Proprio nei giorni in cui in Germania si svolgono i primi VideoGames Awards nazionali, il ministro dell' Interno Joachim Herrmann ha espresso preoccupazione riguardo l'annoso argomento dei "killergames" connesso alla recente strage nella scuola di Winnenden.
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Voglio richiamare l'industria dei videogiochi affinchè trasformino le parole in fatti e recedano volontariamente dalla creazione e distribuzione di giochi violenti in Germania [...] Sui "killergames" si basano gran parte degli introiti della gaming industry: prodotti del genere, utilizzati persino in seno alle truppe statunitensi per allenarle alla guerra, non dovranno più avere mercato nel nostro paese.
Poichè la rappresentazione della brutalità nei giochi è attivamente esercita [da chi li utilizza]
, questi inibiscono la capacità di provare compassione e rappresentano una delle cause alla base della violenza giovanile. Un numero sempre crescente di bambini e giovani si immerge per ore nei mondi virtuali sottraendo tempo allo studio ed allo sport, rischiando così di perdersi. Sfortunatamente, molti genitori non si rendono conto del danno permanente che i loro figli subiscono.
I giochi violenti vanno contro i nostri valori condivisi di coesistenza pacifica. Per i loro dannosi effetti, essi sono assimilabili alle droghe ed alla pornografia infantile, e la loro messa al bando è ovviamente legittima".
dio mio come siamo messi male...
