[SCUOLA] Quando gli anni paiono gettati al vento - La scuola e noi giovani
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Discussione: [SCUOLA] Quando gli anni paiono gettati al vento - La scuola e noi giovani

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  1. #1
    ius datum sceleri L'avatar di Mikku la putenza
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    [SCUOLA] Quando gli anni paiono gettati al vento - La scuola e noi giovani

    Volevo aprire una riflessione che spero possa coinvolgere voi utenti.

    Parto da ciò che sto vivendo in questo momento e dal sentirmi vittima di una grandissima truffa.

    La truffa di cui parlo, - è presto detto - è quella che credo mi sia stata operata dalla scuola che ho frequentato fino a pochi mesi fa, un liceo scientifico dal quale sono uscito con 80. In questi giorni mi sto sempre più convincendo che il liceo mi ha rovinato, uccidendo le mie passioni e la mia voglia di andare avanti.

    Ho perso gli stimoli, questo è tutto, ho perso i miei punti di riferimento. Mi sono trovato ad avere come guida gente incapace, non nelle competenze ma nel trasmettere qualcosa, pensando più a sè stessa che a noi, giovani allo sbando prima che studenti.

    Mi trovo a dover fare una scelta per la vita, la facoltà universitaria, e a pochi giorni dal termine delle iscrizioni, la mia confusione è al massimo (i miei 3d degli ultimi tempi dovrebbero parlare chiaro).
    Mi trovo adesso a non saper non tanto cosa fare, ma cosa sono in grado oppure ho voglia di fare. Dicono tutti: "Fai ciò che ti piace." ma quel che mi chiedo io è: cosa mi piace? Una domanda a cui non riesco a dare una risposta che sia convincente.

    Può piacermi la scienza, ma alle spalle ho anni con altissimi voti in queste materie ma senza aver mai capito un caspio, voti dati a caso, progetti inutili che alzano le medie, etc... non ho imparato nulla, io coem altri che hanno fatto le stesse materie con me.
    Può essermi piaciuta un tempo la matematica, al biennio scientifico le cose andavano anche bene, ero quella che poteva essere definito un tipo portato, ma il triennio mi ha sconvolto: ho studiato, di certo più di altri, ma il massimo che ho ottenuto è un insulso sei gonfiato a detta della prof.
    Posso dire che mi piacciono la storia, la filosofia, la letteratura...ma chi mi dice che sia vera passione oppure merito di qualche prof un pò più bravo a coinvolgermi o di materie più semplici da comprendere.

    Il risultato è che ritengo che il liceo mi abbia rovinato. Mi ha fatto perdere le certezze, la sicurezza, l'autostima, anche l'idea di proseguire negli studi comincia a perdere valore in me.
    Sarà forse che io non punto a far il medico perché si guadagnano dieci mila euro mensili o giurisprudenza perché così mi faccio campare per un altro decennio.
    Io voglio qualcosa che sia per me, che sia valida. Il liceo doveva fare da apripista verso il mondo, sembra avermi chiuso molte porte invece.

    I miei mi stanno vicino per ora, mi supportano, ma non so quanto posa servirmi. Domani vedrò uno psicologo, cercherò di capir cosa voglio col suo aiuto, ma sono scettico, davvero.

    Voi vi siete mai sentiti in una condizione simile?
    Guardando:
    Prison Break Season 1



    Aspettando:
    Dexter Season 3 - Lost Season 5 - Heroes Season 3



  2. #2
    Taaaaaaac L'avatar di *Vincent Vega*
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    no, perchè mi sento rovinato da sempre, e non mi permetto di dare la colpa al liceo, che tutto sommato, insegnandomi 4 cagate, ha provato a darmi un futuro.
    Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e le dici: "Buonanotte, ho passato una bellissima serata..".
    Fili la porta, entri in macchina, vai a casa,
    ti fai una sega e finisce la storia...

  3. #3
    earthworm jim
    Ospite
    non sei molto diverso da me...però il contrario..i voti miei erano sgonfiati (non lo dico perché voglio dire cosi..ma è anche palese davanti a tutti quelli che sono in classe con me ) dovevo studiare davvero tantissimo per prendere un 7 in qualunque materia, questo perché non leccavo i culi e avevo l'aria totalmente da disinteressato (non che non fosse vero, facevo poco in classe, ma studiavo) poi il mio quarto anno che non ho fatto assolutamente nulla..mi ha totalmente rovinato da quell' anno in poi non sono pià andato bene (un quinto di merda sono stato malissimo).

    pià o meno ci sono arrivato a quella domanda :"che mi piace?" e in una svalutazione della mia autostima, questo data dai professori "non ci puoi riuscire" quando poi mi capitava in classe di spiegare letteratura storia e filosofia ad alcuni che hanno preso 8 solamente sentendomi parlare (ed io 6 )

    questo ha creato una bassissima autostima, alzando a dismisura l'autostima di certi leccaculo in classe (specialmente femmine) che in realtà sono stupide quanto una padella.

    la scelta universitaria devo dire che non è stata per me troppo difficle..vista la mia incapacità nelle materie scientifiche (liceo scientifico docet ) ho optato per le facoltà umanistiche, ed ho visto la materia che mi è piaciuta sempre più delle altre (filosofia) e uno dei miei sogni che ho da sempre e in più anche aiutato da persone che mi conoscono e dall'unica prof che crede in me (psicologia).

    il mio futuro sarà poco roseo..però per ora preferisco studiare e pensarci poco, visto che sto intrapendendo un corso di studi totalmente nuovo..

    spero solo di trovarmi bene...

    questa è la mia esperienza, guarda, io ho ancora sussulti al cuore quando penso a qualche prof o materia, li combatto solamente pensando a quando ho letto "amesso" alla fine dell'orale. è l'unica cosa..abbiamo battuto quel demone chiamato "liceo"

  4. #4
    Spazio pubblicitario L'avatar di ~Macrat
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    Penso di essere in una situazione simile alla tua.

    Ho una classe di 29 persone, di cui 10 con la media dal 9 in su. 9 persone hanno la media del 7, mentre le altre, come me, stentano ad arrivare al 6.

    Ci sono guerre continue, cattiverie, pugnalate..insomma, un ambiente infernale.

    Io la prendo come una sfida, e ho dimostrato che, talvolta, riesco a tenere testa agli arroganti della classe e a metterli a stare. Nel caso che, all'inizio del secondo quadrimestre, io vada troppo male, non esiterò comunque nel cambiare scuola.


  5. #5
    不动如山 L'avatar di Yanagi tfoa
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    bah io sono convito che pure essendo inferiore come voti a tanta ente almeno mi elvavo dalla loro ignoranza e mediocrità,libero dalle solite convenzioni della società che impone di essere sempre i primi e di seguire un educazione precostituita,fuori da quella classe ero io il migliore per cui poco mi importava e mi importa,vivi la vita seguendo le tue passioni non farti ammazzare mentalmente
    I'm gonna win. There's no way I'm goin' down. I don't go down for nobody

    My idea of heaven is a place where the Tyne meets the Delta, where folk music meets the blues.



  6. #6
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    Freccia

    Il punto è che la scuola dà un assaggino di conoscenze, sempre più striminzito.

    Lo studente che si accontenta di "fare il suo", che si accontenta dell'assaggino e non fa niente di aggiuntivo per papparsi tutta la torta alla fine sarà come l'autore del thread, finirà la scuola con un voto decente ma gli sarà rimasto abbastanza poco.

    La scuola più di dare assaggini non riesce a fare, e ne darà comunque sempre di meno, visto il costante livellamento verso il basso.
    La differenza in termini di cultura e formazione personale sempre di più non la farà l'aver preso 9 anziché 7 (chiaro che comunque da sotto il 6, con una scuola così poco selettiva, non se ne parla neanche...), quanto piuttosto l'aver approfonmdito qualcosa per conto proprio oppure no.




    Citazione Yanagi tfoa Visualizza Messaggio
    bah io sono convito che pure essendo inferiore come voti a tanta ente almeno mi elvavo dalla loro ignoranza e mediocrità,libero dalle solite convenzioni della società che impone di essere sempre i primi e di seguire un educazione precostituita,fuori da quella classe ero io il migliore per cui poco mi importava e mi importa
    Se posso esser franco, mi sembra il solito delirio di onnipotenza dell'adolescente che si sente superiore e diverso dalla massa.
    Una storia vecchia quanto il mondo, ci sono passati tutti, è questo il problema... tutti si sono sentiti diversi dalla massa, ma questo vuol dire che statisticamente solo in pochissimi lo erano davvero.
    Ultima modifica di Gargoyle; 31-07-2008 alle 10:34:26

  7. #7
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    Citazione Gargoyle Visualizza Messaggio





    Se posso esser franco, mi sembra il solito delirio di onnipotenza dell'adolescente che si sente superiore e diverso dalla massa.
    Una storia vecchia quanto il mondo, ci sono passati tutti, è questo il problema... tutti si sono sentiti diversi dalla massa, ma questo vuol dire che statisticamente solo in pochissimi lo erano davvero.
    ora, non è che quoti Yanagi, ma mettendosela in termini franchi, il "saper vivere", quello è ben altro che essere usciti dal liceo con 100 o quasi o con 62 (vedi il sottoscritto )

  8. #8
    Utente L'avatar di Vengeance20
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    Il punto è che la scuola dà un assaggino di conoscenze, sempre più striminzito.

    Lo studente che si accontenta di "fare il suo", che si accontenta dell'assaggino e non fa niente di aggiuntivo per papparsi tutta la torta alla fine sarà come l'autore del thread, finirà la scuola con un voto decente ma gli sarà rimasto abbastanza poco.

    Discorso inutile secondo me, da ragazzi di 15 16 17 anni che ci si può aspettare che svolgano da se il compito che spetta alla scuola stessa?
    E' la scuola a dover dare stimoli, a fornire basi solide e complete.
    Che poi si parli del comportamento di buona parte degli studenti odierni ( bullismo ecc ecc) è un altra cosa

    La scuola più di dare assaggini non riesce a fare, e ne darà comunque sempre di meno, visto il costante livellamento verso il basso.
    La differenza in termini di cultura e formazione personale sempre di più non la farà l'aver preso 9 anziché 7 (chiaro che comunque da sotto il 6, con una scuola così poco selettiva, non se ne parla neanche...), quanto piuttosto l'aver approfonmdito qualcosa per conto proprio oppure no.

    Appunto non facciamo ricadere colpe delle istituzioni in generale sui ragazzi
    E' chiaro che vi sono tipologie di allievi che hanno una cultura per formazione esterna alla scuola superiore, o alunni che tendo ad un approfondimento, ma questo non significa che gli altri sono colpevoli di qualcosa. La cultura è affare della scuola. Che poi ci aspettiamo che tutti i ragazzi di 17 anni si mettano sui libri ad approfondire ricercare e via dicendo è un'utopia





    Se posso esser franco, mi sembra il solito delirio di onnipotenza dell'adolescente che si sente superiore e diverso dalla massa.
    Una storia vecchia quanto il mondo, ci sono passati tutti, è questo il problema... tutti si sono sentiti diversi dalla massa, ma questo vuol dire che statisticamente solo in pochissimi lo erano davvero.

    be non lo conosciamo ma cmq essendomi diplomato 3 anni fa posso dire che casi del genere erano erano numerosi
    risp in rosso
    Ultima modifica di Jack89; 1-08-2008 alle 20:16:11 Motivo: evitiamo il rosso e grassetto, grazie

  9. #9
    God of Snakes
    Ospite
    E' stato così anche per me.
    Anche io ho avuto insegnanti che non riuscivano a trasmettere passione per l'imparare e non davano sufficienti stimoli ad acculturarsi. Sarà per l'atteggiamento preferenziale che avevano, sarà perché l'unica cosa che ti trasmettevano era "studia solo per non farti bocciare", ecc., ma anche a me hanno fatto passare la voglia di studiare.
    In quinta ho dato giusto l'ultima zampata per uscire, ma non ho quasi mai studiato per la passione di farlo, almeno alle superiori. Alle elementari e alle medie era ben diverso, lì si che mi divertivo a studiare.
    Ti capisco, comunque, nemmeno a me la scuola superiore è riuscita ad aiutarmi a definire il mio percorso di studi dopo aver finito. L'unica sarebbe vedere cosa interesserebbe fare a te, questo dovresti saperlo indipendentemente da quello che ti ha trasmesso/non trasmesso la scuola superiore.
    Io ci ho pensato, dopo la fine, e ho realizzato che non c'era nulla che mi interessava, infatti me ne sono andata a lavorare... e non me ne sono pentita.
    Per farti il mio esempio, gli unici miei spiccati interessi erano l'inglese e il disegnare.
    Per l'inglese, già dalle superiori (causa professori insipienti che non sapevano nemmeno scrivere correttamente la parola "relax") mi sono arrangiata leggendomi interviste, libri, guardando videointerviste in inglese (infatti sono uscita con il 10) e per migliorare nel disegno mi sono arrangiata (anche grazie al fatto di aver avuto un fratello che aveva fatto l'Accademia di Belle Arti in precedenza).
    Per cui ti dico: non forzarti a frequentare un'università, non è un passaggio fondamentale nella vita. Specialmente se non hai le idee chiare.
    Rifletti a mente fredda, e pensa a quali sono le tue priorità, i tuoi obiettivi, e poi scegli se frequentare o no.
    Altrimenti rischi di fare come dei miei conoscenti, che hanno fatto un "balletto" tra una facoltà e l'altra buttando soldi e tempo, per poi scoprire un lavoro che li ha soddisfatti come e più di un piano di studi.

  10. #10
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    non sono assolutamente d'accordo,

    il liceo scientifico che ho frequentato fino all'anno scorso ha fornito a me e a tutti i miei compagni competenze e conoscenze in tutte le materie affrontate: in questo modo nessuno di noi (tranne i nullafacenti) ha avuto troppi problemi all'università.

    Inoltre, voglio dire che chi si era impegnato e aveva assimilato ciò che la scuola aveva proposto (ed aveva proposto abbastanza) sapeva abbastanza bene cosa fare dopo, quale facoltà scegliere; gli altri, gli sfaticati, invece, si sono rifugiati altri corsi di laurea (hint: le cui iscrizioni si ingrossano vieppiù ogni anno) e staremo a vedere che fine faranno (o hanno già fatto)....

  11. #11
    Bannato L'avatar di del piero 93
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    io sono ancora in prima liceo (prossimo anno seconda, si spera)...e mi stai mettendo paura per il futuro con queste dichirazioni...

  12. #12
    Inzallanuto innamorato L'avatar di Rafael
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    Il punto è che la scuola dà un assaggino di conoscenze, sempre più striminzito.

    Lo studente che si accontenta di "fare il suo", che si accontenta dell'assaggino e non fa niente di aggiuntivo per papparsi tutta la torta alla fine sarà come l'autore del thread, finirà la scuola con un voto decente ma gli sarà rimasto abbastanza poco.

    La scuola più di dare assaggini non riesce a fare, e ne darà comunque sempre di meno, visto il costante livellamento verso il basso.
    La differenza in termini di cultura e formazione personale sempre di più non la farà l'aver preso 9 anziché 7 (chiaro che comunque da sotto il 6, con una scuola così poco selettiva, non se ne parla neanche...), quanto piuttosto l'aver approfonmdito qualcosa per conto proprio oppure no.


    Giusto, ma non puoi pretendere da un quindicenne di studiare da solo e approfondire più di quanto gli viene richiesto.Il problema sta nel fatto che per ottenere un voto decente oggi non c'è bisogno di "fare" qualcosa, ma al contrario di "evitare di fare cose spiacevoli".
    Faccio un esempio: un mio professore faceva interrogazioni programmate, nel senso che noi andavamo quando volevamo noi imparando quello che volevamo noi, in stile esame universitario.Morale: l'ultimo giorno di scuola si presentavano 15 persone, venivano interrogate addirittura nel corridoio e fioccavano i gli otto e i nove per sistemare la pagella.
    La scuola pretende sempre di meno e se un professore si azzarda ad assegnare qualcosa di più del normale, ecco che una mandria di genitori inbufaliti lo aggrediscono dicendo che sta opprimendo il loro povero figliuolo, tanto buono e tanto caro che studia come un matto tutto il giorno, quando in realtà per fare i compiti assegnatigli ci vogliono al massimo 40 minuti
    Preferisco il silenzio ora, sono stanco di questo mondo, di questa gente, di essere invischiato nel groviglio delle loro vite. Dicono di aver lavorato tanto per aver costruito il paradiso per poi scoprire che è popolato di orrori. Forse il mondo non viene creato, forse niente viene creato. Un orologio senza orologiaio. E' troppo tardi. E' sempre stato e sarà sempre troppo tardi.

  13. #13
    Spazio pubblicitario L'avatar di ~Macrat
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    Se posso esser franco, mi sembra il solito delirio di onnipotenza dell'adolescente che si sente superiore e diverso dalla massa.
    Una storia vecchia quanto il mondo, ci sono passati tutti, è questo il problema... tutti si sono sentiti diversi dalla massa, ma questo vuol dire che statisticamente solo in pochissimi lo erano davvero.
    Mamma mia quanto quoto.

    Comunque, come hanno detto gli altri, esistono pochi di noi adolescenti che sacrificherebbero il proprio tempo libero per studiare..


  14. #14
    Il buon vecchio Rosse. L'avatar di Hige
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    Io sto per affrontare il quarto (liceo scientifico bilingue) e onestamente in questi anni non sono andato maluccio (media 1 anno :7.5 2 anno.7.0 terzo anno cm il primo)eppure secondo me la voglia di ''mangiarsi la torta'' e nulla in qualsiasi studente..xk uno dovrebbe fare più del richiesto di un dato insegnante?Penso ke ognuno abbia una vita gli piacci asvagarsi qualke oretta cn gli amici o abbia attività sportiva..no?nella mia scuola abbiamo fatto una ricerca e in media nella mia classe abbiamo fatto una verifica ogni settimana(calcolato nell'arco dell anno) cn picchi di 6/7 verifiche in 4/5 giorni per disorganizzazione dei professori...è vero ke la scuola ti da un'infarinatura ed è vero che fare il minimo indispensabile non ervi alla fin fine a nulla xò il sistema scolastico fa schifo e i professori non sono meglio...Secondo me si andrà peggiorando sempre di più e alla fine nessuno di noi riuscirà veramente a capire cosa vuole fare della sua vita...chi è che ci da motivazioni?pochi professori mi han fatto sentire appagato dal mio studio e al contrario incazzato per il mio non-studio...ci dovrebbe essere un dialogo maggiore fra studenti/professori cosa che avviene raramente in italia..in 3 anni trascorsi al liceo solo un professore è riuscito ad avere un bel dialogo cn noi..gli altri tutti dei menefreghisti che si lamentano xk devono correggere le verifiche...
    @Per l'autore del thread:Cerca un indirizzo che ti porti a una sistemazione futura piacevole e appagante anche dal punto di vista economico..è inutile andare a fare ciò che a uno piace se poi non riesce a tirare avanti il mese...

  15. #15
    Signor.giuseppe
    Ospite
    Con tutto che si può ben comprendere la situazione in cui si trova l'autore del thread, mi viene abbastanza difficile immaginare la totale assenza di interessi e passioni.
    Mi pare molto strano che ci si debba scervellare e si debba riflettere a lungo al fine di conoscere ed accertare ciò che piace, davvero, mi sembra incredibile.
    Peraltro non sono solo le materie scolastiche apprese nei cinque anni a dover rappresentare un "interesse", ma anche qualsivoglia attività extrascolastica Ad esempio, a me interessa filosofia, ma qualora venisse meno la possibilità di intraprendere tale facoltà, mi affiderei certamente allo studio della musica, che pratico da circa undici anni.
    A mio avviso, sia che non si abbiano interessi d'alcun tipo, sia che si faccia molta fatica a trovarne, la continuazione degli studi rappresenta un rischio.

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