L'Università è meritocratica?
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Discussione: L'Università è meritocratica?

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di qwertyzxcv
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    L'Università è meritocratica?

    mi accingo a finire la scuola media superiore,l'entrata all'uni da studente è una possibilità

    in 5 anni ho viste tante cose brutte,normali per tanti studenti forse,ma ragionandoci bene non dovrebbero essere normali e lasciano tanta amarezza...

    così a volte arriva alla maturità gente che meritava di essere ancora al 2° anno,oppure gente che merita viene equiparata chi a scuola vive di stenti tra copia-incolla,spintoni e semplice fortuna

    all'università avvengono pure cose simili o da questo punto di vista è un altro mondo?


  2. #2
    have a little Faith L'avatar di Circio
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    Università e meritocrazia, perlomeno in Italia, in base alla mia esperienza, sono concetti antitetici.

    L'università è concessa a troppi, è gestita male, e le valutazioni dei singoli esami - in certe facoltà - è totalmente errato.

    Senza considerare la ripartizione dei crediti di studio per i vari esami. In alcuni casi semplicemente ridicola.

    (io ho studiato filologia e storia moderne a Pavia, per intenderci).

  3. #3
    Transhuman L'avatar di JackTorn
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    In Italia vi è una meritocrazia al rovescio.
    Proprio ora stavo guardando dei dati di almalaurea, secondo cui chi si laurea con 110 e lode al 46,8% trova lavoro, mentre chi si laurea con un voto compreso tra 66 e 90 al 53% trova lavoro e chi si laurea con un voto compreso tra 106-110 al 57,2% trova lavoro.
    Insomma è un semplice esempio(tra l'altro non so quanto possa essere influenzato da fattori di diverso tipo), ma basta a rendere l'idea.
    Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela. Lao Tzu

    L'ignoranza è l'origine di tutti i mali. Socrate

    Se resistiamo alle nostre passioni, è merito più della loro debolezza che della nostra forza.
    La Rochefoucauld

    La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
    Isaac Asimov

  4. #4
    Sunrise
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    NO non è affatto meritocratica, per quel che è la mia esperienza.

  5. #5
    Claudio Chianese
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    Citazione Circio Visualizza Messaggio
    Università e meritocrazia, perlomeno in Italia, in base alla mia esperienza, sono concetti antitetici.

    L'università è concessa a troppi, è gestita male, e le valutazioni dei singoli esami - in certe facoltà - è totalmente errato.

    Senza considerare la ripartizione dei crediti di studio per i vari esami. In alcuni casi semplicemente ridicola.

    (io ho studiato filologia e storia moderne a Pavia, per intenderci).
    *

  6. #6
    Team JangeL L'avatar di Ph0en1X
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    Se proprio volessi essere veramente ottimista, ti direi che è meritocratica per un massimo del 10%.

  7. #7
    libertino L'avatar di Rau90
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    Citazione JackTorn Visualizza Messaggio
    In Italia vi è una meritocrazia al rovescio.
    Proprio ora stavo guardando dei dati di almalaurea, secondo cui chi si laurea con 110 e lode al 46,8% trova lavoro, mentre chi si laurea con un voto compreso tra 66 e 90 al 53% trova lavoro e chi si laurea con un voto compreso tra 106-110 al 57,2% trova lavoro.
    Insomma è un semplice esempio(tra l'altro non so quanto possa essere influenzato da fattori di diverso tipo), ma basta a rendere l'idea.
    beh ma scusa dipende anche da che tipo di lavoro è..

  8. #8
    Bannato L'avatar di moka
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    secondo il mio punto di vista, assolutamente sì.
    se studi, prendi 30, se non studi prendi 0.
    facile no?

  9. #9
    Team JangeL L'avatar di Ph0en1X
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    Citazione moka Visualizza Messaggio
    secondo il mio punto di vista, assolutamente sì.
    se studi, prendi 30, se non studi prendi 0.
    facile no?
    Fosse sempre così, il mondo sarebbe un mondo migliore.

    La tua prestazione deve sempre passare attraverso il filtro soggettivo del professore, dunque a seconda del professore, puoi anche aver studiato da 30, ma prendi 25 perchè secondo lui è da 25. E tu sei fregato.

  10. #10
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    Università:meritocrazia = Cicciolina:verginità



  11. #11
    Transhuman L'avatar di JackTorn
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    Citazione Rau90 Visualizza Messaggio
    beh ma scusa dipende anche da che tipo di lavoro è..
    Beh guarda, in Italia già è tanto trovare un lavoro...

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    secondo il mio punto di vista, assolutamente sì.
    se studi, prendi 30, se non studi prendi 0.
    facile no?
    In realtà non è proprio così e comunque non è solo questa la questione.
    Se studi e risponde bene è sicuro che prendi 30, ma magari c'è qualcuno che pur non studiando prende 30 lo stesso per qualche misterioso motivo.
    E comunque contano anche le opportunità che si hanno per continuare la carriera universitaria( ad esempio il dottorato di ricerca...).
    Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela. Lao Tzu

    L'ignoranza è l'origine di tutti i mali. Socrate

    Se resistiamo alle nostre passioni, è merito più della loro debolezza che della nostra forza.
    La Rochefoucauld

    La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
    Isaac Asimov

  12. #12
    Bannato L'avatar di moka
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    Citazione Ph0en1X Visualizza Messaggio
    Fosse sempre così, il mondo sarebbe un mondo migliore.

    La tua prestazione deve sempre passare attraverso il filtro soggettivo del professore, dunque a seconda del professore, puoi anche aver studiato da 30, ma prendi 25 perchè secondo lui è da 25. E tu sei fregato.
    bo non so che dirti, da me non è così.
    (sarà che esami orali non ne ho)

  13. #13
    Utente L'avatar di Shiva9999
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    Citazione Circio Visualizza Messaggio
    Università e meritocrazia, perlomeno in Italia, in base alla mia esperienza, sono concetti antitetici.

    L'università è concessa a troppi, è gestita male, e le valutazioni dei singoli esami - in certe facoltà - è totalmente errato.

    Senza considerare la ripartizione dei crediti di studio per i vari esami. In alcuni casi semplicemente ridicola.

    (io ho studiato filologia e storia moderne a Pavia, per intenderci).
    Quant'è vero. Alcuni esami sono da 4 cfu e invece richiedono uno studio infinito, altri sono da 8 e basta qualche ora...per alcuni esami credo li mettano davvero a caso.

    Comunque alla fine è un pò come a scuola: c'è chi studia da morire e riesce bene, chi non studia nulla e per botte di culo ha gli stessi risultati di chi ha passato ore sui libri e chi studia e per vari motivi va comunque male all'esame.
    La differenza fondametale è che in teoria non si viene a creare un rapporto stretto con i prof e quindi non ci sono molte "capanze" derivanti da questo.

    Poi boh, da parte mia posso dire, ad esempio, che da quando sono all'università non ho più copiato/usato copiette per gli scritti (cosa che non avveniva dalla 5° elementare credo), sia perchè è tutto più controllato sia perchè preferisco essere un pò onesta.
    Per il resto non saprei.

  14. #14
    Sunrise
    Ospite
    Citazione moka Visualizza Messaggio
    secondo il mio punto di vista, assolutamente sì.
    se studi, prendi 30, se non studi prendi 0.
    facile no?
    Mi credi se ti dico che da me non studia quasi nessuno seriamente?
    E' una situazione deprimente davvero.


    copiare su copiare su copiare su copiare

    A dire bene quando si studia lo si fa sulle dispense comprate in copisteria, o altrimenti si imparano alla meglio i vecchi temi d'esame...

    sai, a volte capita che essendo pochi iscritti all'esame il professore decida il giorno d'appello di cambiare la modalità da scritto ad orale. puoi immaginare tu stesso quello che succede




    lo fai tal esame? bella zio sì, lo "provo" magari si riesce a copiare, sennò riprovo la prossima volta.
    Massì tanto le cose le impari sul lavoro!

    Questo è l'atteggiamento del bicocchino medio



    Nel mio cdl ci sono 2 o 3 esami diciamo, non difficili, complessi e davvero si vede quante poche sono le persone che studiano come si dovrebbe studiare all'università.


    Poi è chiaro, ciascuno è libero di (non)studiare come meglio crede, purchè l'università sia difficile quanto basta perchè chi non studia non si laurei mai

  15. #15
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    Mettiamola così: io i voti dati "a simpatia" li ho visti dare in un solo corso su 45. Per cui direi che "preferenze" non se ne facciano molte (ma devo dire anche che io non le ho viste fare neppure al liceo, sicché...)

    Di "lecchini" ne ho visti diversi ma ho visto anche che generalmente ai prof stanno sul cazzo (sono prof universitari, 'azzo gliene frega a loro di cosa pensano gli studenti? un prof universitario non ha bisogno del "codazzo" di studenti che gli leccano il culo per sentirsi importante...).

    Di gente che copia agli scritti ne ho vista poca, quasi tutta concentrata al primo anno, e non l'ho vista andare molto avanti.

    Di voti dati alla cazzo di cane, sebbene non "a simpatia" ne ho visti diversi: l'umore con cui si svegliano certi prof sclerotici è essenziale non solo nel determinare il voto con cui si passa l'esame, ma anche se si riesce a passare l'esame o meno.

    Detto questo, l'università che ho visto io all'opera premia più la capacità di spararle grosse all'orale che non quella di capire le cose: incredibile come certi studenti che non sanno molto, riescano all'orale a rigirare le frittate riuscendo a far credere di stare dicendo qualcosa...
    Per cui nel complesso no, non direi affatto che sia meritocratica: l'università che ho visto io è senz'altro più imparziale del liceo, però premia più la faccia tosta che altre qualità.
    Ultima modifica di Gargoyle; 10-06-2008 alle 19:12:56

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