Ebbene si, non voglio tornare a lavoro.
In un anno e tre mesi, ho fatto solo 6 giorni di malattia.
In quei sei giorni, ricordo che il capo mi ha detto una strage di parole, perché secondo lui non stavo male ma era solo un modo per stare a casa.
Pensate che, nella mia busta paga, ci aggiungeva 100 € ( fuori busta ) per un piacere personale ( si, prendo 700 € al mese ) ma, dopo essere stato a casa due giorni ( sabato e domenica con 38 di febbre ) si è incazzato e me li ha tolti.
« nessuno mi prende in giro, tantomeno tu. Non sei stato male, eri solo stanco e volevi riposare. E, dato che la tua busta è elevata, i 100 € non ti servono piu »
Queste sono state le ultime parole prima che mi togliesse i 100 € fuori busta.
Tradotto: loro possono ammalarsi, IO NO, o meglio, anche se sto male, IO DEVO ANDARE.
Ma cosa è successo? E' successo che una settimana fa, mi son preso una paresi facciale e il dottor mi ha ordinato tassativamente di stare a casa ( non sbatto la palpebra sinistra, non muovo la bocca ) perché un minimo colpo di freddo e sto cazzo che mi passa.
Sto prendendo cortisone a manetta, ogni giorno.
Bene il punto è questo.
Ora sono si a casa, ma con molta probabilità a giorni torno a lavorare e non ho la minima voglia di sentirmi dire parole, sul "perché non sono andato a lavorare" perché mi romperà le palle.
Fidatevi, lavorare di notte per poi LITIGARE ed urlarci dietro perché lui non crede che io sia stato male ( certificato del medico compreso ) è veramente distruttivo.