In Gamesradar, in una Sezione che si chiama Dailyrando, fu un uomo molto bizzarro e iracondo, el quale per ogni piccola cosa invocava el diavolo, e raccomandavasi a lui. E una volta avendo giocato e molto perduto, e invocando l' diavolo molto perfidamente, e 'l diavolo gli apparbe in figura umana, e dìsseli: – Tu mi chiami tanto sollicitamente; vuoli tu cavalle da me?
El misero rispose che voleva alcuna quantità di denari. El diavolo gli disse: – Se io te li do, che vuoli tu dare a me? – El misero rispose che voleva essere suo, in anima e in corpo. Allora il diavolo gli dette e denari che gli adimandò, e sparì.
E poi, doppo alquanto tempo, andando co' la moglie sua a un suo prato, e gionto, vidde 'l diavolo venire da longa verso lui, ne la forma ch'egli l'aveva veduto la prima volta, e cominciò tutto a impallidire e a tremare di paura. Allora la moglie, vedendo questo, el dimandò perch'egli era così impaurito e tremava così forte. Egli le disse 'l fatto com'era stato e come 'l diavolo veniva per lui. Allora la moglie gli disse: – O misero sciagurato, come non l'hai detto già cotanto tempo, a ciò che tu te ne fusse potuto confessare, e rèndare in colpa?
E sopragiognendo 'l diavolo disse: – Tu se' mio, in anima et in corpo; si che io posso fare di te ciò ch'io voglio. – E dette queste parole, el prese per le braccia. Allora la moglie l'abbracciò ne le gambe, e tenevalo. El diavolo, tirandolo per le braccia, attrascinò lui e lei un buon pezzo, su per lo prato. A la perfine la moglie, non potendolo tenere più el lassò. El diavolo allora el portò in aria, in tanta altezza, che la moglie sua nol poteva più vedere. E doppo questo se ne portò l'anima sua, e 'l corpo lassò cadere in terra.
Questo assempro udii da un uomo degno di fede, el quale l'udì da un frate che confessò la moglie, e udìllo da lei medesima.
