AVVERTENZA: QUESTO THREAD NON VUOLE ESSERE ANTISEMITA
E’ una cosa su cui stavo pensando, nella cronaca quando si parla della delicata situazione in Palestina la parte dei “cattivi” se la beccano sempre gli arabi, fateci caso agli attentati kamikaze si da sempre grande risalto, non mi sembra che si dia altrettanto risalto alle cause di tutto questo però.
Parto specificando che ovviamente le sparate di Ahmadinejad non possono essere condivisibili e che anche il revisionismo storico sull’Olocausto è una delle correnti di pensiero più squallide oggi in circolazione, però non posso fare a meno di chiedermi se quando si parla della legittimità dello stato di Israele gli arabi non abbiano in parte ragione.
Fino alla fine dell’Ottocento la questione non si poneva nemmeno perché la presenza ebraica in Palestina era minima, poi con una massiccia immigrazione e il clamore suscitato dall’Olocausto il sogno sionista di uno stato Ebraico è diventato realtà, mi chiedo tuttavia se sia stato giusto creare uno stato a tavolino senza consultare le popolazioni circostanti, gli arabi hanno sempre espresso la loro contrarietà ad uno stato Ebraico anche prima del 1948, l’opposizione arrivata dopo è quasi ovvia secondo me.
Provando a fare un raffronto, prendiamo i Rom, sono un popolo senza terra anche loro, e in Italia c’è una folta comunità, se domani la comunità internazionale decidesse a tavolino di creare uno stato Rom in Italia quanti italiani considererebbero legittimo il nuovo stato? Quanti accetterebbero di dividerlo a metà nonostante la chiara superiorità numerica degli italiani (eh si la parte Israeliana e quella Palestinese nel 1948 erano uguali anche se gli ebrei erano una minoranza)?
Con questo non voglio dare addosso agli Ebrei, gente che secondo me ha dimostrato nel corso dei secoli una grande adattabilità e un grande spirito di sacrificio, ma chiedermi se quando gli arabi dicono che Israele non è uno stato legittimo non abbiano in fondo un po’ ragione (sui metodi di protesta non ce l’hanno di sicuro..)