Incomincio con la recensione:
Con l’arrivo della rivoluzionaria
console a doppio schermo made in
Nintendo, le produzioni impegnate nello sviluppo di avventure grafiche sono vertiginosamente aumentate, vedi Another Code,
Lost In Blue, Phoenix Wright e per ultimo il qui presente Hotel Dusk: Room 215. L’utilizzo del pennino abbinato al touch screen ha evidentemente facilitato la programmazione di tali prodotti che, sviluppati su di una console felicemente adattabile allo stile punta e clicca, ha ritrovato lo splendore ormai andato fiaccandosi con l’avvento delle nuove tecnologie. Questi prodotti oltretutto si sono dimostrati dannatamente accattivanti e divertenti, come d'altronde piacevole e interessante si scopre essere il prodotto sviluppato dai ragazzi della Cing. L’avventura che HD ci propone è sin dalle prime battute avvincente: L’ex detective Kyle Hyde viene inviato dalla sua nuova ditta di lavoro, la Red Crown (impresa impegnata nella vendita di prodotti casalinghi), nel misterioso Hotel Dusk. Quest’oscuro edificio, rappresenterà per il nostro protagonista l’inizio del suo tormentato viaggio attraverso il proprio passato, che lo ha visto perdere il lavoro e contemporaneamente il suo collega e amico Bradley. In realtà Hyde non svolge esclusivamente il lavoro di venditore, bensì accetta volentieri, dal suo capo Ed, mansioni che lo vedono impegnato nella ricerca di particolari oggetti smarriti. Questo è il vero motivo per il quale l’ex detective di Manhattan giunge all’Hotel Dusk! La storia ci presenta immediatamente personaggi particolarmente ambigui ed anche molto ben caratterizzati, tramite i quali avremo occasione di conoscere la personalità del nostro protagonista.
Un sistema di gioco... a libro!
Cominciamo a vedere come Hotel Dusk si lascia giocare: per prima cosa saremo chiamati a tenere la console verticalmente, (a mo di libro per intenderci) con lo schermo sinistro adibito alla visualizzazione degli ambienti (completamente
3D), e il destro, quello del touch screen, impegnato nel permettere i movimenti di Hyde tramite una mappa ripercorrente le caratteristiche dell’ambiente visionato. Praticamente con lo stilo daremo il via ai movimenti del personaggio, il quale verrà avvisato degli elementi ispezionabile grazie all’illuminazione dell’icona lente d’ingrandimento; l’area controllabile, una volta selezionata, verrà ingrandita e messa sotto osservazione dal nostro protagonista, il quale cliccando su ogni oggetto potrà avvalersi di una spiegazione più dettagliata dell’elemento interessato. Oltre alla lente d’ingrandimento la barra inferiore del menù ci darà occasione di utilizzare l’agenda personale dove poter memorizzare e scrive ogni particolare a noi più sospetto, visualizzare la mappa del luogo, osservare gli oggetti in possesso, ecc. Sarà presente inoltre un’ulteriore icona che s’illuminerà ogni qualvolta verremo a contatto con i personaggi sulla mappa dandoci occasione di conversare con ognuno di essi. A proposito delle conversazioni, quest’ultime risultano molto spesso divertenti e condite da una certa dose d’ironia capace di alleggerire le lunghe chiacchierate che saremo costretti a seguire; inoltre alcune volte avremo occasione di scegliere le risposte o le domande da porre ai vari interlocutori, stando attenti però a non fregarci nelle dichiarazioni che andremo ad affermare, pena l’immediato game over. Vi faccio un esempio: una simpatica, ma allo stesso tempo troppo impicciona vicina di stanza, sentite alcune dichiarazioni sul vecchio impiego di Hyde, ha chiamato alla centrale investigativa per sincerarsi della sua reale esistenza come detective, appurata l’effettiva assenza nelle fila degli agenti, quest’ultima non ha perso tempo e ha avvisato il direttore dell’hotel che, senza sentire ragioni, ha cacciato dall’albergo l’incredulo venditore della Red Crown. A quel punto il gioco riparte nel momento in cui viene a crearsi il malinteso, da quell’istante modificando le dichiarazioni precedenti avremo modo di rettificare l’accaduto e riprendere la retta via.
Una sana chiacchierata tra un enigma e l'altro
Avrete capito che la maggior parte degli avvenimenti che si svolgeranno in Hotel Dusk, saranno descritti da lunghe chiacchierate che ci traghetteranno verso il dipanarsi dell’avvincente trama, ciò non toglie che saremo impegnati anche nella risoluzione di divertenti e alle volte impegnativi enigmi, nei quali verrà sfruttato l’uso del pennino, capace d’immergere maggiormente il giocatore nelle situazioni proposte. Stilisticamente Hotel Dusk risulta molto affascinante, soprattutto nei personaggi rappresentati come fossero estratti di un fumetto in scrupoloso bianco e nero; anche le animazioni di quest’ultimi risultano efficaci e decisamente realistiche. Durante le conversazioni è bello vedere il gesticolare dei protagonisti chiamati in causa, i quali con le loro movenze intensificheranno il patos dei dialoghi. Inoltre la caratterizzazione dei protagonisti è curata magistralmente, ogni personaggio gode, infatti, di un’aura fascinosa capace di lasciare ammaliato il giocatore intrappolandolo nella loro veridicità. Anche gli ambienti sono ben strutturati con dettagli curati e ottimamente caratterizzati, in questo caso però l’assenza di location oltre quella dell’hotel fa perdere qualche punto al fattore varietà. Il sonoro ci lascia in parte soddisfatti, perchè se gli effetti ci sono sembrati tutto sommato azzeccati, non possiamo dire lo stesso della musica che accompagna il gioco, dimostratasi spesso fuori tema e quantomai monotona.
Una VERA avventura
Titoli come HD rischiano di perdere di mordente con l’avanzare della trama magari non curata nel dettaglio, o troppo corta, bene questo non è il caso del titolo Cing: infatti, l’aspetto maggiormente curato del gioco è rappresentato proprio dalla storia matura e ricca di suspense, capace di mantenere alto l’interesse del giocatore fino al termine dell’avventura, peraltro in questo caso lunga circa 15-20 ore. Prodotti come HD si discostano dalla massa per la loro natura ibrida che non pretende di piacere alla massa, ma che se amata può veramente regalare forti emozioni e soddisfazioni; certo bisogna ammettere che le lunghe righe di testo sono un dettaglio da dover sottolineare, ma ascoltate un consiglio: farsi rapire dall’affascinante trama del gioco è assolutamente semplice, a quel punto arrivare sino alla fine risulterà automatico e divertente. In ogni caso non posso consigliare HD agli amanti dell’azione frenetica: qui il divertimento prende tutt’altre forme... e per chi scoprisse di amarle non può lasciarsi sfuggire questo gioco.
A cura di : Simone "Cloud" Giorgi
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