Diventare giornalisti è un gioco
Rochester (USA) - John Keating, il vivace professore de "L'attimo fuggente", ha rappresentato il modello di insegnante ideale per almeno una generazione, ma Kathleen Hansen potrebbe diventare la nuova icona della formazione giornalistica. In qualità di docente presso la University of Minnesota, ha deciso di sperimentare l'utilizzo dei videogiochi come strumento formativo.
Nello specifico, in collaborazione con lo sviluppatore Matt Taylor, ha partecipato alla realizzazione di un Mod per l'acclamato RPG Neverwinter Nights, che permetterà agli studenti di impratichirsi con le tecniche del giornalismo "da strada".
Gli avatar dei giovani cronisti dovranno vedersela con una quest con ambientazione contemporanea. Nella città di Harperwille un treno è deragliato rilasciando un'ingente quantità di ammoniaca. L'obiettivo è quello di raccogliere il maggior numero di informazioni per poi redigere un articolo approfondito. Ci si può recare nella biblioteca della cittadina virtuale per migliorare le proprie competenze,oppure intervistare gli esponenti politici e gli ingegneri, ovvero realizzare una vera e propria indagine sul campo.
Ogni conversazione è strutturata ad albero rovesciato, con quattro opzioni possibili. La chiave del gioco è anche quella di saper scegliere la modalità di approccio migliore. I personaggi non giocanti, infatti, possono interrompere l'intervista nel caso le domande non si dimostrino appropriate. Secondo Nora Paul, direttore del dipartimento New Media Studies dell'università, gli studenti possono non solo migliorare la loro strategia per la raccolta delle informazioni, ma anche imparare qualche nozione di comportamento.
All'inizio dello sviluppo, però, non sono mancati i problemi. Nel programmare la presenza di numerosi personaggi vicini alla zona del disastro, ipotizzando magari testimoni oculari o feriti, un bug dell'applicazione rischiava di far saltare in aria l'intero progetto. Infatti ogni avatar che tentava di avvicinarsi veniva rincorso ed ucciso dalla folla. Non bisogna dimenticare, infatti, che sebbene Harperwille rappresenti un ambiente metropolitano, sotto sotto nel codice pulsa il cuore delle oscure... Neverwinter Nights.
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1431044
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Pare che i giornalisti non siano visti di buon occhio dall'Aurora Engine
Comunque, è interessante che i videogiochi vengano visti, ogni tanto, come strumenti didattici. Non è la prima volta che succede - pensiamo all'accuratezza storica di titoli come Darklands, o a strumenti specificamente ideati per insegnare qualcosa, come quel simulatore di università di cui non ricordo il nome - ma questa notizia rappresenta, forse, un passo in avanti in questo senso.