Vorrei sapere come mai e' cosi' scarsa l'informazione riguardo il caro Petrolio.
Vorrei sapere perche' la gente non sa nulla del picco di Hubbert e della grave crisi in cui si rischia di imbattersi fra pochi anni,crisi che gia si fa sentire.
Il petrolio e' arrivato a 100 dollari al barile.Il prezzo e' raddoppiato in 3 anni. Si stima che per la fine dell'anno arrivi a 150 dollari al barile.
Si vive con la convinzione che la tecnologia fara' sempre progressi e che i problemi non ci toccheranno tanto saranno sempre gli altri a risolverli.
India e Cina stanno crescendo in modo veloce e non c'e' da meravigliarsi se anche loro vogliono il benessere raggiunto dall'occidente.
Un benessere che pero' non e' possibile per tutti.
Il problema energia fra pochi anni si fara' sentire sempre piu' forte e nessuno ne parla, nessuno fa niente.Il petrolio e' una risorsa non rinnovabile, giacimenti non se ne trovano piu', piu' a fondo non riusciamo ad estrarre. Le fonti alternative sembrano prender piede lentamente.
E Intanto alla pubblicita' passa il video sul nuovo gippone Wolsvagen Mentre l'America cerca in tutti i modi di metter le mani sui pozzi del medio oriente.
Falso Allarmismo o forse e' il caso di iniziare a preoccuparsi .
Un testo, uno dei tanti :
adad Al-Husseini, ex responsabile della produzione petrolifera presso la saudita Aramco. Un pezzo grosso, detentore di chissà quali segreti come spesso accade quando si tratta di petrolio arabo.Ora, in pensione, Al-Husseini ha deciso di "cantare", e lo sta facendo da qualche giorno. Quel che dice è molto interessante, specialmente alla luce di ciò che sosteneva nel 2004 quando ancora era al lavoro. In un articolo firmato da lui in persona, ad esempio, provvedeva a smentire tutte le "voci" riguardanti il declino della produzione saudita, sostenendo che l'Arabia non ha nulla da preoccuparsi almeno fino al 2020 se non oltre. Dichiarava inoltre di aver personalmente sovrainteso a esplorazioni e sondaggi vòlti a confermare l'entità delle riserve dichiarate.
Oggi la dice del tutto diversa. Riporta la Reuters che Al-Husseini, ad una conferenza a Londra, sostiene che siamo già nel plateau del picco, perchè "ci troviamo già da tre anni in produzione piatta". Non solo: dice anche che le riserve stimate sono troppo alte e che il prezzo del petrolio potrà solo continuare a crescere.
Le riserve provate sono gonfiate con 300 miliardi di barili di risorse puramente speculative, principalmente nei Paesi OPEC.
EnergyBulletin racconta la vicenda molto più dettagliatamente della prudente Reuters. Dice ancora Husseini:
(Il petrolio) ci sta dicendo qualcosa. Dovremmo ascoltare quello che ci dicono i numeri, non quello che dicono i politici... Non si tratta solo di economia, puoi aumentare i prezzi ma non necessariamente alzare la produzione.
Le riserve sono confuse e di fatto gonfiate. Molte delle cosidddette riserve sono solo risorse. Non sono state delineate, non sono accessibili, non sono insomma disponibili per la produzione.
Husseini nota inoltre che i 38 giacimenti giganti del Golfo con riserve superiori al miliardi di barili sono già in depletion del 41%.E quelli sarebbero i giacimenti che secondo molte analisi dovrebbero risorgere e raddoppiare la produzione del Golfo. Molto improbabile.
Insomma, pare proprio che gli annosi sospetti sul balzo delle riserve OPEC avvenuto a metà degli anni '80 stiano cominciando a mostrarsi fondati.