Garantismo e giustizialismo
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Discussione: Garantismo e giustizialismo

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  1. #1
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Garantismo e giustizialismo

    E' una tendenza che purtroppo sto notando da un pò di tempo, sembra che per un bel pò di gente il concetto di "crimine" sia relativo, stò notando che per ogni atto compiuto c'è sempre qualcuno pronto a metterci la pezza.
    Se una persona ha avuto un infanzia infelice o genitori alcolisti e tossicodipendenti per molti è autorizzato a fare praticamente tutto, la società deve comprendere, la società deve capire, anzi viene spesso additata come la responsabile di tutto, non importa se stupri, ammazzi o vessi il prossimo in altri modi, la colpa è tutta della società, è lei ad averti spinto perciò tu non sei responsabile, dormi pure sonni tranquilli.
    Io personalmente ritengo questa mentalità della non-responsabilità quanto di più aberrante ci possa essere, tante volte si dice che la giustizia non deve essere vendetta, che deve essere assolutamente imparziale, ma mi sembra che questo venga ricordato solo quando bisogna mitigare la rabbia della gente, quando bisogna dare una pena giusta invece ecco scattare il sentimentalismo e il buonismo più biechi, il sistema legislativo italiano è fondato su cose del genere e può quindi capitare che un pazzo psicopatico becchi meno anni di un criminale "normale" in quanto non capace di intendere e volere, un criminale minorenne becca meno anni di uno adulto mentre dall'altra parte si arriva al caso assurdo di chi difende i propri beni o la propria vita facendo del male al delinquente e rischia pene assurde, ormai il sistema legislativo-giudiziario italiano è solo un inutile perdita di tempo e soldi e non tutela il cittadino in nessun modo.
    Ritengo il garantismo e il buonismo italiani un vero e proprio cancro, sono per una visione molto più inflessibile della giustizia, una visione in cui non c'è spazio per sentimentalismi di bassa lega, ciò che si deve valutare è l'operato di una persona, il resto che sia l'infanzia, il contesto sociale o le motivazioni che spingono una persona a delinquere non mi tangono minimamente, e non dovrebbero interessare nemmeno la giustizia.
    Lancio quindi una provocazione, per me Robin Hood fosse vissuto oggi avrebbe meritato la stessa pena di Callisto Tanzi, e i vari anarchici attentatori per presunti ideali la stessa pena di Bin Laden, basta con tutti questi sentimentalismi e tutte queste eccezioni, ridateci Robespierre, lui era duro, ma almeno non faceva distinzioni e servizi strappalacrime in tv in favore di delinquenti senza scrupoli.
    Voi condividete questa linea di pensiero? O preferite nel bene e nel male una società garantista?

  2. #2
    Utente L'avatar di fdb
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    E' una tendenza che purtroppo sto notando da un pò di tempo, sembra che per un bel pò di gente il concetto di "crimine" sia relativo, stò notando che per ogni atto compiuto c'è sempre qualcuno pronto a metterci la pezza.
    Se una persona ha avuto un infanzia infelice o genitori alcolisti e tossicodipendenti per molti è autorizzato a fare praticamente tutto, la società deve comprendere, la società deve capire, anzi viene spesso additata come la responsabile di tutto, non importa se stupri, ammazzi o vessi il prossimo in altri modi, la colpa è tutta della società, è lei ad averti spinto perciò tu non sei responsabile, dormi pure sonni tranquilli.
    Io personalmente ritengo questa mentalità della non-responsabilità quanto di più aberrante ci possa essere, tante volte si dice che la giustizia non deve essere vendetta, che deve essere assolutamente imparziale, ma mi sembra che questo venga ricordato solo quando bisogna mitigare la rabbia della gente, quando bisogna dare una pena giusta invece ecco scattare il sentimentalismo e il buonismo più biechi, il sistema legislativo italiano è fondato su cose del genere e può quindi capitare che un pazzo psicopatico becchi meno anni di un criminale "normale" in quanto non capace di intendere e volere, un criminale minorenne becca meno anni di uno adulto mentre dall'altra parte si arriva al caso assurdo di chi difende i propri beni o la propria vita facendo del male al delinquente e rischia pene assurde, ormai il sistema legislativo-giudiziario italiano è solo un inutile perdita di tempo e soldi e non tutela il cittadino in nessun modo.
    Ritengo il garantismo e il buonismo italiani un vero e proprio cancro, sono per una visione molto più inflessibile della giustizia, una visione in cui non c'è spazio per sentimentalismi di bassa lega, ciò che si deve valutare è l'operato di una persona, il resto che sia l'infanzia, il contesto sociale o le motivazioni che spingono una persona a delinquere non mi tangono minimamente, e non dovrebbero interessare nemmeno la giustizia.
    Lancio quindi una provocazione, per me Robin Hood fosse vissuto oggi avrebbe meritato la stessa pena di Callisto Tanzi, e i vari anarchici attentatori per presunti ideali la stessa pena di Bin Laden, basta con tutti questi sentimentalismi e tutte queste eccezioni, ridateci Robespierre, lui era duro, ma almeno non faceva distinzioni e servizi strappalacrime in tv in favore di delinquenti senza scrupoli.
    Voi condividete questa linea di pensiero? O preferite nel bene e nel male una società garantista?
    Sono pienamente d'accordo, la legge è uguale per tutti e non ci devono essere attenuanti di sorta penso che solo con una certezza della pena si possa riportare ad uno stato di serenità la cittadinanza.
    Condanne per omicidi che partono da 30 anni arrivano ad effettivo sconto della pena di 5-10 e ciò non è giusto

  3. #3
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    E' una tendenza che purtroppo sto notando da un pò di tempo, sembra che per un bel pò di gente il concetto di "crimine" sia relativo, stò notando che per ogni atto compiuto c'è sempre qualcuno pronto a metterci la pezza.
    Se una persona ha avuto un infanzia infelice o genitori alcolisti e tossicodipendenti per molti è autorizzato a fare praticamente tutto, la società deve comprendere, la società deve capire, anzi viene spesso additata come la responsabile di tutto, non importa se stupri, ammazzi o vessi il prossimo in altri modi, la colpa è tutta della società, è lei ad averti spinto perciò tu non sei responsabile, dormi pure sonni tranquilli.
    Io personalmente ritengo questa mentalità della non-responsabilità quanto di più aberrante ci possa essere, tante volte si dice che la giustizia non deve essere vendetta, che deve essere assolutamente imparziale, ma mi sembra che questo venga ricordato solo quando bisogna mitigare la rabbia della gente, quando bisogna dare una pena giusta invece ecco scattare il sentimentalismo e il buonismo più biechi, il sistema legislativo italiano è fondato su cose del genere e può quindi capitare che un pazzo psicopatico becchi meno anni di un criminale "normale" in quanto non capace di intendere e volere, un criminale minorenne becca meno anni di uno adulto mentre dall'altra parte si arriva al caso assurdo di chi difende i propri beni o la propria vita facendo del male al delinquente e rischia pene assurde, ormai il sistema legislativo-giudiziario italiano è solo un inutile perdita di tempo e soldi e non tutela il cittadino in nessun modo.
    Ritengo il garantismo e il buonismo italiani un vero e proprio cancro, sono per una visione molto più inflessibile della giustizia, una visione in cui non c'è spazio per sentimentalismi di bassa lega, ciò che si deve valutare è l'operato di una persona, il resto che sia l'infanzia, il contesto sociale o le motivazioni che spingono una persona a delinquere non mi tangono minimamente, e non dovrebbero interessare nemmeno la giustizia.
    Lancio quindi una provocazione, per me Robin Hood fosse vissuto oggi avrebbe meritato la stessa pena di Callisto Tanzi, e i vari anarchici attentatori per presunti ideali la stessa pena di Bin Laden, basta con tutti questi sentimentalismi e tutte queste eccezioni, ridateci Robespierre, lui era duro, ma almeno non faceva distinzioni e servizi strappalacrime in tv in favore di delinquenti senza scrupoli.
    Voi condividete questa linea di pensiero? O preferite nel bene e nel male una società garantista?
    che cazzate

  4. #4
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Citazione Bluewave256 Visualizza Messaggio
    che cazzate
    Commenti più argomentati no eh?

  5. #5
    Rika78
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    E' una tendenza che purtroppo sto notando da un pò di tempo, sembra che per un bel pò di gente il concetto di "crimine" sia relativo, stò notando che per ogni atto compiuto c'è sempre qualcuno pronto a metterci la pezza.
    Se una persona ha avuto un infanzia infelice o genitori alcolisti e tossicodipendenti per molti è autorizzato a fare praticamente tutto, la società deve comprendere, la società deve capire, anzi viene spesso additata come la responsabile di tutto, non importa se stupri, ammazzi o vessi il prossimo in altri modi, la colpa è tutta della società, è lei ad averti spinto perciò tu non sei responsabile, dormi pure sonni tranquilli.
    Io personalmente ritengo questa mentalità della non-responsabilità quanto di più aberrante ci possa essere, tante volte si dice che la giustizia non deve essere vendetta, che deve essere assolutamente imparziale, ma mi sembra che questo venga ricordato solo quando bisogna mitigare la rabbia della gente, quando bisogna dare una pena giusta invece ecco scattare il sentimentalismo e il buonismo più biechi, il sistema legislativo italiano è fondato su cose del genere e può quindi capitare che un pazzo psicopatico becchi meno anni di un criminale "normale" in quanto non capace di intendere e volere, un criminale minorenne becca meno anni di uno adulto mentre dall'altra parte si arriva al caso assurdo di chi difende i propri beni o la propria vita facendo del male al delinquente e rischia pene assurde, ormai il sistema legislativo-giudiziario italiano è solo un inutile perdita di tempo e soldi e non tutela il cittadino in nessun modo.
    Ritengo il garantismo e il buonismo italiani un vero e proprio cancro, sono per una visione molto più inflessibile della giustizia, una visione in cui non c'è spazio per sentimentalismi di bassa lega, ciò che si deve valutare è l'operato di una persona, il resto che sia l'infanzia, il contesto sociale o le motivazioni che spingono una persona a delinquere non mi tangono minimamente, e non dovrebbero interessare nemmeno la giustizia.
    Lancio quindi una provocazione, per me Robin Hood fosse vissuto oggi avrebbe meritato la stessa pena di Callisto Tanzi, e i vari anarchici attentatori per presunti ideali la stessa pena di Bin Laden, basta con tutti questi sentimentalismi e tutte queste eccezioni, ridateci Robespierre, lui era duro, ma almeno non faceva distinzioni e servizi strappalacrime in tv in favore di delinquenti senza scrupoli.
    Voi condividete questa linea di pensiero? O preferite nel bene e nel male una società garantista?
    Mi trovi perfettamente d'accordo.

    D'altronde viviamo in un Paese che ancora celebra i terroristi rossi e che permette agli stupratori di uscire con una bella pacca sulle spalle.

    Una giustificazione per un criminale si trova sempre.

  6. #6
    fast89
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    Condivido.
    Al giorno d'oggi chi ha avuto un'infanzia difficile viene quasi giustificato,chi è di buona famiglia...anche.
    Per me i reati sono quelli e sono indipendenti dal contesto sociale. Basta perdonismo.

  7. #7
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    Commenti più argomentati no eh?
    e che mi devo sforzare... tanto hai ragione tu no? guarda il tuo op... parti già con la ragione.

    e comunque hai torto

  8. #8
    Shub Niggurath
    Ospite
    Credo che sia più dannoso accusare tutti i non forcaioli di buonismo. Basta andare a leggersi la famosa discussione sulla castrazione. Sinceramente ho più paura di chi propone tagli di braccia che dei criminali comuni.
    p.s. è ironico vedere sostenitori del cdx contro il perdonismo

    @Simonlebon: il tuo discorso è fondamentalmente giusto, ma credo che alcuni esempi sono sballati (il tipo che difende i propri beni): esiste già la legittima difesa, e l'inviolabilità della vita umana ha un valore più alto della perdita materiale

  9. #9
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Citazione Bluewave256 Visualizza Messaggio
    e che mi devo sforzare... tanto hai ragione tu no? guarda il tuo op... parti già con la ragione.

    e comunque hai torto
    No, a differenza di altre persone che entrano in un thread solo per scrivere "che cazzate" non pretendo di avere la verità rivelata in terra, nè che i miei principi siano sacri e indiscutibili, e cerco sempre di argomentare, lo sò ch è difficile ma potresti almeno provarci...

  10. #10
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Citazione Shub Niggurath Visualizza Messaggio
    Il tuo discorso è fondamentalmente giusto, ma credo che alcuni esempi sono sballati (il tipo che difende i propri beni): esiste già la legittima difesa, e l'inviolabilità della vita umana ha un valore più alto della perdita materiale
    Mi riferisco ovviamente al gioielliere di Milano che si è beccato 10 anni per avere ucciso un rapinatore o se preferite al caso di un uomo a Nocera Inferiore (SA) che per difendere la sua auto da due che stavano cercando di rubarla si è beccato 9 anni, ovviamente per lo stato non hai il diritto di difendere la tua auto, e se ce l'hai devi contenerti anche in una collutazione dove l'altro magari è anche armato, il commento dell'uomo? La prossima volta gli porgerò le chiavi, non gliele lancio nemmeno perchè potrebbe farsi male e del resto come non capirlo, stiamo parlando di un rapinatore e tutti quanti a parlare di un povero ragazzo brutalmente assassinato finchè lo fa un giornalista che deve fare notizia è accettabile ma se lo fa un giudice no, che poi dare 9 anni ad una persona per una cosa del genere è assurdo se si pensa che qua per un omicidio premeditato se ti va male ti becchi 15 anni al massimo

  11. #11
    Shub Niggurath
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    Mi riferisco ovviamente al gioielliere di Milano che si è beccato 10 anni per avere ucciso un rapinatore o se preferite al caso di un uomo a Nocera Inferiore (SA) che per difendere la sua auto da due che stavano cercando di rubarla si è beccato 9 anni, ovviamente per lo stato non hai il diritto di difendere la tua auto, e se ce l'hai devi contenerti anche in una collutazione dove l'altro magari è anche armato, il commento dell'uomo? La prossima volta gli porgerò le chiavi, non gliele lancio nemmeno perchè potrebbe farsi male e del resto come non capirlo, stiamo parlando di un rapinatore e tutti quanti a parlare di un povero ragazzo brutalmente assassinato finchè lo fa un giornalista che deve fare notizia è accettabile ma se lo fa un giudice no, che poi dare 9 anni ad una persona per una cosa del genere è assurdo se si pensa che qua per un omicidio premeditato se ti va male ti becchi 15 anni al massimo
    Il caso di nocera non lo conosco, ma se non sbaglio a milano il gioielliere si è messo a sparare in mezzo alla strada, dopo la rapina, quando per lui non c'era più pericolo, rischiando anche di colpire i passanti.
    A nocera come è andata? Ha visto che stavano cercando di rubare la macchina e li ha uccisi con la pistola?

  12. #12
    Now you're playing with.. L'avatar di Alexander11
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    Siamo abituati fino dalla materna che i bambini extracomunitari o con un qualsiasi handicap mentale-famigliare-fisico possono fare quello che gli pare e piace e genitori e maestri sono d'accordo per lasciarglielo fare.
    Cito un episodio personale: Alla materna un bambino russo (non sono per nulla razzista, il messaggio è un altro) aveva SUA MADRE come insegnate di sostegno (ora le stanno tagliando ma questo è un altro discorso) e questa donna mi toglieva i libri di mano per darglieli. Tutti erano indifferenti e alla fine la cosa è sfociata in rissa.
    E' normale che con un educazione del genere dopo varie decine di anni succedano questi episodi.

    EDIT: Rileggendo il tuo messaggio però, trovo il tuo punto di vista troppo radicale: Per i malati psichiatrici e i minori la pena DEVE essere minore. Gli ultimi studi evidenziano la mancanza di sviluppo completa dei centri del comportamento del cervello fino a 22, bisognerebbe alzare il limite. Stessa cosa per quelli che il cervello sviluppato non l'avranno mai per problemi mentali/malattie.
    Ultima modifica di Alexander11; 29-03-2009 alle 14:19:59
    Citazione Garrett Master of Thieves
    Citazione Alexalder
    Gli iPhone sono sempre stati 15:10
    Non diciamo fesserie, prima gli iPhone erano 3:2 e l'ultimo non è nemmeno lontanamente un 16:9, dal calcolo mi risulta essere un 71:40.
    Citazione DIURNO Visualizza Messaggio
    per quanto Alexander sia di gran lunga IMHO il peggior utente di Gv da tempo, visto il modo di rispondere irritante, saccente e flammoso (quando poi la stragrande maggioranza di volte poi dice cagate)

  13. #13
    Utente L'avatar di Immersabilis
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    E' una tendenza che purtroppo sto notando da un pò di tempo, sembra che per un bel pò di gente il concetto di "crimine" sia relativo, stò notando che per ogni atto compiuto c'è sempre qualcuno pronto a metterci la pezza.
    Se una persona ha avuto un infanzia infelice o genitori alcolisti e tossicodipendenti per molti è autorizzato a fare praticamente tutto, la società deve comprendere, la società deve capire, anzi viene spesso additata come la responsabile di tutto, non importa se stupri, ammazzi o vessi il prossimo in altri modi, la colpa è tutta della società, è lei ad averti spinto perciò tu non sei responsabile, dormi pure sonni tranquilli.
    Io personalmente ritengo questa mentalità della non-responsabilità quanto di più aberrante ci possa essere, tante volte si dice che la giustizia non deve essere vendetta, che deve essere assolutamente imparziale, ma mi sembra che questo venga ricordato solo quando bisogna mitigare la rabbia della gente, quando bisogna dare una pena giusta invece ecco scattare il sentimentalismo e il buonismo più biechi, il sistema legislativo italiano è fondato su cose del genere e può quindi capitare che un pazzo psicopatico becchi meno anni di un criminale "normale" in quanto non capace di intendere e volere, un criminale minorenne becca meno anni di uno adulto mentre dall'altra parte si arriva al caso assurdo di chi difende i propri beni o la propria vita facendo del male al delinquente e rischia pene assurde, ormai il sistema legislativo-giudiziario italiano è solo un inutile perdita di tempo e soldi e non tutela il cittadino in nessun modo.
    Ritengo il garantismo e il buonismo italiani un vero e proprio cancro, sono per una visione molto più inflessibile della giustizia, una visione in cui non c'è spazio per sentimentalismi di bassa lega, ciò che si deve valutare è l'operato di una persona, il resto che sia l'infanzia, il contesto sociale o le motivazioni che spingono una persona a delinquere non mi tangono minimamente, e non dovrebbero interessare nemmeno la giustizia.
    Lancio quindi una provocazione, per me Robin Hood fosse vissuto oggi avrebbe meritato la stessa pena di Callisto Tanzi, e i vari anarchici attentatori per presunti ideali la stessa pena di Bin Laden, basta con tutti questi sentimentalismi e tutte queste eccezioni, ridateci Robespierre, lui era duro, ma almeno non faceva distinzioni e servizi strappalacrime in tv in favore di delinquenti senza scrupoli.
    Voi condividete questa linea di pensiero? O preferite nel bene e nel male una società garantista?
    Fai una grossa confusione secondo me e condisci tutto questo con una mentalità che decisamente ha troppa polvere addosso e si è già dimostrata fallace per moltissimo tempo.

    Inanzi tutto comprendere le meccaniche causa effetto di un crimine e quindi le condizioni che hanno portato il criminale a commetterlo è fondamentale; non per per fare sentimentalismo ma semplicemente perchè esistono e la loro analisi è un modo,o lo dovrebbe essere,per prevenire e valutare.
    Ti lamenti che chi spara ai ladri venga punito perchè riconosci che l'individuo è stato portato a compiere quell'azione ma poi ignori lo stesso procedimento per quel che riguarda il ladro.
    Significa semplicemente chiudere gli occhi e di conseguenza non risolvere mai il problema,la ricerca della verità è sempre il modo migliore per risolvere un problema.
    Fin tanto che ci si basa sul falso resterà impossibile ricavare soluzioni adeguate.
    Fai poi confusione sulle pene: comprendere le condizioni nella quale avviene un reato non significa necessariamente cercare una giustificazione ma solo soppesare la gravità dello stesso.
    Esempio facile e volutamente esagerato:
    se è giusto sparare contro e incarcerare i ladri spareresti o metteresti in galera un bambino che ruba del pane perchè affamato?
    Credo che la risposta sia no,se sei un persona,ora non tutti sono bambini ovviamente ma essere più anziani e più feriti dalla vita non significa automaticamente essere dei mostri.
    La differenza che si percepisce è praticamente per lo più visiva; un bambino fa evidentemente una certa tenerezza mentre un ragazzo o un adulto ne fanno meno ma questo non li rende meno umani,deboli e fragili.

    Ovviamente è molto più comodo,semplice e veloce fare i forcaioli.
    Tagliamoli le braccia,tagliamogli le gambe e via dicendo...i capri espiatori da identificare come il male incarnato,e pertanto meritevoli del nostro più che giusto disprezzo,sono cari all'uomo da moltissimo tempo.


    Personalmente mi aspetto molto di più dall'uomo del ventunesimo secolo e,scusate la cruda franchezza che nel vostro disprezzo per il buonismo dovreste apprezzare,ritengo dei trogloditi in involuzione,pertanto immeritevoli d'ascolto,coloro che nonostante la vita agiata nell'occidente del ventesimo secolo riescono a fare discorsi da età della pietra come i sopracitati.

    Con tutta la buona e calma sincerità possibile.
    Citazione Immersabilis
    Si vede che studi giurisprudenza: giù di memoria,zero comprensione del testo e zero logica.
    Confermo e sottolineo.

  14. #14
    GG L'avatar di Fry88
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    Francamnete son molto lontano da chi pensa che un "reato è un reato" indipendentemente da tutto.
    Un immigrato che sta morendo di fame e ruba un prosciutto dalla macelleria non è assolutamente paragonabile ad un Tanzi, per dire.

    Per me è fondamentale un distinguo tra chi compie un reato per soddisfare bisogni primari, e chi lo compie per avidità, potere, vendetta et simila.

  15. #15
    Rika78
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    Citazione Fry88 Visualizza Messaggio
    Francamnete son molto lontano da chi pensa che un "reato è un reato" indipendentemente da tutto.
    Un immigrato che sta morendo di fame e ruba un prosciutto dalla macelleria non è assolutamente paragonabile ad un Tanzi, per dire.

    Per me è fondamentale un distinguo tra chi compie un reato per soddisfare bisogni primari, e chi lo compie per avidità, potere, vendetta et simila.
    Peccato che spesso l'immigrato finisce in galera mentre il Tanzi di turno la fa franca e si gode il frutto delle sua ladrate in un'isola dei tropici.

    In ogni caso chi compie un reato deve essere comunque punito.

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