agente_47
Allora ragazzi ammettendo che un non religioso sia tanto inteligente da non vergognarsi di ciò, e che quindi dica a tutti il suo ateismo o agnosticismo...qual'è la reazione dei vostri parenti, amici o qualsiasi persona apprenda che voi non credete?
Personalmente non mi piace conversare molto di religione, dato che i miei discorsi convergono prinicipalmente su cose tangibili e chje si pososno constatare tramite indagini ecc; mi spiego, quando (esempio) di economia per portare su la discussione ci si può basare su dati di vendita e cose varie. Quando si parla di religione invece il discorso và a finire solo in un punto, che il non vedere dio è la prova della fede che ogni uomo deve avere. Percio, visto che tutti finiscono sempre per dire sta frase, non mi và di barcamenarmi in discori sulla religione. Però mi ha colpito particolarmente la risposta di un mio parente che non spicca per inteligenza. Secondo lui credere in dio è una cosa cosi scontata che appena ho detto che non credo mi ha risposto che ancora sono piccolo. Apparte il magrismo delle sue argomentazioni, conoscendo l'inidividuo non mi sono nemmeno sprecato a spiegargli i vari motivi per cui non credo; ma la sua risposta denota che secondo lui la religione è qualcosa per adulti, e che i giovani non credono forse per moda. Cosa che è abbastanza condivisa anche da tanta altra gente. Per altri parenti invece credere è quasi un dovere. Ma la cosa quasi scandalosa è che ho fatto una mini indagine e quasi tutti i miei parenti non hanno mai pnesato a ste cose, ossia non si sono messi mai e pansare se è veramente giusto credere o meno, hanno avuto questa impostazione e l'hanno rispettata, quasi una "fede alla fede". Questo comportamente è cosi sbagliato che ormai ho desistito a spiegare le mie motivazioni perchè non credo; sopratutto quando il pregiudizio e il bigottismo riempie i discorsi.
Sarei curioso quindi cosa ne pensano i vostri amici o parenti del vostro non credere, e come argomentano la loro scelta e come accettano/criticano al vostra.