Il suicidio

[ningen]

E va beh, topic ciclico. Questa volta cercherò di aggiungere qualcosina in più del solito "cosa ne pensate?".

Allora, stamattina mi sono ritrovato a pensare a cosa succederebbe se mi dovessi suicidare. Che dire, l'idea di provocare dolore, soprattutto alle persone cui voglio bene, è angosciante.
Io non ho mai visto negativamente chi si suicida, ma se un giorno decidessi di suicidarmi e per assurdo una volta morto fossi ancora vivo, mi farei schifo. Eppure, perché?
Il suicida avrà i suoi motivi. Anzi, penso che qualunque motivo sia valido, non è una cosa che si fa tanto per. E spero che siamo tutti d'accordo che nessuno è responsabile dei propri mali.
Quindi, se il caso ha voluto così, che lui soffrisse, perché dovrebbe esimersi? Non è una questione di assumersi le proprie responsabilità.
È forse meglio che soffra il minor numero di persone possibile? Oppure approvare ugualmente il suo gesto, in quanto probabilmente quello "messo peggio"?

Ci ho pensato un po', ma mi sembrano domande senza risposta.

[Rika78]

E va beh, topic ciclico. Questa volta cercherò di aggiungere qualcosina in più del solito "cosa ne pensate?".

Allora, stamattina mi sono ritrovato a pensare a cosa succederebbe se mi dovessi suicidare. Che dire, l'idea di provocare dolore, soprattutto alle persone cui voglio bene, è angosciante.
Io non ho mai visto negativamente chi si suicida, ma se un giorno decidessi di suicidarmi e per assurdo una volta morto fossi ancora vivo, mi farei schifo. Eppure, perché?
Il suicida avrà i suoi motivi. Anzi, penso che qualunque motivo sia valido, non è una cosa che si fa tanto per. E spero che siamo tutti d'accordo che nessuno è responsabile dei propri mali.
Quindi, se il caso ha voluto così, che lui soffrisse, perché dovrebbe esimersi? Non è una questione di assumersi le proprie responsabilità.
È forse meglio che soffra il minor numero di persone possibile? Oppure approvare ugualmente il suo gesto, in quanto probabilmente quello "messo peggio"?

Ci ho pensato un po', ma mi sembrano domande senza risposta.

Ti sembrano senza risposte perchè non hai la reale intenzione di farlo.Cerchi di immaginare una situazione che invece bisogna solo vivere sul serio.

A quel punto non ti importerebbe nulla di chi rimane e del loro "eventuale" dolore.

[DeSade]

Non si vive per far felici gli altri e allo stesso modo se si decide di voler morire il dolore altrui è l'ultimo dei vari pensieri che possono passare per la testa.

[Claudio Chianese]

E va beh, topic ciclico. Questa volta cercherò di aggiungere qualcosina in più del solito "cosa ne pensate?".

Allora, stamattina mi sono ritrovato a pensare a cosa succederebbe se mi dovessi suicidare. Che dire, l'idea di provocare dolore, soprattutto alle persone cui voglio bene, è angosciante.
Io non ho mai visto negativamente chi si suicida, ma se un giorno decidessi di suicidarmi e per assurdo una volta morto fossi ancora vivo, mi farei schifo. Eppure, perché?
Il suicida avrà i suoi motivi. Anzi, penso che qualunque motivo sia valido, non è una cosa che si fa tanto per. E spero che siamo tutti d'accordo che nessuno è responsabile dei propri mali.
Quindi, se il caso ha voluto così, che lui soffrisse, perché dovrebbe esimersi? Non è una questione di assumersi le proprie responsabilità.
È forse meglio che soffra il minor numero di persone possibile? Oppure approvare ugualmente il suo gesto, in quanto probabilmente quello "messo peggio"?

Ci ho pensato un po', ma mi sembrano domande senza risposta.

non capisco che senso abbia questo discorso. Il dolore futuro dei tuoi cari non potrà sfiorarti, in quanto sarai morto.

[Dynamite]

Il suicidio è amore non ricambiato per la vita.

[Sw33ty]

E va beh, topic ciclico. Questa volta cercherò di aggiungere qualcosina in più del solito "cosa ne pensate?".

Allora, stamattina mi sono ritrovato a pensare a cosa succederebbe se mi dovessi suicidare. Che dire, l'idea di provocare dolore, soprattutto alle persone cui voglio bene, è angosciante.
Io non ho mai visto negativamente chi si suicida, ma se un giorno decidessi di suicidarmi e per assurdo una volta morto fossi ancora vivo, mi farei schifo. Eppure, perché?
Il suicida avrà i suoi motivi. Anzi, penso che qualunque motivo sia valido, non è una cosa che si fa tanto per. E spero che siamo tutti d'accordo che nessuno è responsabile dei propri mali.
Quindi, se il caso ha voluto così, che lui soffrisse, perché dovrebbe esimersi? Non è una questione di assumersi le proprie responsabilità.
È forse meglio che soffra il minor numero di persone possibile? Oppure approvare ugualmente il suo gesto, in quanto probabilmente quello "messo peggio"?

Ci ho pensato un po', ma mi sembrano domande senza risposta.

Penso che chi si suicida compia un atto di grande egoismo. Parlo nel caso in cui ci sia qualcuno che gli vuole bene al suo fianco, in parole povere. Non sono d'accordo sulla visione del mondo "sono messo peggio di tutti", c'è sempre qualcuno messo peggio del peggio, e soprattutto che "nessuno è responsabile dei propri mali". Credo nella volontà di potenza. Una sorta di Fenice che rinasce dalle sue stesse ceneri. E sono certa che, se falliamo, abbiamo da rimproverare noi e solo noi, il nostro avvenire è causa delle nostre intuizioni come dei nostri fallimenti.

[Claudio Chianese]

Non sono d'accordo sulla visione del mondo "sono messo peggio di tutti", e soprattutto che "nessuno è responsabile dei propri mali". Credo nella volontà di potenza.

Nietzche è morto di sifilide. Contratta da vergine.

[Sw33ty]

Nietzche è morto di sifilide. Da vergine.

Fin che lo scrivi in quel modo muore anche di infarto. Un altro utente col complesso del pene?

[Rika78]

Ritengo che non sia affatto un atto di egoismo.Ognuno di noi non deve rispondere a nessuno della propria esistenza e del proprio desiderio di interromperla, qualsiasi siano i motivi alla base di certe decisioni.Chi resta probabilmente soffrirà ma chi se ne va sarà finalmente libero.

[Claudio Chianese]

Fin che lo scrivi in quel modo muore anche di infarto. Un altro utente col complesso del pene?

Ho dimenticato una s

[Mister K]

E va beh, topic ciclico. Questa volta cercherò di aggiungere qualcosina in più del solito "cosa ne pensate?".

Allora, stamattina mi sono ritrovato a pensare a cosa succederebbe se mi dovessi suicidare. Che dire, l'idea di provocare dolore, soprattutto alle persone cui voglio bene, è angosciante.
Io non ho mai visto negativamente chi si suicida, ma se un giorno decidessi di suicidarmi e per assurdo una volta morto fossi ancora vivo, mi farei schifo. Eppure, perché?
Il suicida avrà i suoi motivi. Anzi, penso che qualunque motivo sia valido, non è una cosa che si fa tanto per. E spero che siamo tutti d'accordo che nessuno è responsabile dei propri mali.
Quindi, se il caso ha voluto così, che lui soffrisse, perché dovrebbe esimersi? Non è una questione di assumersi le proprie responsabilità.
È forse meglio che soffra il minor numero di persone possibile? Oppure approvare ugualmente il suo gesto, in quanto probabilmente quello "messo peggio"?

Ci ho pensato un po', ma mi sembrano domande senza risposta.

Il suicidio come fuga dalla sofferenza è l'atto più egoistico possibile

[ningen]

Ti sembrano senza risposte perchè non hai la reale intenzione di farlo.Cerchi di immaginare una situazione che invece bisogna solo vivere sul serio.

A quel punto non ti importerebbe nulla di chi rimane e del loro "eventuale" dolore.

Non si vive per far felici gli altri e allo stesso modo se si decide di voler morire il dolore altrui è l'ultimo dei vari pensieri che possono passare per la testa.

E se il motivo fosse amore non ricambiato?
Ti sentiresti il colpa per la morte di una persona, ti rovinerebbe la vita.
Anche in quel caso, chissenefrega?

non capisco che senso abbia questo discorso.

Scrivo male, sii paziente.

Il dolore futuro dei tuoi cari non potrà sfiorarti, in quanto sarai morto.

Infatti, non potrà sfiorarmi in seguito, ma mi tocca ora.

[ningen]

E sono certa che, se falliamo, abbiamo da rimproverare noi e solo noi, il nostro avvenire è causa delle nostre intuizioni come dei nostri fallimenti.

Ma anche no. Mi scoccia un po' tirare fuori questo discorso, ma sembra necessario: tutto ciò che fai non dipende da te, ma da ciò che sei. Che, però, è determinato da geni ed ambiente.
Dato che nessuno ha la falcoltà di scegliere il proprio DNA né che esperienze vivere...

Insomma, se io sono un incapace è perché sono così e basta, che colpa ne ho? Devo prendermela con me stesso?
Sì, probabilmente lo farei, ma a torto.
Lo stesso vale, ad esempio, se fossi intelligente: non è un merito.

Ma qua sto un po' divagando forse.

[Claudio Chianese]

Scrivo male, sii paziente.

Non è questo, non capisco la logica:

Infatti, non potrà sfiorarmi in seguito, ma mi tocca ora.

Ma è come disperarsi per lo spegnimento del sole tra cinque miliardi di anni.

[Sw33ty]

Ho dimenticato una s

Pe' stavolta ti assolvo : [ dopotutto siamo omonimi