mi sono alzato alle 4 x la 125 in poi
x gustarmi la vittoria la prima meritata di biaggi, da rossiniano dico ke se l'è meritata
![]()
rossi 2à dopo errore e rimonta
da gazzetta.it
MOTEGI (Giappone), 5 ottobre 2003 - Biaggi impeccabile, Rossi no. E' tutto qui il GP del Pacifico MotoGP sulla pista di Motegi, dominato dalle Honda. Max ha vinto con merito, senza sbavature e viaggiando in testa praticamente per tutta la gara. Valentino ha chiuso secondo, ma ha sulla coscienza un lungo al 7° giro - quando era in scia al romano - che lo ha spedito in nona posizione a quasi 8" dal leader. Da lì è risalito fino alla piazza d'onore, ma a quel punto Biaggi era irraggiungibile. Per Max si tratta del secondo, meritatissimo, successo del 2003. Mentre il pesarese, che in linea molto teorica poteva diventare iridato già a Motegi, vede la possibilità molto più concreta a Sepang, dove si corre domenica. Sete Gibernau, che ha corso con grande generosità nonostante una robusta influenza, aveva chiuso quinto, toccato e spedito nella sabbia all'ultimo giro da Makoto Tamada, terzo sul traguardo. Ma, due ore dopo l'arrivo, i commissari hanno deciso di squalificare il giapponese per "guida pericolosa". Così la terza piazza è andata a un bravissimo Nicky Hayden, compagno di squadra di Rossi, e lo spagnolo ha guadagnato una posizione. A tre gare dal termine del campionato Rossi vanta 282 punti, 58 in più rispetto a Sete. Eccellente la gara di Marco Melandri, 5° con la Yamaha dopo una grande rimonta, e 8° Loris Capirossi, con una Ducati non troppo competitiva a Motegi.
La cronaca. Alla prima curva è passato davanti a tutti Gibernau, mentre a metà gruppo c'è stato un contatto multiplo innescato da Hopkins (Suzuki), che ha coinvolto anche Bayliss (Ducati) e Checa (Yamaha): gara finita per tutti e tre. Dopo un paio di giri Biaggi ha infilato lo spagnolo, imitato presto da Rossi. Attaccati ai tre sono rimasti Hayden, compagno di squadra di Vale, e Tamada, con la Honda gommata Bridgestone. Dietro un ottimo Marco Melandri risaliva dal 22° all'ottavo posto, alle spalle di Capirossi, in sole sei tornate. Al 7° giro il colpo di scena con Rossi lungo alla prima curva, nella sabbia e poi rientrato in pista nono, proprio alle spalle di Melandri. Da lì, mentre davanti Max non perdeva un colpo, Vale risaliva e - a sei giri dal termine - conquistava la seconda posizione. Intanto Melandri, bravissimo, infilava Ukawa e Barros per consolidare la sesta posizione. L'ultimo scossone nel giro finale: Tamada e Gibernau, affiancati in rettilineo, si toccavano e lo spagnolo di Gresini finiva nella sabbia all'esterno della curva successiva. Per fortuna restava in piedi e rientrava senza perdere almeno la quinta posizione.