Salve gentaglia ,
La fine del Liceo è ormai prossima e due gravi piaghe flagellano le menti di noi poveri alunni 8(.
Una di queste è la preoccupazione per gli esami di stato, ma mettiamola da parte, vorrei parlare di quello che succederà dopo: la scelta della facoltà universitaria.
Dopo un'attenta analisi dell'offerta formativa e degli sbocchi professionali delle varie facoltà sono stato in grado di concludere una sola cosa: con le materie umanistiche non si lavora o, meglio, si fanno lavori che poco c'entrano con la laurea conseguita. Eppure sono sicuro che ci sono altri esseri umani sulla faccia della terra che detestano le scienze matematiche almeno quanto le detesto io, siamo dunque condannati a lavorare nei call center?
Cosa ne pensate delle facoltà prettamente umanistiche? Cito nel titolo un generico "Lettere e Filosofia", ma, per esempio, che opportunità ha di "campare" un cristiano che si laurea in Lettere dell'antichità (=lettere classiche)? Davvero l'insegnamento nelle scuole è l'unica opportunità che gli si offre? E se così fosse, quanto è difficile ottenere un posto nella pubblica istruzione?
Forse dovrei cominciare ad aprire il libro di scienze e di matematica.. o forse c'è ancora speranza per chi rifiuta il grigio e asettico mondo degli impiegati e degli ingegneri?