All'uscita del prodotto sul mercato americano, sono stati segnalati vari problemi derivanti dal peculiare sistema di protezione (una versione SecuRom) scelto dal produttore,
2K Games. Tale sistema richiede, oltre al tradizionale dvd nel lettore, l'attivazione online del gioco; attivazione che è però possibile solo un numero limitato di volte, 5 (in origine erano due, ma dietro numerose proteste gli sviluppatori le aumentarono dopo pochi giorni). Tali attivazioni saranno contate per "codice hardware": in sostanza il server online identificherà il pc su cui si installa il gioco in base ai suoi componenti hardware e all'account utente; tra le conseguenze c'è sia che dovrebbe essere possibile disinstallare e reinstallare a volontà su un singolo pc (e account), sia che l'installazione su differenti account, anche se sullo stesso pc, utilizzeranno differenti attivazioni. Quanto alla disinstallazione, di per sè pare che non "restituisca" un'attivazione all'utente: in origine le 5 attivazioni erano quindi utilizzabili solo una volta. Dopo altre numerose proteste è stato rilasciato un "revoking tool",
[7] un piccolo software che permette, al momento della disinstallazione, di riottenere indietro l'attivazione usata; purtroppo tale tool non opererà nei confronti di più installazioni effettuate sullo stesso computer ma su account utente diversi. Da notare, inoltre, che tale tool non è richiesto sia nella versione
Steam (e presumibilmente in eventuali altre versioni da
digital delivery).
[8]
L'obbligo dell'attivazione ha inoltre costretto il distributore a rinviare il rilascio australiano del titolo settato per la mezzanotte del
24 agosto 2007, a causa di un problema ai server di convalida.
[9]