Genere: Sparatutto tattico
Sviluppatore: EA Los Angeles
Distributore: Electronic Arts
Lingua: Italiano
Giocatori: 1-32
Data uscita: cancellato
Screenshot:
http://www.gamesradar.com/pc/tiberiu...21810373617015
Trailer:
http://www.gametrailers.com/player/29782.html
http://www.gametrailers.com/player/30011.html
Sito ufficiale:
http://www.ea.com/tiberium/home.jsp#/core/
Protagonista di voci di corridoio per mesi, quando era ormai certo che Electronic Arts stesse sviluppando uno sparatutto in prima persona nei suoi studi di Los Angeles, Tiberium è affiorato sul finire del 2007 accompagnato da stupore e anche da una certa dose di scetticismo: prima di descrivere quelli che sembrano i "pezzi forti" del gioco, bisogna infatti ammettere che il precedente esperimento di shooter ambientato nel medesimo franchise - il controverso Command & Conquer: Renegade che trovate recensito a questo indirizzo - non costituisce un precedente di cui andare troppo fieri. Come ulteriore elemento di rischio vorremmo poi aggiungere che Tiberium non punta alla supremazia "tecnologica" sui vari Gears of War e Crysis, cercando invece di costruire la sua personalità intorno a un gameplay il più possibile originale e "di rottura": peccato che la massa dei cosiddetti "casual gamer" sia così drammaticamente poco attenta a dettagli di questo tipo.
UNDICI ANNI DI AGONIA
La trama di Tiberium è ambientata undici anni dopo la fine degli eventi narrati in Command & Conquer 3: Tiberium Wars (occhio quindi ai possibili spoiler) e vede la Terra ridotta in un ancor più drammatico stato rispetto a come l'avevamo lasciata: le calde acque del Mediterraneo sono infatti state soppiantate da una triste distesa di Tiberium e gli alieni Scrin hanno ben pensato di costruire un'enorme torre al largo delle coste dell'Italia, il cui scopo è un mistero che attende ancora di essere svelato. Le due fazioni umane note come Global Defense Iniziative (GDI) e Brotherhood of Nod continuano invece a combattersi nonostante la sparizione del leader carismatico di questi ultimi, il pazzo fanatico Kane.
Il protagonista del gioco, Ricardo Vega, è un comandante ritiratosi dall'esercito GDI per cercare di aiutare più concretamente gli abitanti delle città distrutte dalla guerra e richiamato in servizio proprio per cercare di capire cosa accada intorno alla torre Scrin; una "partenza" forse un po' stereotipata, verrebbe da obiettare, ma che Electronic Arts ha cercato di vestire con gli abiti migliori del suo guardaroba - se ci passate la metafora. Come Art Director di Tiberium è stato infatti scelto nientemeno che Steve Burg, un nome che non dirà molto alla maggioranza dei lettori di Nextgame.it, ma il cui curriculum nel mondo del cinema è di assoluto spessore avendo collaborato a pellicole come The Abyss, The Matrix, Terminator 2, X-Men, The Chronicles of Riddick e altri.
SCELTE DIFFICILI
Le caratteristiche peculiari del gameplay di Tiberium possono essere inquadrate nel tentativo di far compiere un ulteriore passo evolutivo agli sparatutto tattici, in cui il giocatore impartisce ordini a una squadra di compagni - stile Rainbow Six, per capirci - e, nella fattispecie, costringendolo a pensare in modalità "strategica".
Secondo la missione intrapresa, il nostro Vega potrà infatti contare su quantità differenti di "slot" da riempire con unità o squadre da portare in battaglia; alcune missioni consentiranno a Vega di chiedere rinforzi, ma solo dopo aver conquistato almeno una Drop Zone, e per fare ciò sarà costretto a dividere la squadra in due gruppi o a giocarsi il tutto per tutto contando sulla rapidità di movimento.
Per farla breve, si tratta dello stesso tipo di scelte a cui i giocatori di strategia sono abituati ma che non avevano ancora fatto il loro ingresso nel gameplay di uno sparatutto, dove solitamente i nemici non arrivano su più fronti per prendere possesso di differenti punti della mappa. Ovviamente EA Los Angeles non ha dimenticato che, oltre all'acume strategico, i giocatori di uno shooter desiderano solitamente anche utilizzare delle armi, e per questo ha puntato ancora sull'originalità. Il buon Vega ha infatti in dotazione un solo "pezzo" che, grazie alla tecnologia bellica del futuro, può tramutarsi in quattro armi radicalmente differenti: un fucile d'assalto, un lanciagranate, un fucile di precisione a proiettili "energetici" e uno strano ordigno battezzato MLS; grazie a quest'ultimo Vega potrà puntare diversi obiettivi in sequenza e poi lanciare una serie di missili ciascuno indirizzato a un nemico diverso.
Incuriositi? Pensiamo proprio di sì. Non temete, da qui alla fine dell'anno ne sapremo certamente di più!