http://canada.blogosfere.it/2008/06/...ebbe.html#moreEntro cinque anni l’uomo potrebbe fare sesso con i robot. Non è fantascienza e nemmeno un film, anche se Woody Allen lo aveva predetto con “Il dormiglione”. A esporre la bizzarra (per ora) teoria è stato il ricercatore britannico David Levy, autore del libro “Amore e sesso con i robot”, a un centinaio di studenti dell’Università canadese dell’Alberta. Robot con somiglianze umane con tutte le parti funzionanti, secondo Levy, entreranno nel mercato nei prossimi cinque anni. Entro 20 anni verranno socialmente accettati. E intorno al 2050 verrà celebrato il primo matrimonio tra un umano e un robot. In Massachusetts, secondo il ricercatore, uno stato libero, aperto a nuove avventure e con un’alta concentrazione di ricerche sull’intelligenza artificiale.
“Ritengo sia inevitabile”, ha detto Levy nel corso della sua conferenza, aggiungendo che esistono già aziende negli Stati Uniti e in Giappone che producono bambole per il sesso. Il problema al momento sarebbe la mancanza di interazione. Quello che ci vuole ora, ha suggerito l’intraprendente ricercatore, è un imprenditore disposto a investire capitali per combinare queste bambole del sesso con la tecnologia esistente sull’intelligenza artificiale per creare reazioni di movimenti e parole. E il gioco è fatto. Con l’avanzare degli studi tecnologici, le possibilità sarebbero illimitate. E qui è impossibile non pensare di nuovo a Allen e al dottor Bernardo di “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere”. “Se venissero pubblicati articoli sulle riviste – ha proseguito Levy – che raccontano che meravigliose notti di sesso si possono avere per tutta la settimana, immaginate cosa potrebbe succedere”. Nessun divorzio, nessuna necessità di pranzi e cene costose, nessuna fatica nella conquista. E verrebbero creati sia in versione femminile che maschile, naturalmente.
Le cosiddette bambole gofiabili, ha però ricordato il ricercatore, costano intorno ai 10mila dollari, il prezzo dipende da come vengono costruite. Crearle con intelligenza artificiale almeno all’inizio potrebbe risultare un costo proibitivo per la maggior parte delle persone, perciò potrebbero essere magari prese in affitto. Servizi simili, ha specificato ancora Levy, esistono già in Giappone e Sud Corea.