Mi sono accorto di una cosa. No, beh. Lo sapevo da molto, ma non riuscivo a trasporla su pixel, un po' perché fatico davvero a scrivere: io dopotutto penso per immagini; ogni mio pensiero è una raffigurazione mentale ed estrarre parole da essa non è mai esattamente facile, non si sa mai da dove cominciare.
Io ho bisogno di essere stimato. Il succo è tutto qui. Un desiderio profondo di essere stimato, riconosciuto, apprezzato, che non vedo adempiersi nella vita quotidiana -un po' perché non conosco nessuno, un po' perché i pochi che conosco hanno giustamente i propri cazzi a cui pensare- e che cerco freneticamente nella grande rete. Perciò, se qualcuno mi dà del cretino io mi sento male perché non conosco nessuno che mi stima, e quindi quella persona potrebbe avere ragione. Faccio un esempio, va bene: una persona ha tre amici e dei confidenti in internet. Gli danno del cretino e del non vali niente: a lui non interessa del parere dell'altra persona, perché, semplicemente, ha delle persone che non lo ritengono tale, non può e non vuole basare la propria considerazione di sé solo su un singolo parere. Io non ho nessuno e quindi un offesa mi spinge a pensare che, sì, magari quell'altra persona ha ragione, e anche quell'altra, e tutti sono contro di me e non c'è nessuno d'accordo con quello che dico. L'aggravante è che davvero è così. Molti adolescenti dicono di non avere nessuno ma non volutamente mentono: io non ho proprio nessuno. Isolato geograficamente, isolato mentalmente, ci sono delle montagne che mi separano da voi e che mi fanno stare al sicuro, nell'utero intimo e rassicurante seppur odiato e imbastardito che è la mia casa, protetto dalle interferenze esterne, ma un cretino proveniente da un terrone (senza offesa), che ne so, leccese, dal quale mi separano giusto qualche milione di persone e miliardi di animali vari e case e pezzi di cielo e autostrade lunghe immerse nella luce del sole con i giardinetti di fianco e sui giardinetti piazzati i telefoni d'emergenza e le gallerie e gli sbocchi e i camion merci mi fa ugualmente male, mi colpisce con la forza di un maglio, corrente elettrica a diecimila watt, urla nella testa e dolore nella tastiera -che risale dalle dita alla testa, dalla testa al corpo, che mi immobilizza e mi lancia uno spasmo muto di sofferenza indicibile.
No, nessuno mi ha dato del cretino e terrone non è un offesa, ma il primo che mi scrive cretino è segnalato.![]()