La ragazza è in coma dal 1992 ( quindi ne va 17 quest'anno di coma). Voi fareste come vogliono fare i genitori ovvero stacchereste gli alimenti e l'idratazione a Luana?
Si, è giunto il momento che non soffra più
No, la vita è sempre la vita....
Io se ne avessi l'autorità ed il diritto farei come avrebbe voluto fare Eluana in una circostanza simile.
Se ha lasciato chiaramente intendere, prima dell'incidente, che una sopravvivenza da vegetale non era una cosa che le andasse a genio, allora il padre fa benissimo a richiedere che sia lasciata morire anche nel fisico (nella mente è già morta da tempo).
Quanto al resto, trovo che testamento biologico, eutanasia, suicidio assistito siano degli strumenti giuridici (tutti diversi, ma tutti puntanti nella stessa direzione) utili a garantire al cittadino una maggiore autodeterminazione.
Il fatto che, ad oggi, nessuno di questi in Italia sia previsto dalla legge è uno dei tanti segni della nostra arretratezza culturale e della paura della nostra classe dirigente di lasciare la gente libera di scegliere per sè.
E' il padre che deve scegliere e, a mio avviso, la scelta è quella giusta. Quello che proprio mi ha sconcertato è stato l'atteggiamento della chiesa, non che normalmente mi sorprenda per delle uscite geniali, ma stavolta si è veramente raschiato il fondo, con quel cardinale Barracan che ieri ha calcato davvero la mano quando non ve n'era per niente bisogno... sempre con quest'infondere sensi di colpa e intromettersi in situazioni che solo chi sta vicino può davvero valutare e decidere per estreme conseguenza. Se per loro quasi vent'anni in stato vegetativo è vita, non so proprio a cosa pensare.
Del resto sono d'accordissimo per l'eutanasia e il testamento biologico. Queste prese di posizione della chiesa (e non solo) per prolungare inutilmente sofferenza le trovo davvero terrificanti.
Ultima modifica di Aaron Amoth; 4-02-2009 alle 08:42:30
farei quello che lei vuole...
I'm gonna win. There's no way I'm goin' down. I don't go down for nobody
My idea of heaven is a place where the Tyne meets the Delta, where folk music meets the blues.
Ovviamente si.
I paletti devono esistere naturalmente, ci vuole una regolamentazione. Ma in questo caso, se Eluana ha espresso il desiderio di staccare la spina in caso di coma vegetativo non vedo perchè non rispettare le sue volontà. Mi sembra, da parte della Chiesa e di quasi la totalità dei politici, più che altro un tira e molla fatto non certo per difesa della vita, ma imposizione di potere.
premettendo che questa è una decisione che spetta alla pesona (o alla famiglia, se la prima è incapace), non allo stato, non alla chiesa e soprattutto non a quel branco di patetici buffoni che sono le associazioni per la difesa della vita
si, staccherei la spina, se il paziente non ha disposto diversamente
Ma mi sembra ovvio, certo che sì. La chiesa se ne appofitta solo perchè la poveretta non può parlare altrimenti col cavolo che ci sarebbero tutte queste polemiche.
D'altro canto ricordiamoci che prima di questa situazione, Eluana aveva già espresso la sua volontà, visto che era andata a trovare un amico in ospedale nell sue stesse (future) condizioni.
E' incredibile: per la chiesa non è possibile fare quello che si vuole della propria vita. Perchè i prelati non se vanno tutti a fare in #### ?
Ultima modifica di noumeno; 4-02-2009 alle 10:56:00
Sono affetto da una forma cronica di singulto parrossistico anti peristaltico...
io non capisco una cosa... la chiesa cattolica dice che la vita deve fare il suo corso, che si deve rispettare quello che ha deciso la natura. E poi sostiene che un essere vivente per sopravvivere deve essere alimentato artificialmente? cioè è un controsenso enorme quanto un grattacielo eh... cioè se seguiamo la loro logica, e lasciamo che la natura faccia il suo corso, Eluana sarebbe già morta 17 anni fa, come tanta gente che viene tenuta in vita artificialmente, dovrebbe morire, senza possibilità di sopravvivere grazie alle macchine... un altro assurdo controsenso religioso, o sono io che non capisco?
Ho sentito una cosa ieri sera che mi ha lasciato abbastanza basito su porta a porta(che stava guardando mia madre, mi ritrovavo nei paraggi per abbeverarmi), un "dottore" per supportare la propria tesi affermava che non esistono coma vegetativi certamente irreversibili ._.
Era una scimmia o ha ragione? Perchè da quanto ho sempre letto non funziona assolutamente cosi.
I controsensi sono alla base della chiesa odierna.
questo caso, che ormai è stato tramutato in uno scenaggiato televisivo, urla in maniera preponderante la necessità e l'urgenza di un riconoscimento legale del testamento biologico, in barba a chiesa, bigotti e bischeri in generale.
come sono padrone della mia vita, devo esserlo anche della mia morte
in questi casi, poco importano le considerazioni altrui: se io ho la volontà di rimanere in stato vegetativo, nel caso un incidente mi ci costringa, bene, altrimenti devo poter morire.
le affermazioni di chi, contrario al testamento biologico, adduce il fatto che, magari dopo le persone più deboli potrebbero venire eliminate in maniera legale, mi paiono, al momento, campate in aria
Ultima modifica di Baffo.; 4-02-2009 alle 10:58:01
Ma più che questo,io credo che il problema sia molto più semplice: ognuno dei due litiganti vuol avere ragione per poi,puntare il dito contro l'altro e dirgli "ahah guarda,avevo ragione io e tu no".
Perchè,se gliene importasse veramente di quella ragazza,avrebbero evitato di farlo diventare un fatto mediatico che oggi si trova sulla bocca di chiunque,anche i neonati fra un pò.
E comunque,se la ragazza,aveva lasciato intendere,che avrebbe preferito morire,piuttosto che vivere da vegetale,non vedo perchè non rispettare le sue opinioni\scelte.
Ma staccare la spina lo usato in senso figurato no? Perché da quanto ho capito le tolgono solo l'alimentazione.
Dire lei avrebbe voluto questo è impossibile da dire, è solo una supposizione.
Non so se si può definire interruzione di accanimento terapeutico, dato che viene solo alimentata, e anche se fosse la Chiesa è contraria all'accanimento terapeutico.
Non è tutto così semplice, sempre se ho capito bene verrebbe fatta morire di fame/sete. Si può considerare accanimento terapeutico nutrirla forzatamente? Forse.
Per quel che riguarda me il discorso va oltre due diverse correnti morali, ma si attesta su pura, semplice logica e buonsenso.
Vi sono stati casi di persone che si sono svegliate dopo sette anni di coma (di questo periodo sono certo), e forse anche più a lungo di questo periodo. Inoltre la ricerca scientifica in questi anni sta andando avanti, non si è fermata.
Teniamo bene in mente questo primo punto.
Il secondo punto è che uno dei medici è certo che Eluana "non soffrirà" con l'esser lasciata morire di fame e sete, di riflesso non soffrirà neanche se la lasciassero continuare la sua esistenza come è stato fino ad ora.
Ora, con una possibilità, sia pure minima, sia pure inferiore all'1% che la ragazza si svegli, che diritto abbiamo di prendere questa percentuale, per quanto risibile, e ridurla a una certezza di morte?
Io credo che in casi come questo sia quantomeno sensato interrogarci sullo scenario a lungo termine, e sulla logica di quanto è stato affermato dalle persone coinvolte.
Dopo la riflessione, c'è una parentesi che mi pare il caso di fare, a parte. Far morire qualcuno di fame e di sete non è una morte umana. Per niente.