Non credere. Non supporre. Voglio sapere. Voglio che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli. Lo chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse. -
    - Forse non esiste. -
    - Allora la vita è un assurdo errore. Nessuno può vivere con la Morte davanti agli occhi sapendo che tutto è nulla. -

    Il Settimo Sigillo


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